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Gli scavi di Collelongo
Ultimata la terza campagna di scavi nel sito Eneolitico di Roccascalegna. Si potrŕ visitare il sito Archeologico fino al 9 Agosto
Una mostra sugli scavi di Collelongo diretti dal Prof. Tomaso Di Fraia (del dipartimento di Scienze Archeologiche dell'Universitá di Pisa), sarà aperta oggi nel Castello medioevale di Roccascalegna. Nell'occasione, alle ore 19 si terrà una conferenza che illustrerà gli esiti dell'ultima campagna di scavi. Il sito Eneolitico di Collelongo, potrà essere visitato tutti i giorni fino al 9 Agosto dalle ore 9 alle ore 11. Il sito Archeologico ritrovato su un terreno attualmente
coltivato a uliveto, dista circa 25 km dalla costa Adriatica e a 250 m s.l.m.,
quindi a breve distanza dal mare, principale via di comunicazione dal
Neolitico in poi e principale via di scambio tra Puglia e Abruzzo, che nella
Valle del Sangro, avveniva anche tramite la transumanza, (ai pastori si
spostavano dall'Appennino al Tavoliere) si ipotizza quindi, che il fenomeno di
scambio tra Abruzzo e Puglia avvenisse fin dall'Eneolitico per affermarsi
nell'età del bronzo. La ceramica Tra i reperti, spicca la ceramica di impasto grossolana o
fine, con decorazione a squame ( tipica dell'età del rame 3.500 a.c.- 2.300
a.c.), sulla parte superiore del vaso , le anse sono quasi sempre piatte (a
nastro liscio) e qualche vaso è dotato di beccuccio, sono state ritrovate
anche numerose fuseruole di dimensioni medio-grandi di cui tre biconiche e due
biconvesse. Quindi, gli unici due manufatti in ceramica sono i contenitori e
le fuseruole. I contenitori sono da portata (dalla forma e dalla lavorazione pi¨ semplice ) e da tavola (dalla forma più raffinata e decorata rispetto
ai primi). L'industria litica Nel sito, sono stati ritrovati anche numerosi frammenti di roccia calcarea (forse appartenenti a macine per la frantumazione del frumento ecc..) sono stati ritrovati anche frammenti di probabili levigatoi in arenaria e numerosissime selci lavorate o provenienti dalla lavorazione di oggetti vari : Becchi, Raschiatoi, Perforatori, Grattatoi, Punte, Cuspidi di frecce, Accette, Picconcini ecc.. L'industria ossea Tra le ossa lavorate, è stato ritrovato 1) uno strumento in corno, che presenta l'asse di immanicatura parallelo al filo dell'estremità funzionale, ottenuto con un unico taglio obbliquo, trattasi non di una zappa ma di un'accetta asimmetrica; 2) una sorta di punteruolo in zanna di suino; 3) numerose spatole e punteruoli; 4) un grosso frammento di Trithon. I resti umani e animali Tra i resti umani, è stato ritrovato un solo mento umano,
appartenete ad un uomo giovane tra i 20-30 anni , si capisce dall'unico
dente conservato ( un premolare ) perchè gli altri sono andati persi
dopo la sua morte. La forma del mento è squadrata con una struttura robusta. I
resti animali ( 797 frammenti ) appartengono principalmente ad Ovini, Suini,
Bovini e Cani, raramente sono stati ritrovati ossa Lepus, Testudo e Aves.
Inserito da Carmen il 02/08/2003 alle ore 16:19:02 - sez. Archeologia - visite: 7188
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