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Convegno e mostra sull'emigrazione al Castello Ducale di Casoli
Sabato mattina 28 Giugno 2008, apertura della mostra "The Dream... per non dimenticare", emozioni e ricordi della terra che lasciammo e convegno sull'emigrazione “Casoli tra il sogno la terra e... l’emigrazione”.
Sempre Sabato 28, in pomeriggio, convegno sulle "Missioni di Pace" e Raduno Regionale A.N.B. Domenica 29, sfilamento in mattinata delle Fanfare dell'A.N.B. e concerto serale della Fanfara “A. La Marmora” L'emigrazione in America tra la fine dell'800 e l'inizio del 900» Lista dei casolani emigrati dal 1892 al 1924» La mostra sull'emigrazione al Castello Ducale di Casoli Dopo "The Dream Exhibit", la prima mostra organizzata in Italia dal Prof. Dominic Candeloro nel 2005 a Savigliano (Cuneo) ed a Roma presso l'Archivio Centrale dello Stato e la seconda "The Dream... per non dimenticare" approdata nel 2007 in altre due città italiane: Avellino (inaugurata il 13 Febbraio presso la "Galleria Ipercoop") e Napoli, la mostra torna in Italia per fare fare tappa questa volta a Casoli, al fine di ripercorrere la vicenda degli italiani emigrati in America dagli anni a cavallo fra il XIX e il XX secolo, attraverso l'esposizione di numerosi documenti e fotografie e, con i dipinti del pittore Meo Carbone, l'artista che dopo aver incontrato Dominic Candeloro nel 1995 a Chicago, è rimasto attratto da immagini che l'hanno riportato a riflettere sulla propria infanzia e sulla propria condizione di artista, scoprendo di essere anche lui un emigrante. Grazie a questo, incontro decide di realizzare una serie di opere dedicate ai volti degli operai e alle famiglie protagonisti della diaspora del popolo Italiano negli Stati Uniti d'America del XX secolo. Il Prof. Dominic Candeloro, storico e difensore dell'eredità italiana negli Stati Uniti «"The Dream... per non dimenticare" - spiega il professore Dominic Candeloro - costituisce un repertorio eclettico d'immagini e di materiale fotografico proveniente da venti importanti collezioni di Italo-Americani residenti negli Stai Uniti ed in Italia. Il materiale è molto ricco ma non può dirsi completo - continua - Molto lavoro andrebbe ancora fatto per poter collezionare maggiore materiale storico specialmente a proposito del fenomeno migratorio negli Stati Uniti successivo alla Seconda Guerra Mondiale. "The Dream... per non dimenticare" vuole essere il nostro modesto omaggio per preservare le vestigia di una cultura alla quale dobbiamo così tanto. La mostra ha come intento anche quello di porre un interrogativo: vale ancora la pena conservare e ricordare questa "porzione" di storia? In questo terzo millennio, con da una parte tutte le preoccupazioni di una società per problemi quali il terrorismo, il riscaldamento globale terrestre, la globalizzazione con l'esplosione d'informazioni via Internet e dall'altra il fascino incalzante per lo sport e le dozzine di ulteriori interessi che catturano ininterrottamente la nostra attenzione, abbiamo veramente la voglia e la volontà di voler preservare e diffondere una così piccola pagina di storia nel mondo? Noi, Italiani, Americani e Italo-Americani, siamo sufficientemente interessati a questo argomento ed a ciò che ci vuole comunicare circa noi stessi ed i nostri rispettivi paesi? Oppure, siccome andiamo incontro ad un'unica cultura globale, ci accontenteremo dello stereotipo superficiale dei poveri immigrati italiani lavoratori i cui figli, italo americani, e nipoti, americani, pur percorrendo molta strada nel mondo, hanno voluto dissolvere il loro nome Italiano e la loro memoria nel "Melting Pot" americano?» Le fotografie della mostra, raffigurano lavoratori orgogliosi, anche in umili impieghi, oppure commercianti che, fieri, posano di fronte ai loro negozi; famiglie che si divertono ad un pic-nic, matrimoni, società di mutuo soccorso che celebrano feste religiose; tra le immagini, non mancano le foto di Paul Porcelli, che sta attualmente lavorando su un libro "When thè Saints come Marching Out" e che, come studioso, affascinato dalle feste religiose italo-americane di strada, ha personalmente partecipato e fotografato più di 240 delle 300 processioni italiane di santi negli Stati Uniti. «Bisogna rilevare - dice Dominic Candeloro - che, pur essendo passati dalle circa 3000 feste religiose degli anni Venti alle circa 300 del XXI secolo, queste rappresentano ancora un chiaro testamento dell'etnia italiana e della forza della sua religione cattolica. Le immagini di queste feste servono poi anche a non farci dimenticare che la vita degli immigrati e dei loro discendenti andava ben oltre la depravazione e l'alienazione così fortemente caratteristiche di un processo di migrazione.» «Nel 1891 - ricorda il Professore - una
folla di numerose migliaia di persone linciò undici Siciliani che erano
stati accusati, in un primo momento, e poi assolti, per l'omicidio del capo
della Polizia di New Orleans. L'episodio rappresenta l'unica e la più grande
azione di rivolta e di assalto pubblico nella storia americana, ed anche se
molti più Afro-Americani furono linciati, specialmente nel sud degli Stati
Uniti, in nessun'altra occasione c'erano state tante vittime. «Forse il giorno più entusiasmante nella storia
degli Italiani a Chicago - racconta Candeloro - fu il 15
Luglio del 1933, quando Italo Balbo arrivò con il suo squadrone aereo
alla Fiera Mondiale del Progresso del Secolo. «Provate ad immaginare - conclude - cosa sarebbe l'Italia se il fenomeno dell'emigrazione non avesse avuto luogo e le conseguenze che ciò avrebbe provocato alle famiglie italiane ed all'economia italiana. Provate a riflettere sul valore dell'ospitalità che gli Italo-Americani hanno così fortemente mantenuto. La loro storia ci illumina sulla comprensione del fenomeno della migrazione dei popoli attraverso i differenti periodi storici. La loro storia è la nostra storia... per non dimenticarla.» Biografia del Prof. Dominic Candeloro Nasce a Chicago Heights, Illinois, ed è figlio di
genitori Italiani immigrati negli Stati Uniti, Ludovico Candeloro,
originario di Casoli (CH), e di Yolanda Giannetti, originaria di
Amaseno (FR). Articoli correlati: Dominic Candeloro figlio di Casoli e Paladino della Cultura italiana» Altri articoli sull'emigrazione» Rassegna Stampa su Dominic Candeloro» Rassegna Stampa sull'emigrazione» PROGRAMMA:
Inserito da Carmen il 24/06/2008 alle ore 08:21:36 - sez. Emigrazione - visite: 13848
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