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L'acqua dei laghi è diminuita di quindici metri
Livelli minimi registrati a Casoli ed a Bomba. Si temono ricadute per agricoltura ed industria Battuto il record del 2003, ma per ora la centrale idroelettrica Acea non corre pericoli di Matteo Del Nobile Il livello del bacino di Casoli è sceso di 15 metri: fino a qualche settimana fa l'acqua lambiva i boschi La poca pioggia caduta ieri non è servita. Il livello dei laghi di Casoli (Sant'Angelo) e Bomba è sceso di 15 metri. E continua a scendere. Colpa di questo anomalo inverno. E' la peggiore siccità degli ultimi anni, che supera anche quella record del 2003. E lì dove dovrebbe essere l'acqua, ci si può camminare. Il clima innaturalmente mite ha quasi reso sterili le sorgenti e le falde acquifere. Le conseguenze, per il momento, sono "illustrate" dalla diminuzione del livello d'acqua dei due invasi che alimentano la centrale idroelettrica dell'Acea. Ma se non è emergenza poco ci manca. La speranza è che piova e, soprattutto, nevichi sui monti. Altrimenti sarebbero incalcolabili i danni estivi per le coltivazioni e le industrie della Val di Sangro. Il sistema irriguo della vallata del Sangro è strettamente
collegato ai due laghi artificiali ottenuti dallo sbarramento dei fiumi Aventino
(Casoli) e Sangro (Bomba). Dai bacini partono due gallerie di derivazione,
rispettivamente di 9180 e 4180 metri. I due tunnel confluiscono in un unico
condotto che, poco prima di raggiunge la centrale Acea (società per azioni con
sede a Roma) Sant'Angelo di Selva di Altino, dopo un salto di 80 metri, si
biforcano. Dalla centrale idroelettrica parte un canale di "restituzione" che
alimenta nuovamente il fiume Sangro poco a monte dell'Oasi di Serranella. Ma se la carenza idrica dovesse aumentare e raggiungere dei
livelli ragguardevoli di crisi, sarebbe minore l'acqua rilasciata. Le dighe in terra e cemento sul Sangro e l'Aventino realizzate nel '58 e nel '62 Il lago di Bomba è nato dallo sbarramento del fiume Sangro con una diga in terra battuta, la prima di questo tipo in Europa. I lavori di costruzione iniziarono nel '56 e terminarono nel 1962. E' lungo circa 7 chilometri, largo 1,5 e profondo 57,50 metri e ha una capacità di circa 65 milioni di metri cubi di acqua, il lago di Casoli (Sant'Angelo) è nato, nel 1958, dallo sbarramento in cemento del fiume Aventino. La sua capacità è di 21 milioni metri cubi di acqua. Nel 1942 l'Acea (Azienda comunale energia ed acque), l'azienda municipalizzata del Comune di Roma per la produzione di energia elettrica, richiede la concessione per utilizzare, a scopo idroelettrico, le risorse idriche. Nel 1955 l'azienda romana redige un progetto esecutivo comprendente tutti gli impianti (dighe e centrali), approvato e appaltato nel 1957. Per i lavori furono espropriati 3.740.839 metri quadri di terreni nei comuni di Villa Santa Maria, 26.754 a Bomba, 159.981 ad Atessa, 313.795 a Colledimezzo, 353.479 ad Altino, 103.223 a Roccascalegna, 63.136 a Pennadomo, 1.054.465 a Casoli, 102.041 a Gessopalena, 293.674 a Civitella Messer Raimondo e 18.595 a Fara S. Martino. Fonte: "il Centro" del 25-01-2007 Le foto del lago di Casoli in secca storica |
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