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Quella colonnina SOS davanti al PPI di Casoli che sta facendo tanto discutere
Sono al primo posto sui social e sui media, i numerosi interrogativi inerenti la presenza della colonnina d'emergenza davanti al PPI. Il Sindaco di Casoli Massimo Tiberini invita a non creare falsi allarmismi e risponde agli attacchi della minoranza

Quella colonnina SOS davanti al PPI di Casoli che sta facendo tanto discutere

Massimo Tiberini: "La Asl ci ha assicurato che il PPI continuerà a fuzionare H24 e la colonnina SOS attualmente installata non sostituirà in alcun modo il personale del 118. Anzi, sarà utile a chiamare con tempestività una ulteriore ambulanza nel caso quella di servizio fosse fuori per un’altra emergenza, a tutto vantaggio della comunità locale"

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Con un tono critico e severo, soprattutto verso l'attuale amminitrazione regionale, a lanciare l'allarme per primo sull'eventuale ridimensionamento da H24 ad H12 del PPI di Casoli, è stato Mauro Febbo (FI) appena dopo qualche giorno dalla collocazione della colonnina, ed è subito scoppiata la polemica, non solo tra i cittadini e le varie forze politiche, ma anche tra lui e l'Assessore Regionale alla Sanità Silvio Paolucci che, attraverso la stampa, ha replicato agli attacchi di Febbo, ripercorrendo un po' la storia della sanità ed incolpando principalmente il CD per la chiusura dei piccoli ospedali, assicurando allo stesso tempo, che dopo l'apertuta del PTA e il potenziamento di altri settori, nessun altro servizio è stato ridotto. Nel frattempo però, non ha ancora dato nessuna risposta concreta alle domande poste in relazione alla presenza delle colonnine di emergenza e sul futuro dei PPI,  sia di Casoli che di Gissi.  Non ci risulta inoltre, che la Asl abbia finora fatto un comunicato pubblico agli Enti, aggiornandoli sulla situazione e sulle future decisioni che riguardano la sanità locale.

Su "il Centro", del 18 Luglio 2017, abbiamo letto che, a subire probabilmente un ridimensionamento, saranno solo i PPI di Casoli e di Gissi, i quali passeranno a lavorare solo 12 ore al giorno, quindi chiusi nelle ore notturne. Ma si legge anche che nei due ex ospedali rimarranno attivi 24 ore al giorno il 118 e la Continuità Assistenziale (cioè la Guardia Medica) e, sempre secondo l'articolo, l'eventuale ridimensionamento dei PPI, sarà deciso nella riunione, in programma a fine Luglio, del Comitato Regionale Emergenza Urgenza come adempimento per quei Punti di Primo Soccorso che effettuano meno di seimila accessi l’anno.

I seimila accessi l'anno, il PPI di Casoli li supera abbondantemente, anche perchè il suo bacino d'utenza è superiore al PPI di Guardiagrele (che serve tra l'altro, un territorio che è anche ben collegato all'ospedale di Chieti). Allora viene spontaneo pensare, che se le colonnine nei due ex ospedali sono state fissate prima ancora che si riunisca il Comitato Regionale Emergenza Urgenza per deciderne l'attivazione o meno, significa che la riduzione da H24 a H12 del PPI di Casoli è stata già programmata e manca solo quell'atto amministrativo che l'autorizza! Se tutto ciò dovesse verificarsi, potremo presto dire che si è trattata di una manovra ben studiata a tavolino! Una manovra che mira a farci diventare sempre di più un teritorio legato a Lanciano, anche in vista della costruzione del nuovo ospedale tanto voluto da Mario Pupillo (sindaco di Lanciano e Presidente della Provincia di Chieti) per la sua cara cittadina, nella stessa area dove sorge oggi la struttura esistente, quindi: neppure più vicino a noi, come alcuni molto intelligentemente suggerivano di fare. E così, dobbiamo scegliere tra un ospedale soffocato in una città a circa 30 Km da noi, oppure altri ospedali, raggiungibili solo se riusciamo a percorrere, sani e salvi, le vie disastrate che ci circondano.

In merito al polverone sollevato dal CD,  il Sindaco di Casoli si è espresso con un comunicato che invita a non strumentalizzare la presenza delle colonnine SOS davanti al PPI "facendo sciacallaggio e creando allarmismi attraverso la diffusione di notizie false."
"Il PPI (Punto di Primo Intervento) di Casoli - precisa  Tiberini sul web (leggi l'articolo) e in un comunicato inviato anche alla stampa - continua a svolgere normalmente la sua attività H24 e continua a garantire il servizio compreso sabato, domenica e festivi. Il servizio di 118 continua ad essere regolarmente presente H24 e non viene sostituito da alcuna colonnina."
La sua risposta nasce in seguito alle numerose polemiche scoppiate dopo la notizia data da Febbo e dopo il manifesto del Gruppo Consiliare CasoliFutur@, dove si legge che le colonnine sotituiranno nelle ore nottune e nei giorni festivi il personale sanitario del 118.

"Per una corretta e doverosa informazione, - dice ancora il Sindaco Tiberini nel comunicato - si precisa che presso il PTA di Casoli dalla chiusura dell’Ospedale avvenuta nel 2010 ad opera di taluni, sono state realizzate nuove attività, nonché potenziati i servizi erogati a beneficio dell’intero territorio Sangro Aventino:  attivazione dell'ospedale di comunità di Casoli: una importante realtà al servizio di questo territorio con venti posti letto; nel corso del 2016, con soli 10 posti letto, sono stati ricoverati n. 304 pazienti del nostro comprensorio, con una degenza media di 14 giorni ed un tasso di occupazione dei posti letto del 125%; i dati di questa settimana: con una disponibilità di 20 posti letto sono ricoverati 18 pazienti, mediamente da 4 giorni. Un risultato che pone questa realtà ai vertici nazionali per strutture similari.

"Inoltre, -
continua Tiberini - sono state confermate le prestazioni dei medici che svolgono attività ambulatoriale nel PTA, rappresentatati dalle seguenti specializzazioni: Diabetologo, Ortopedico, Geriatra, Pneumologo, Centro Alzaimer, Reumatologo, Neurologo, Fisiatra, Ginecologo nonché aggiunte le seguenti specializzazioni: Endocrinologo, Otorino, Dermatologo e Urologo. Questa la realtà dei fatti, risultato di un’azione costante e coerente portata avanti con passione e determinazione"

"Le notizie false  - ci tiene a precisare il Sindaco - circa la sostituzione del personale sanitario 118 con le colonnine SOS provocano disorientamento e allarmismo causando, questo si, una possibile diminuzione del numero degli accessi da parte degli utenti del nostro territorio. Tale diminuzione di accessi potrebbe rischiare di non far raggiungere il requisito numerico minimo di prestazioni previsto dalla normativa di riferimento. Per questo invitiamo tutta la cittadinanza ad usufruire del PPI in tutte le occasioni in cui lo ritengono necessario, senza farsi condizionare da voci di corridoio che parlano di chiusura del PPI e sostituzione del personale con la colonnina SOS."

"A tal proposito - conclude - teniamo a precisare che la colonnina SOS attualmente installata non sostituirà in alcun modo il personale del 118. Anzi, sarà utile a chiamare con tempestività una ulteriore ambulanza nel caso quella di servizio fosse fuori per un’altra emergenza, a tutto vantaggio della comunità locale." Quest'ultime parole sono le dichiarazione della Asl fatte al Sindaco in questi giorni.

"Rispondo sulle cose che conosco - aggiunge il Sindaco replicando ad alcuni commenti su FB - e su quello che mi batto da sempre. Con sincerità e determinazione. Quello che posso fare lo faccio e mi batto. Con coerenza."

A questo punto, non ci resta che aspettare "l'ardua sentenza di fine Luglio" (se è vero ciò che dice "il Centro"), oppure sperare che tutto resti com'è e che la colonnina serva solo come aggiunta per chiamare ulteriori ambulanze, come ha detto la Asl al Sindaco.

Ultimo aggiornamento 22-07-2017 ore 09:50

Inserito da Redazione il 21/07/2017 alle ore 18:47:26 - sez. Ospedale - visite: 2790