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Addio al sacerdote giornalista
Ci lascia don Mario Di Cola, persona sensibile, di grande cuore e al tempo stesso dotato di una grande vena letteraria
Il 16 febbraio alle ore 18.45 è morto don Mario Di Cola. Ricoverato al Policlinico dal 2 febbraio, sabato era pienamente cosciente e in buone condizioni, e aveva ricevuto la visita dell'Arcivescovo Bruno Forte. Aveva poi cenato regolarmente: ma all'improvviso una crisi cardiaca seguita da varie complicanze lo hanno vinto. Don Mario viveva ormai da anni nella Casa del Clero a Chieti, sempre dedito al suo amato giornale, "L'amico del Popolo", che egli stesso aveva fondato e curato e del quale è stato direttore fino allo scorso 31 agosto. Due settimane fa il suo ultimo editoriale. Don Mario era nato a Casoli il 22 marzo 1924 da Domenicantonio e Rosina Aulante. In seno alla famiglia, insieme ai fratelli Angiolino e Nicola, respira sin dalla primissima infanzia il sentimento religioso. Nel 1935 entra nel Seminario Arcivescovile di Chieti, quindi in quello regionale compie gli studi teologici e filosofici e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1947. Dopo una breve esperienza di viceparroco, viene nominato direttore de "L'Amico del Popoplo". Negli anni Ottanta è stato redattore della pagina diocesana dell'Avvenire "Chieti-Vasto/sette". In riconoscimento del suo "costante impegno per rendere la stampa vero veicolo di promozione culturale", gli era stato conferito, nell'ambito del Concorso Nazionale Histonium, il "Premio Cultura 1988", assieme a Gaspare Barbiellini Amidei e a Luciano Tavazza. I funerali saranno celebrati oggi luned' 18 febbraio, nella Cripta della Cattedrale di San Giustino, a Chieti, presieduti dall'Arcivescovo Monsignor Forte. Dopo la cerimonia, don Mario sarà portato nell'amatissima Casoli, nella chiesa di Santa Reparata. Fonte: "Il Messaggero" del 18-02-2008 Chieti: è morto don Mario Di Cola, sacerdote e giornalista Don Mario Di Cola, sacerdote e giornalista, è deceduto sabato
16 febbraio, alle ore 18.45, presso il reparto di Cardiologia diretto dal
professor Gaeta, nell’Ospedale Clinicizzato di Chieti, dove era stato ricoverato
il 2 febbraio scorso. Una morte improvvisa: nella stessa giornata di sabato, don
Mario era pienamente cosciente e in buone condizioni; alle ore 16 aveva ricevuto
visita dell’Arcivescovo monsignor Bruno Forte; poi aveva cenato regolarmente; ma
una crisi cardiaca seguita da varie complicanze lo hanno vinto. Al momento del
trapasso era con lui la nipote Lia. Fonte: www.ilpiccolodabruzzo.it del 17-02-2008 L'addio a Di Cola Due momenti di commossa partecipazione, la prima a Chieti
nella Cripta della Cattedrale di San Giustino e la seconda a Casoli nella Chiesa
patronale di Santa Reparata per i funerali di don Mario Di Cola, sacerdote e
giornalista che per sessant'anni è stato direttore ed editorialista del
periodico diocesano “L'Amico del Popolo”. Il rito funebre è stato presieduto
dall'Arcivescovo Bruno Forte e concelebrato con quasi tutti i parroci del
capoluogo e di altri centri dell'Arcidiocesi, per esprimere, come ha voluto
sottolineare all'omelia l'arcivescovo la stima e l'apprezzamento per la
intelligenza e sapienza operativa di don Mario, grande maestro della
comunicazione, che ha formato non pochi pubblicisti e giornalisti.Monsignor
Forte introducendo il rito religioso, al quale hanno partecipato, congiunti e
amici venuti da Casoli, sacerdoti, religiose, amici, professionisti e
personalità del capoluogo, ha dato lettura di un messaggio di monsignor Loris
Francesco Capovilla, arcivescovo emerito di Chieti-Vasto che ha ricordato la
piena disponibilità di don Mario Di Cola a farsi diffusore della parola con
rispetto e carità verso tutti, elogiandone le doti intellettuali e morali.
All’omelia monsignor Forte ha dato lettura di una sua lettera che esordisce:
“Caro Don Mario ci mancherai...” E che apparirà nel prossimo numero dell'Amico
del Popolo”. Una lettera in cui il presule ha voluto ricordare come don Mario,
“che fino all'ultimo ha offerto al Signore la sofferenza della sua malattia”,
sia stato sempre in piena comunione con il suo vescovo.Nel pomeriggio, alle
15,30, nell'affollata chiesa di santa Reparata il parroco don Gianfranco
Travaglini, lo ha ricordato come maestro in seminario e don Camillo Gentile ha
commosso i fedeli ricordando la sua lunga amicizia umana e pastorale con don
Mario, personaggio destinato ad entrare nella storia di Casoli. Ultimo aggiornamento: 19-02-2008 |
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