Quella colonnina SOS davanti al PPI di Casoli che sta facendo tanto discutere
Sono al primo posto sui social e sui media, i numerosi interrogativi inerenti la presenza della colonnina d'emergenza davanti al PPI. Il Sindaco di Casoli Massimo Tiberini invita a non creare falsi allarmismi e risponde agli attacchi della minoranza
Quella colonnina SOS davanti al PPI di Casoli che sta facendo tanto
discutere
Massimo Tiberini: "La Asl ci ha assicurato che
il PPI continuerà a fuzionare H24 e la colonnina SOS attualmente
installata non sostituirà in alcun modo il personale del 118. Anzi, sarà
utile a chiamare con tempestività una ulteriore ambulanza nel caso
quella di servizio fosse fuori per un’altra emergenza, a tutto vantaggio
della comunità locale"
News correlate |
Video correlati |
YouTube |
Audio correlati |
Foto correlate |
Rassegna Stampa |
Web Link
Con un tono critico e severo, soprattutto verso
l'attuale amminitrazione regionale, a lanciare l'allarme per primo
sull'eventuale ridimensionamento da H24 ad H12 del PPI di Casoli, è
stato Mauro Febbo (FI) appena dopo qualche giorno dalla
collocazione della colonnina, ed è subito scoppiata la polemica, non
solo tra i cittadini e le varie forze politiche, ma anche tra lui e
l'Assessore Regionale alla Sanità Silvio Paolucci che,
attraverso la stampa, ha replicato agli attacchi di Febbo, ripercorrendo
un po' la storia della sanità ed incolpando principalmente il CD per la chiusura dei piccoli
ospedali, assicurando allo stesso tempo, che dopo l'apertuta del PTA e
il potenziamento di altri settori, nessun altro servizio è stato
ridotto. Nel frattempo però, non ha ancora dato nessuna risposta
concreta alle domande poste in relazione alla presenza delle colonnine
di emergenza e sul futuro dei PPI, sia di Casoli che di Gissi.
Non ci risulta inoltre, che la Asl abbia finora fatto un comunicato
pubblico agli Enti, aggiornandoli sulla situazione e sulle
future decisioni che riguardano la sanità locale.
Su "il
Centro", del 18 Luglio 2017, abbiamo letto che, a subire probabilmente un ridimensionamento,
saranno solo i PPI di Casoli e di Gissi, i quali passeranno a lavorare
solo 12 ore al giorno, quindi chiusi nelle ore notturne. Ma si legge anche che nei
due ex ospedali rimarranno attivi 24 ore al giorno il 118 e la Continuità
Assistenziale (cioè la Guardia Medica) e, sempre secondo l'articolo, l'eventuale
ridimensionamento dei PPI, sarà deciso nella
riunione, in programma a fine Luglio, del Comitato Regionale
Emergenza Urgenza come adempimento per quei
Punti di Primo Soccorso che effettuano meno di seimila accessi l’anno.
I seimila accessi l'anno, il PPI di Casoli li supera
abbondantemente, anche perchè il suo bacino d'utenza è superiore al PPI di
Guardiagrele (che serve tra l'altro, un territorio che è anche ben collegato all'ospedale di
Chieti). Allora viene spontaneo pensare, che se le colonnine nei due ex ospedali sono state fissate
prima ancora che si riunisca il Comitato Regionale
Emergenza Urgenza per deciderne l'attivazione o meno, significa che la
riduzione da H24 a H12 del PPI di Casoli è stata già programmata e manca solo
quell'atto amministrativo che l'autorizza! Se tutto ciò dovesse verificarsi,
potremo presto dire che si è trattata di una manovra ben studiata a tavolino!
Una manovra che mira a farci diventare sempre di più un teritorio legato a
Lanciano, anche in vista della costruzione del nuovo ospedale tanto
voluto da Mario Pupillo (sindaco di Lanciano e Presidente della
Provincia di Chieti) per la sua cara cittadina, nella stessa
area dove sorge oggi la struttura esistente, quindi: neppure più vicino a noi,
come alcuni molto intelligentemente suggerivano di fare. E così, dobbiamo
scegliere tra un ospedale soffocato in una città a circa 30 Km da noi, oppure
altri ospedali, raggiungibili solo se riusciamo a percorrere, sani e salvi, le
vie disastrate che ci circondano.
In merito al polverone sollevato dal CD, il Sindaco di Casoli
si è espresso con un comunicato che invita a non strumentalizzare la presenza delle colonnine
SOS davanti al PPI "facendo sciacallaggio e creando allarmismi attraverso la diffusione di notizie
false."
"Il PPI (Punto di Primo Intervento) di Casoli -
precisa Tiberini sul web (leggi
l'articolo) e in un comunicato inviato anche alla stampa -
continua a svolgere normalmente la sua attività H24 e continua a garantire il
servizio compreso sabato, domenica e festivi. Il servizio di 118 continua ad
essere regolarmente presente H24 e non viene sostituito da alcuna colonnina."
La sua risposta nasce in seguito alle numerose polemiche scoppiate
dopo la notizia data da Febbo e dopo il
manifesto del Gruppo Consiliare CasoliFutur@, dove si legge che le colonnine sotituiranno nelle ore
nottune e nei giorni festivi il personale sanitario del 118.
"Per una corretta e doverosa informazione, -
dice ancora il Sindaco Tiberini nel comunicato - si precisa
che presso il PTA di Casoli dalla chiusura dell’Ospedale avvenuta nel 2010 ad
opera di taluni, sono state realizzate nuove attività, nonché potenziati i
servizi erogati a beneficio dell’intero territorio Sangro Aventino:
attivazione dell'ospedale di comunità di Casoli: una importante realtà al
servizio di questo territorio con venti posti letto; nel corso del 2016, con
soli 10 posti letto, sono stati ricoverati n. 304 pazienti del nostro
comprensorio, con una degenza media di 14 giorni ed un tasso di occupazione dei
posti letto del 125%; i dati di questa settimana: con una disponibilità di 20
posti letto sono ricoverati 18 pazienti, mediamente da 4 giorni. Un risultato
che pone questa realtà ai vertici nazionali per strutture similari.
"Inoltre, - continua Tiberini - sono state confermate
le prestazioni dei medici che svolgono attività ambulatoriale nel PTA,
rappresentatati dalle seguenti specializzazioni: Diabetologo, Ortopedico,
Geriatra, Pneumologo, Centro Alzaimer, Reumatologo, Neurologo, Fisiatra,
Ginecologo nonché aggiunte le seguenti specializzazioni: Endocrinologo, Otorino,
Dermatologo e Urologo. Questa la realtà dei fatti, risultato di un’azione
costante e coerente portata avanti con passione e determinazione"
"Le notizie false - ci tiene a
precisare il Sindaco - circa la sostituzione del personale
sanitario 118 con le colonnine SOS provocano disorientamento e
allarmismo causando, questo si, una possibile diminuzione del numero degli
accessi da parte degli utenti del nostro territorio. Tale
diminuzione di accessi potrebbe rischiare di non far raggiungere il requisito
numerico minimo di prestazioni previsto dalla normativa di riferimento.
Per questo invitiamo tutta la cittadinanza ad usufruire del PPI in tutte le
occasioni in cui lo ritengono necessario, senza farsi condizionare da voci di
corridoio che parlano di chiusura del PPI e sostituzione del personale con la
colonnina SOS."
"A tal proposito - conclude
- teniamo a precisare che la colonnina SOS attualmente installata non
sostituirà in alcun modo il personale del 118. Anzi, sarà utile
a chiamare con tempestività una ulteriore ambulanza nel caso quella di servizio
fosse fuori per un’altra emergenza, a tutto vantaggio della comunità locale."
Quest'ultime parole sono le dichiarazione della Asl fatte al Sindaco in
questi giorni.
"Rispondo
sulle cose che conosco - aggiunge il Sindaco
replicando ad alcuni commenti su FB - e su quello che mi batto da sempre.
Con sincerità e determinazione. Quello che posso fare lo faccio e mi batto. Con
coerenza."
A questo punto, non ci resta che aspettare "l'ardua
sentenza di fine Luglio" (se è vero ciò che dice "il Centro"), oppure
sperare che tutto resti com'è e che la colonnina serva solo come
aggiunta per chiamare ulteriori ambulanze, come ha detto la Asl al
Sindaco.
Ultimo aggiornamento 22-07-2017 ore 09:50
Area commenti di FaceBook
Nessun commento inserito.