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Fossacesia, trovate tombe di 25 secoli fa

I reperti della necropoli di Fosssacesia pronti per un museo dell’antichità

È la prima necropoli di epoca italica scoperta nella zona del basso Sangro

I reperti ritrovati a Fossacesia in questi giorni durante i lavori di pavimentazione dell'area esterna all'Abbazia di san Giovanni in Venere e quelli chiusi nei depositi, troveranno ospitalità in un museo dell'antichità

Fossacesia -  I lavori per la pavimentazione intorno all'Abbazia di San Giovanni in Venere, hanno permesso la scoperta di cinque tombe di epoca italica, risalenti al V - IV secolo a.C. ed una sesta tomba altomedievale senza corredi funebri, rinvenuta sotto le absidi del monastero e databile intorno al V secolo. Si tratta di una tomba a cassettone, con lastre in pietra, squadrate e assemblate a secco. Delle cinque tombe di età antica, ne sono state scavate due ed entrambe sono dotate di corredi funerari.
In una tomba è stato ritrovato uno scheletro di lunghezza pari a 175 cm, che secondo i reperti presenti intorno (una coppa di ceramica, una brocca, uno specchio e due piatti) dovrebbe essere di una donna.  La seconda tomba scavata, potrebbe essere quella di un guerriero, poiché nel sito vi erano vasi di terracotta ed una punta di lancia. Le altre tombe rinvenute aspettano di essere scavate, per restituire dopo 25 secoli, un pezzo di storia importante della popolazione italica che viveva  in quella che oggi è l'Abruzzo meridionale fino popolare anche il Molise. In passato nelle immediate vicinanze dell'Abbazia, furono ritrovate una decina di sepolture, sempre di epoca tardoantica e dei primi secoli del Medioevo.

In merito ai ritrovamenti archeologici di epoca italica sul sito di San Giovanni in Venere, un nuovo importante tassello della storia antica di Fossacesia, l’Amministrazione comunale esprime il proprio plauso alla Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo che sta conducendo gli scavi.
Ringrazio il dr. Andrea Staffa, responsabile di zona per la Soprintendenza d’Abruzzo, che ha davvero preso a cuore la valorizzazione della nostra abbazia benedettina e delle precedenti testimonianze storiche nel territorio comunale – ha detto il sindaco Enrico Di Giuseppantonio I ritrovamenti confermano l’intuizione degli archeologi che nell’area San Giovanni fosse un importante sito italico costiero e grazie alla loro solerzia è stato possibile individuare questo patrimonio in occasione dell’apertura del cantiere per il rifacimento della pavimentazione esterna all’abbazia”.

Anche il Direttore regionale per i Beni e le Attività culturali, arch. Roberto Di Paola, visiterà nei prossimi giorni la necropoli di Fossacesia per valutare insieme all’Amministrazione comunale le iniziative di valorizzazione dei reperti e del sito. Già in occasione del summit tecnico-scientifico per l’abbazia di San Giovanni in Venere, che si tenne ad ottobre scorso , l’arch. Roberto Di Paola aveva espresso la sua piena disponibilità a collaborare con la Prefettura di Chieti, che per il Ministero dell’Interno rappresenta l’ente proprietario del bene architettonico, e con le istituzioni pubbliche e private interessate alla valorizzazione.

L’Amministrazione comunale darà il proprio contributo in tutte le forme possibili, ad esempio mettendo a disposizione l’edificio ex Priori, che sarà acquistato grazie ad un finanziamento regionale, per creare un polo museale e culturale. In alternativa, possiamo pensare ai locali sotto il Portale della luna o anche ad un altro palazzo storico localizzato in paese. – ha aggiunto il sindaco Enrico Di Giuseppantonio - Con il coordinamento di tutte le istituzioni coinvolte potremmo dare vita ad un polo culturale di riferimento per l’intera area, inserito a pieno titolo in un circuito turistico, culturale e religioso che porti in auge gli antichi fasti frentani”.

Subito dopo il Natale, il Comune di Fossacesia convocherà una riunione, invitando la Direzione regionale per i Beni e le Attività culturali, la Prefettura di Chieti, la Provincia di Chieti e la Regione Abruzzo per pianificare le iniziative e attingere ai finanziamenti disponibili, attraverso ad esempio lo strumento dell’Accordo di Programma Quadro, nell’ambito dei fondi CIPE.
Credo che nessuno potrà sottrarsi a questo impegno, perché oggi più che mai abbiamo una carta vincente che possiamo giocarci per lo sviluppo dell’economia legata al turismo e alla cultura del nostro territorio. I reperti ritrovati a Fossacesia in questi giorni e quelli chiusi nei depositi, potranno trovare ospitalità in un museo dell’antichità che ripercorra tutte le fasi della storia comunale. – conclude il sindaco Enrico Di Giuseppantonio - Chiediamo alla Soprintendenza che il patrimonio archeologico appena scoperto e i passati rinvenimenti possano tornare a Fossacesia, per arricchire la nostra offerta culturale e turistica. E’ un’occasione da non perdere per riscoprire il valore della nostra identità storica”.

Inserito da Redazione il 14/12/2006 alle ore 17:02:07 - sez. Archeologia - visite: 10138