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Assolto il dott. Natale
Scagionato il Presidente del Comitato Civico in difesa dell'ospedale di Casoli, dalle accuse di diffamazione nei confronti del Direttore Generale della ASL

Assolto il dott. Natale

Il 18 Marzo 2009 il GIP presso il Tribunale di Teramo, ha scagionato il Presidente del Comitato Civico in difesa dell'ospedale di Casoli, dott. Pierluigi Natale, dalle accuse di diffamazione nei confronti del dott. Michele Caporossi, Direttore Generale della ASL Lanciano-Vasto.
Difeso dall’avv. Silvana Vassalli di Casoli, il dott Natale è stato prosciolto da ogni accusa dopo che anche il Pubblico Ministero, in data 7 ottobre 2008, aveva proposto il non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato. A tale richiesta di archiviazione del procedimento nei confronti di P. Natale e di V. Mingione (direttore di "Abruzzo Oggi"), il giudice dott. Marco Billi, condividendo le argomentazioni espresse dal Pubblico Ministero, dopo aver esaminato l’atto di opposizione depositato in data 30 ottobre 2008 dalla persona offesa querelante, all'udienza camerale tenutasi in data 18 marzo 2009, ha enunciato le proprie considerazioni ed ha disposto l'archiviazione definitiva del procedimento.

Le osservazioni del Giudice:

«Occorre rilevare - dice il Giudice Marco Billi - che il dott. Natale Pierluigi all’epoca dei fatti era presidente del Comitato Civico costituito per “salvare” l’ospedale di Casoli.
L’articolo in questione, pubblicato sul giornale "Abruzzo Oggi" costituiva una replica “qualificata” alle dichiarazioni che erano state precedentemente rilasciate dalla persona offesa (dott. Michele Caporossi) in qualità di direttore generale della A.S.L. Lanciano – Vasto.
L’argomento trattato era di indubbio interesse sociale, afferendo ad una sfera, quella della salute, particolarmente sentita da tutta la popolazione.
L’oggetto dell’articolo, peraltro, era anche attuale costituendo una risposta alle dichiarazioni (ritenute autocelebrative) rilasciate dal direttore generale della A.S.L..
»

«L’autore del testo, il dott. Natale Pierluigi, era sicuramente qualificato sia per essere stato in passato chirurgo presso lo stesso ospedale di Casoli sia nella sua qualità di presidente del Comitato civico appositamente costituito in difesa dell’ospedale.
In altri termini il Comitato si prefiggeva di salvaguardare la presenza sul territorio non soltanto di un ospedale genericamente inteso ma di un ospedale funzionante ed efficiente.
La delicatezza, l’attualità ed il particolare interesse dell’argomento trattato (considerati unitamente alla peculiare qualifica e funzione dell’autore dell’articolo) hanno comportato l’impiego di un linguaggio indubbiamente critico nei confronti delle dichiarazioni del direttore generale della A.S.L. Lanciano – Vasto.
Il dott. Natale, infatti, ha ritenuto che le affermazioni della persona offesa fossero acriticamente autocelebrative -
continua il GIP - ed ha tentato di puntualizzare alcuni aspetti (come l’enfatizzazione, ritenuta ingiustificata, della chirurgia ambulatoriale praticata, il carattere neutro e non significativo del diminuito numero dei ricoveri acuti ed i tagli e i pensionamenti effettuati senza sostituzioni) a giustificazione della propria critica alla gestione manageriale della A.S.L..
In aperta polemica con la persona offesa (che aveva rimarcato i risparmi conseguiti sotto la sua gestione), l’indagato ha proposto di non effettuare tagli ai servizi (che devono essere mantenuti in perfetta efficienza, non potendosi fare ragionevole affidamento sulla possibilità di ricorso ad altre strutture ospedaliere per la particolare conformazione del territorio della zona del Sangro – Aventino), invocando piuttosto la costituzione di “un solo manager che diriga il tutto in videoconferenza da Chieti”, sicuro che la soluzione proposta avrebbe consentito un risparmio sicuramente maggiore.
La proposta, dal contenuto evidentemente paradossale, evidenzia la preoccupazione per il ridimensionamento dei servizi dell’ospedale ed il timore della perdita di un punto di riferimento sicuro e professionalmente qualificato per la salute degli abitanti della zona.
»

«Le frasi indicate nell’atto di querela (con lo specifico riferimento alla gestione effettuata secondo i vecchi metodi della politica ed all’approvazione del bilancio e all’indizione di gare di appalto da parte del direttore generale “da solo”) appaiono prive di contenuto gratuitamente offensivo e lesivo dell’onore della persona offesa, palesandosi piuttosto come una severa ma legittima critica all’operato del direttore generale della A.S.L..
Le espressioni hanno un tono evidentemente paradossale, dovendosi intendere il riferimento al fatto che la persona offesa provvedeva da sola all’approvazione del bilancio e all’indizione di gare di appalto come una censura della ritenuta scarsa efficacia dei controlli del Comitato Ristretto dei Sindaci.
»

«In altre parole - conclude il Giudice - il dott. Natale ha evidenziato che l’unico organismo di controllo, in quella fase storica, stava a sua giudizio svolgendo un ruolo essenzialmente formale ma sostanzialmente privo di contenuti, consentendo al direttore generale di operare “da solo”, intendendosi tale espressione non come indicativa della violazione di norme penali quanto piuttosto come sintomatica dell’assenza di un referente e di un controllore.
La conclusione dell’atteggiamento rinunciatario assunto dall’organo di controllo avrebbe, a giudizio dell’autore dell’articolo, ridotto l’ospedale ad un “misero cronicario”.
Si ritiene che la critica mossa dall’indagato, seppure svolta con toni polemici e con ricorso a frasi dal contenuto palesemente paradossale, non sia mai trascesa nell’offesa e che non possa fondatamente sostenersi in dibattimento l’ipotesi accusatoria originariamente formualata in ordine al contenuto diffamatorio dell’articolo.
Del tutto irrilevante, infine, appare l’approfondiemnto istruttorio invocato dalla persona offesa, non dubitandosi (con tutta evidenza neanche da parte del dott. Natale) del rispetto delle regole nella gestione manageriale della A.S.L., criticata soltanto con legittima preoccupazione per i risultati ottenuti, ritenuti del tutto insoddisfacenti.
»

Le considerazioni del Presidente del Comitato Civico:

«Da quando sono stato eletto all’unanimità dai cittadini di Casoli, - spiega Natale - ho condotto una battaglia contro il declassamento in atto dell’ospedale che, dai 120 posti letto del 2005 attualmente è ridotto a quasi 50. In realtà, in questo arco di tempo e precisamente da quando si sono insediati la Giunta Del Turco ed i nuovi managers, l’ospedale di Casoli ha subito la chiusura del reparto chirurgia, la riduzione funzionale del Pronto Soccorso, Laboratorio Analisi, Radiologia, ed in ultimo, stando alle disposizioni del Piano Sanitario Regionale, la chiusura del reparto Medicina e Geriatria. Tutto ciò alla faccia del potenziamento tanto propagandato dai dirigenti ASL!!!»

«Non avendo veste giuridica ben definita - continua il Presidente del Comitato Civico -  ho usato l’unica arma a mia disposizione: la STAMPA, cioè la critica a mezzo stampa, per far conoscere ai cittadini tutte le scelte operate dal manager Caporossi, che avrebbero certamente danneggiato in modo grave l’ospedale di Casoli; previsione ampiamente confermata (purtroppo!!) dai fatti, tanto è vero che oggi (checché ne dicano alcuni Sindaci del comprensorio, compreso il Sindaco di Casoli ed il Presidente della Comunità Montana) il nostro nosocomio non somiglia neppure lontanamente a quello che era una volta e di cui eravamo tanto orgogliosi. Anzi c'è di più : se la ASL riesce, a breve termine, a spostare nell’ospedale 30-40 posti di RSA, basta chiudere definitivamente i reparti Medicina e Geriatria ed il gioco è fatto! Un ospedale viene trasformato in Cronicario...»

«Per evitare questo scempio - continua il dott.Natale - ho condotto la mia lotta formulando critiche tecniche nei confronti delle scelte dei manager; mi sono battuto con tutte le mie forze e la mia esperienza trentennale di medico, ed ho cercato di far capire l’importanza dell’ospedale di Casoli per tutto il territorio del Sangro-Aventino! La mia azione - spiega il Presidente del Comitato -  ha mirato a informare la gente su quanto stava accadendo all’ospedale casolano, soprattutto perché il bollettino ”Finestra sulla ASL” parlava del colore dei capelli del manager, di quello dei comodini dei letti, del look e del comfort alberghiero degli ospedali, senza dire nulla sulle chiusure di reparti, delle riduzioni di personale medico e paramedico e di assunzioni e promozioni di personale amministrativo. Mai una parola sul Comitato Ristretto dei Sindaci, unico organo di controllo sulle attività del manager! Ebbene: detto Comitato è stato bloccato, per motivi politici ben noti a tutti, per circa 2 anni, e quindi per tutto questo tempo il manager ha amministrato senza il controllo che il predetto Comitato avrebbe potuto e dovuto esercitare. Questo significa che il manager (sulla cui competenza professionale non abbiamo mai avuto dubbi, né espresso giudizi di nessuna sorta), anche se in ipotesi ha agito bene, ha però operato senza il dovuto controllo, espletando concorsi, gare d’appalto, assumendo personale ecc.!!!»

«Alla gente - continua a spiegare il dott. Natale - interessava un bollettino d’informazione  su tutti i fatti della ASL, e non un bollettino di propaganda o depliants autocelebrativi sulle liste d’attesa o di bustine di zucchero di propaganda come avviene al giro d’Italia! Perchè alle mie critiche non è stata data risposta su questo bollettino? C’era bisogno di ricorrere all’autorità giudiziaria per azzittire una persona che aveva tutto il diritto di criticare?
Il provvedimento adottato dal Gip del Tribunale di Teramo nel procedimento a carico del Dr. Natale e del Direttore di "Abruzzo Oggi" è un esplicito riconoscimento del diritto che ha ogni cittadino italiano di criticare l’operato di chiunque ricopre cariche o incarichi pubblici, e quindi anche del diritto di criticare l’operato dei Managers delle Asl.
»

«Confortati da questo riconoscimento - fa notare il Presidente - e animati dalla sola volontà di informare correttamente i cittadini, ricorderemo che le parcelle degli avvocati del Foro di Ancona che hanno assunto la difesa del Dr Caporossi, parte civile nel citato procedimento penale a carico del dr. Natale e del Direttore di “Abruzzo Oggi”, verranno pagate dalla Asl di Lanciano – e quindi con fondi pubblici provenienti dalle tasche dei cittadini del nostro Comprensorio. Alla faccia del risparmio e del risanamento economico tanto strombazzato!!!
Saremo noi cittadini bistrattati di questa zona - che non riusciamo a trovare l’unità nemmeno quando si tratta di affrontare e risolvere problemi che riguardano la salute pubblica - saremo noi, dunque, a pagare i danni provocati dalle scelte - secondo noi errate - fatte dai vari managers che questa Nuova Giunta Regionale si ostina a tenere ancora in carica!!
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«Di fronte agli immani problemi  - conclude Natale - che la recente catastrofe del terremoto ha provocato, si sta facendo strada sempre più chiaramente la consapevolezza che per la loro soluzione è non solo necessaria, ma addirittura indispensabile l’opera appassionata di abruzzesi autentici, capaci di lavorare con lo spirito di uomini che conoscono a fondo i problemi della loro regione e amano la loro terra.
Noi diciamo che lo stesso criterio deve essere adottato per la scelta dei Managers delle Asl. Questo per evitare che qualcuno, solo per la scarsa conoscenza che ha dei problemi locali e per la conseguente incapacità di interpretarli al meglio (non già per incompetenza o per disonestà) possa finire per aggravarli anziché risolverli.
»

Inserito da Redazione il 06/06/2009 alle ore 18:37:30 - sez. Ospedale - visite: 4104