Antico sapore fiammingo delle nostre amate pizzelle abruzzesi
In un particolare del quadro di Bruegel, vicino a Carnevale grasso e grosso a cavalcioni di una botte, una vecchina prepara le pizzelle con il tradizionale ferro che usiamo ancora oggi in Abruzzo
Antico sapore fiammingo delle nostre amate pizzelle abruzzesi
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Pieter Bruegel:
Combattimento fra Carnevale e Quaresima - 1559
Vienna, Kunsthistorisches Museum - cm 164,5x118 |
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Questa immagine mostra il particolare con la vecchina seduta
davanti al fuoco mentre prepara le pizzelle, chiamate
in Abruzzo anche ferratelle, nevole, neole o
cancelle.
Nel nord Europa
la cialda preparata con lo stampo in ferro arroventato al
fuoco si chiama: wafe, wafel,
waffle, walfre, strème, galet, gaufre. La parola "wafle" deriva da "walfre" (12° secolo),
in
francese antico "wafel" o "wafla" significa "nido d'ape", quindi prende il nome dal disegno dello stampo.Nel nord Italia si chiama
"gofre" (un cibo povero della tradizione
piemontese) il nome deriva dalla cialda belga "gaufre" e
oggi si prepara sia nella versione salata, sia nella versione dolce. |
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Dal vocabolario Treccani:Gaufre ‹ġóofr› s. f., fr. [dal
franco wafel «favo di miele»]
1. Cialda fatta (almeno
originariamente) con un ferro a tenaglia, a facce piatte,
con impronte simili a cellette di favo (cfr. wafer).
2. Impronta fatta
su cuoio o stoffa con un ferro apposito, opportunamente
riscaldato, usata specialmente nelle rilegature in pelle (di
qui i der. gaufrer «imprimere, stampare», gaufrage
«impressione, stampa, stampatura»). |
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Da Wikipedia:
Ferratella -
Gaufre |
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"Encyclopédie raisonné des sciences, des
arts et des métiers" di Diderot e D'Alembert (1751) |
Sez. tematica: "I mestieri della vita quotidiana"
- Pasticciere, figure19 e 20: Gaufrier (Gofriera) |
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Inserito da Redazione il 23/02/2012 alle ore 11:39:41 - sez. Ambrosia - visite: 23556
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