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Nessun ospedale verrà chiuso
Lo ha detto Del Turco nell'incontro avuto ieri 9 Gennaio 2007 a Palazzo Silone con i sindaci ed amministratori di alcuni comuni abruzzesi e rappresentanti dei comitati locali in difesa dei presidi ospedalieri Palazzo Silone sede della Giunta Regionale "Nessun ospedale verrà chiuso". Lo ha ribadito il
presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, nell'incontro avuto a Palazzo
Silone con i sindaci, amministratori di alcuni comuni abruzzesi e rappresentanti
dei comitati locali in difesa dei presidi ospedalieri. Il presidente ha lasciato la riunione di maggioranza per un
incontro con sindaci e amministratori di circa un'ora nel corso del quale ha
spiegato la ratio e le linee generali del Piano di riordino della rete
ospedaliera. Varato il piano sanitario che farà avere alla Regione un risparmio di 80 milioni di euro l’anno Passa in Giunta il "pacchetto sanità" col piano di riordino dei posti letto della rete ospedaliera abruzzese e la trasformazione dei piccoli ospedali che non saranno chiusi ma saranno trasformati secondo il modello sperimentato in Umbria. Diventeranno "ospedali territoriali" e manterranno il 90% dei servizi che hanno attualmente e verranno "migliorati e potenziati". di Giancalo De Risio L'incontro del presidente Del Turco con i sindaci abruzzesi L’Aquila - E’ bastato un quarto d’ora all’esecutivo regionale per dare via libera al provvedimento nei tempi indicati dal governatore Ottaviano Del Turco e dall’assessore Bernardo Mazzocca. Ma molto più laborioso è stato il vertice di maggioranza che ha preceduto la riunione di Giunta. E’ cominciato poco dopo le nove del mattino ed è andato avanti per oltre tre ore che sono state necessarie per correggere il ”piano” in più punti ed accogliere gli emendamenti (tredici) presentati da Rifondazione comunista e quelli (otto) proposti dai Ds. Una discussione vivace, non priva di tensioni. Ma poi è arrivato il via libera per il passaggio in Giunta. Sindaci e cittadini in piazza da Gissi a Guardiagrele, da Casoli a Pescina, contro la Giunta e i ridimensionamenti Non verranno chiusi, ma cambieranno, i piccoli ospedali, e
questo si sapeva. La loro trasformazione avverrà secondo il modello sperimentato
in Umbria. Diventeranno "ospedali territoriali" con chirurgia
programmata per piccoli interventi (cinque giorni la settimana, esclusi
sabato e domenica), e con servizi di medicina, geriatria,
lungodegenza e, soprattutto, pronto soccorso. Saranno attrezzati
per "day hospital" e "day service" (accertamenti diagnostici da svolgere
complessivamente in un solo giorno). Questi ospedali manterranno il 90% dei
servizi che hanno attualmente. «Anzi, verranno migliorati e potenziati»,
ha detto l’assessore alla Sanità Bernardo Mazzocca che ha aggiunto: «Nel
piano di riassetto abbiamo badato soprattutto al potenziamento dell’emergenza
urgenza. Negli ospedali territoriali troverà risposta il 90 per cento
dell’esigenza di salute dei cittadini. La sanità cambierà in meglio, e
dovrebbero saperlo bene anche i sindaci con i quali abbiamo dialogato
intensamente prima di giungere alla stesura del piano». Il "pacchetto
sanità" è stato spiegato ai sindaci presenti nell’auditorium di palazzo Silone
dal direttore dell’Agenzia regionale della Sanità Francesco di Stanislao. I
posti letto diverranno 6.050 complessivamente per rientrare nello standard
nazionale del 4,5 per mille. Anche l’indice di ospedalizzazione dovrà essere
abbassato: passerà da 280 ricoveri per mille abitanti a 180 per mille che è la
media nazionale. Accolti, come si diceva, gli emendamenti di Rifondazione e
dei Ds. Saranno tagliati i posti letto riservati alla riabilitazione nelle
strutture private di Villa Serena e Villa Pini: 57 posti letto passeranno dalla
riabilitazione alla lungodegenza. «Con queste correzioni- ha detto Marco
Gelmini segretario di Rifondazione- abbiamo ottenuto un provvedimento
maggiormente in linea con le norme. I privati saranno tenuti a garantire i
livelli di prestazione, e gli standard lavorativi dovranno restare competitivi».
Per il resto Gelmini ha mostrato poco entusiasmo: «E’ un piano -ha detto-
che fotografa l’esistente. Sarebbe stata opportuna una maggiore
concertazione. Ad ogni modo aggiustamenti saranno possibili quando il
provvedimento verrà discusso dal consiglio regionale». Il presidente della
Regione Del Turco è intervenuto più volte nel dibattito con i sindaci subito
dopo la riunione di giunta. «La sanità Abruzzese- ha ribadito- deve
cambiare, e questo deve capirlo per primo chi ha la responsabilità del
territorio. A me fa paura un movimento di sindaci che vuole lasciare le cose
come stanno». Articolo correlato: Via libera all'unanimità al Piano della Regione per la sanità Ospedale di Casoli: tutti gli articoli correlati» Ultimo aggiornamento 10-01-2007 ore 15.26 |
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