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Il Treno della memoria, iniziativa per ricordare l'olocausto

Alla stazione di Lanciano, una mostra allestita in vagoni d'epoca è il frutto di una ricerca condotta su una serie di  pubblicazioni e di documenti degli archivi di Lanciano, Casoli e Guardiagrele

Lanciano - Treni d'epoca per attirare l'attenzione e stimolare la riflessioni sulla più grande tragedia vissuta dall'Europa nel XX secolo: la sede d'eccezione della mostra che L'Altritalia organizza in occasione del Giorno della memoria, quest'anno saranno i vecchi vagoni merci della Sangritana, messi a disposizione dell'azienda di trasporti per essere riconvertiti in uno spazio espositivo per una mostra documentaristica.
I documenti che testimoniano le persecuzioni razziali e politiche in Abruzzo durante il fascismo sono il materiale che sarà sistemato in quattro carrozze, un tempo utilizzate per il trasporto delle merci. Quattro vagoni merci, sabato 27 e domenica 28 gennaio, verranno parcheggiati nella stazione di Lanciano, insieme a una vecchia locomotiva a vapore.

La mostra allestita all'interno del treno viene curata da Caterina Serafini, che ha realizzato la ricerca archivistica.
A completare il «Treno della memoria», come viene ribattezzata quest'anno la manifestazione che ricorda l'Olocausto, ci sono le installazioni di Luca Antonelli, le letture di Gabriele Tinari, la voce di Emanuela D’Ortona, la musica di Stefano Barbati e materiali d’epoca di Giancarlo Marcheggiani.
«Questo allestimanto punta ad avvicinare lo spettatore, coinvolgendolo in una sorta di viaggio con gli internati e i deportati», spiega Marcello D'Ovidio dell'Altritalia.
La mostra è il frutto di una ricerca condotta su una serie di documenti e pubblicazioni, e soprattutto negli archivi di Lanciano, Casoli e Guardiagrele. «Gli spostamenti dei deportati in treno erano continui, avvenivano anche ogni quindici giorni», spiega la Serafini, «e all'interno della regione era la Sangritana a far viaggiare deportati e oppositori politici».
Ai nemici del regime venivano assegnati biglietti speciali, detti «concessioni speciali B», con i quali la Ferrovia adriatico-appennina, società che allora aveva in concessione le linee oggi della Sangritana, faceva viaggiare in terza classe.

I vagoni merci della Sangritana utilizzati per la mostra non sono quindi quelli dove viaggiavano ebrei e oppositori politici del fascismo, ma hanno comunque un'importante funzione evocativa, in quanto proprio i vagoni merci spesso venivano usati per i viaggi verso i campi di concentramento.
L'azienda di trasporti al tempo aveva avuto un ruolo dal quale una ferrovia controllata dallo Stato non esimersi.
Furono migliaia i deportati che la Sangritana trasportò nei 15 campi di concentramento che avevano sede in Abruzzo, e circa 60 le località di «internamento libero», cioè i paesi dove gli "indesiderati" andavano al confino.
«Questa iniziativa costituisce l'avvio di un progetto ambizioso che l’azienda ha intenzione di portare avanti nei prossimi mesi», spiega la presidente della Sangritana Loredana Di Lorenzo.
«Rendere pubblico il contenuto dell’archivio storico della Ferrovia, che custodisce importanti testimonianze della storia recente della regione»: questo l'obiettivo del direttivo dell'azienda. «Ci auguriamo inoltre che la mostra legata alla Giornata della memoria diventi permanente e si arricchisca di altri documenti», aggiunge la Di Lorenzo, «così da poter impiegare i nostri convogli storici per un percorso itinerante nei centri abruzzesi direttamente coinvolti nel fenomeno dell’internamento durante la Seconda guerra mondiale».

Le iniziative dell'Altritalia non si esauriscono comunque con la mostra alla stazione. Nel programma ci sono anche visite guidate all'antico ghetto di Lanciano (sabato e domenica alle 16 partendo da piazza del Plebiscito); e la presentazione, sabato 3 febbraio alle 17h30 a Villa Marciani, del libro di Camillo Lanci, militare di Frisa catturato dai nazisti in Grecia e internato in Germani tra il '43 e il '45.

Infine domenica 4 febbraio, alle 19 sempre a Villa Marciani, Gabriele Tinari legge alcuni brani di un libro che raccoglie un intenso scambio epistolare tra un ebreo americano e uno tedesco, soci in affari e travolti dagli eventi della storia con l’avvento del nazismo.

Fonte: www.lanciano.it del 24-01-2007

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Inserito da Redazione il 25/01/2007 alle ore 10:01:39 - sez. Storia - visite: 4276