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Ivo Menna sulla centrale idroelettrica al fiume Aventino
Ivo Menna (La Nuova Terra) : "Il progetto disattente le esigenze di altre comunita' che invece vedono nella risorsa del fiume un bene comune con una potenzialita' gia' avviata verso un nuovo modo di fare turismo"
Link correlati | Comunicati Wwf | Il Gruppo su FB "Amici dell'Aventino" Il Sindaco di Gessopalena, Antonio Innaurato, ha presentato un progetto alla Regione Abruzzo di una centrale idroelettrica di 1 megawatt sul fiume Aventino che dovrà essere realizzato da gruppo societario privato, ma incontra l’opposizione dura del comune di Civitella Messer Raimondo, delle associazioni del rafting, di associazioni ambientaliste; e del WWF che dall’atto di presentazione del progetto nel 2004 si dichiara contrario ad esso. Sembra che su questo progetto insistano investimenti privati per la somma di 4 Milioni di euro con una concessione di sfruttamento per 30 anni, in cambio di un ristoro economico di 100 mila euro anno da dividere tra i comuni aderenti. In definitiva si vuole concedere ad un privato lo sfruttamento di un bene pubblico come il fiume e il territorio. Un progetto che disattente le esigenze di altre comunità che invece vedono la risorsa del fiume e del lago non solo come conservazione e tutela naturalistica, ma di un bene comune che possiede una potenzialità già avviata verso un nuovo modo di fare turismo e tempo libero ambientale e sostenibile che si viene affermando da alcuni anni con il rafting, quello delle canoe, della mountain bike e delle escursioni, con una ricaduta economica positiva per le minuscole attività dei paesi della zona. Un turismo che non devasta ma che conserva ciò che la natura ha chiesto di tutelare nel tempo. Mi pare che siamo alla solita svendita del territorio in assenza totale di progetti pubblici per dare impulso e creazione di lavoro per chi volesse decidere di restare in quelle zone il cui spopolamento è divenuto segno tangibile. Lo sfruttamento di un bene comune come il fiume, in questo caso garantirebbe rendite e profitti solo al privato per 30 anni, giustificato dal solo fatto di produrre energia rinnovabile, ed escludendo ogni progetto di intervento pubblico e impedendo a nuove e larghe fasce di persone di godere di questo bene comune del fiume Aventino. Il Sindaco di Gessopalena per giustificare il progetto della centrale idroelettrica si lamenta sostenendo che “si fa fatica a vivere nel suo comune con la carenza dei servizi, di collegamenti, di opportunità, la lontananza di scuole, università, uffici, e dell’ospedale di Casoli chiuso; accusa la Regione Abruzzo che non ha un progetto di sviluppo per le aree interne, nessun investimento per le infrastrutture, nessuna idea, nessuna prospettiva per il futuro. E conclude accusando le politiche governative che favoriscono zone e realtà lontane. Siamo condannati all’isolamento”. Il Sindaco di Gessopalena in questo furore accusatorio contro tutte le istituzioni nasconde volutamente di essere stato ininterrottamente Presidente della Comunità Aventino Medio Sangro (11 comuni) dal 2004 ad oggi e che non ci sembra avere presentato mai progetti di crescita e sviluppo per la sua comunità attraendo finanziamenti europei, nazionali e regionali, anzi se ne è guardato bene, pur di fare in modo che le cose restassero tali. Una comunità montana assistita quindi e non promotore di idee e progetti per favorire aspettative di lavoro nel settore ambiente, nonostante il grande pregio di essere parte importante del Parco Nazionale della Maiella e quindi potendo vantare una qualità privilegiata. Innaurato dimentica di essere stato per 10 anni sindaco di Gessopalena fino al 2004 e che dopo una parentesi di qualche anno continua ad esercitare quel ruolo. Insomma, il rappresentante di una casta politica che scarica sugli altri politici le responsabilità assolvendosi per i lunghissimi anni del suo potere assoluto e incontrastato. E che anche il Sindaco di Lama dei Peligni, Antonino Amorosi, si sia dichiarato favorevole a questa centrale ci sorprende in quanto gia’ nel lontano 2004 stipulò un atto di convenzione con Legambiente per la istituzione di un tratto No-Kill intendendo con esso tutelare le varie specie ittiche del fiume Aventino. Comunicato Stampa Ivo Menna (La Nuova Terra) del 23-01-2012 |
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