Il Sindaco di Gessopalena, Antonio Innaurato,
ha presentato un progetto alla Regione Abruzzo di una centrale
idroelettrica di 1 megawatt sul fiume Aventino che dovrà essere
realizzato da gruppo societario privato, ma incontra l’opposizione dura
del comune di Civitella Messer Raimondo, delle associazioni
del rafting, di associazioni ambientaliste; e del WWF
che dall’atto di presentazione del progetto nel 2004 si dichiara
contrario ad esso. Sembra che su questo progetto insistano
investimenti privati per la somma di 4 Milioni di euro con una
concessione di sfruttamento per 30 anni, in cambio di un ristoro
economico di 100 mila euro anno da dividere tra i comuni aderenti.
In definitiva si vuole concedere ad un privato lo
sfruttamento di un bene pubblico come il fiume e il territorio. Un
progetto che disattente le esigenze di altre comunità che invece vedono
la risorsa del fiume e del lago non solo come conservazione e tutela
naturalistica, ma di un bene comune che possiede una potenzialità già
avviata verso un nuovo modo di fare turismo e tempo libero ambientale
e sostenibile che si viene affermando da alcuni anni con il rafting,
quello delle canoe, della mountain bike e delle escursioni, con una
ricaduta economica positiva per le minuscole attività dei paesi della
zona. Un turismo che non devasta ma che conserva ciò che la
natura ha chiesto di tutelare nel tempo. Mi pare che siamo alla
solita svendita del territorio in assenza totale di progetti pubblici
per dare impulso e creazione di lavoro per chi volesse decidere di
restare in quelle zone il cui spopolamento è divenuto segno tangibile.
Lo sfruttamento di un bene comune come il fiume, in questo caso
garantirebbe rendite e profitti solo al privato per 30 anni,
giustificato dal solo fatto di produrre energia rinnovabile, ed
escludendo ogni progetto di intervento pubblico e impedendo a nuove e
larghe fasce di persone di godere di questo bene comune del fiume
Aventino.
Il Sindaco di Gessopalena per giustificare il
progetto della centrale idroelettrica si lamenta sostenendo che “si
fa fatica a vivere nel suo comune con la carenza dei servizi, di
collegamenti, di opportunità, la lontananza di scuole, università,
uffici, e dell’ospedale di Casoli chiuso; accusa la Regione Abruzzo che
non ha un progetto di sviluppo per le aree interne, nessun investimento
per le infrastrutture, nessuna idea, nessuna prospettiva per il futuro.
E conclude accusando le politiche governative che favoriscono zone e
realtà lontane. Siamo condannati all’isolamento”. Il Sindaco di
Gessopalena in questo furore accusatorio contro tutte le istituzioni
nasconde volutamente di essere stato ininterrottamente Presidente
della Comunità Aventino Medio Sangro (11 comuni) dal 2004 ad oggi e
che non ci sembra avere presentato mai progetti di crescita e sviluppo
per la sua comunità attraendo finanziamenti europei, nazionali e
regionali, anzi se ne è guardato bene, pur di fare in modo che le cose
restassero tali. Una comunità montana assistita quindi e non promotore
di idee e progetti per favorire aspettative di lavoro nel settore
ambiente, nonostante il grande pregio di essere parte importante del
Parco Nazionale della Maiella e quindi potendo vantare una qualità
privilegiata. Innaurato dimentica di essere stato per 10 anni sindaco di
Gessopalena fino al 2004 e che dopo una parentesi di qualche anno
continua ad esercitare quel ruolo. Insomma, il rappresentante di una
casta politica che scarica sugli altri politici le responsabilità
assolvendosi per i lunghissimi anni del suo potere assoluto e
incontrastato. E che anche il Sindaco di Lama dei Peligni, Antonino
Amorosi, si sia dichiarato favorevole a questa centrale ci sorprende
in quanto gia’ nel lontano 2004 stipulò un atto di convenzione con
Legambiente per la istituzione di un tratto No-Kill intendendo
con esso tutelare le varie specie ittiche del fiume Aventino.
Comunicato Stampa Ivo Menna (La Nuova Terra) del
23-01-2012