Chiodi: "i piccoli ospedali non hanno futuro". Disinformatia, confusione, incertezza, proteste. Dove va la sanità abruzzese? Tra sabato e domenica notizie lanciate su presunte promozioni last minute alla Asl di Chieti.
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di Sebastiano Calella
Notizia poi “levigata” domenica. Sta di fatto che la cosa ha
fatto infuriare davvero il manager Maresca, forse perché dietro c’era
l’assessore Venturoni.
«Ma quali promozioni, semmai è un taglio», ha spiegato Mario Maresca,
«l'assessore doveva leggere meglio e comunque era stato informato che ho ridotto
di 50 unità i 180 incarichi della gestione Conga. Con lui lo sapeva bene tutta
la cabina di regìa della sanità. Forse Venturoni non aveva capito di cosa si
parlava, cioè dei risparmi, oppure si lamenta perché tra questi 50 incarichi
eliminati ci sono anche alcuni amici degli amici. Questa ennesima reazione
scomposta e vergognosa dell'assessore ci stupisce fino a un certo punto – scrive
Maresca - Non abbiamo accettato pressioni politiche per le nuove nomine, come
ben sa l'assessore, abbiamo rispettato le indicazioni tecniche formulate dai
Dipartimenti, premiando la professionalità, il merito e non la simpatia o
l'appartenenza partitica. Ora stiamo pagando anche per questo».
«CI CACCIATE PERCHÉ ABBIAMO RISTABILITO LE REGOLE IN SANITÀ»
«In questi anni di lavoro», aggiunge Maresca, «abbiamo ripristinato le regole
nel funzionamento della sanità pubblica e nei rapporti con le cliniche private,
costrette dai nostri controlli e visite ispettive a rientrare nella legalità e a
non far risultare, ad esempio, tre persone ricoverate nello stesso posto letto.
Questo ha dato fastidio e oggi stiamo assistendo a un chiaro percorso di
restaurazione, di cui l'allontanamento di questa e di altre Direzioni generali è
solo un tassello. Che delusione, assessore. Siamo però certi che troverete nuovi
professionisti che sapranno rispondere alle vostre logiche e ai vostri ordini
assai meglio di me».
Nessuna replica finora dell'assessore Venturoni, che pure si era dichiarato
infuriato: forse i fatti sono quelli indicati dal manager?
Ma c'è stato un altro episodio che dimostra la confusione delle idee.
CHIODI: «I PICCOLI OSPEDALI NON HANNO FUTURO, ATTENTI ALLE LOBBY CHE LI
DIFENDONO»
Sempre sabato, su un altro quotidiano, il presidente Chiodi interviene
direttamente con un suo articolo nel dibattito sulla sanità.
Preannuncia il nuovo Piano sanitario e spiega, con una serie di esempi, che i
piccoli ospedali non hanno futuro. Sono anche troppo costosi e a volte
pericolosi proprio per i pazienti. Insomma: chiudiamoli?
Una posizione coraggiosa nel panorama delle posizioni del centrodestra arroccato
in difesa delle piccole realtà ospedaliere sul territorio e ispiratore di decine
di comitati contro la chiusura.
D'altra parte che non tutti la pensino così è dimostrato dalle ripetute promesse
di costruire nuovi ospedali a Giulianova, a Vasto e altrove. E allora? C'è di
più. Lo stesso Chiodi lo premette all'inizio del suo intervento: si muoveranno
lobby e sindaci per difendere questi piccoli spazi di potere. Sicuro,
presidente, di poter definire così gli eletti da quelle popolazioni che chiedono
di salvare quegli ospedali?
LA PROTESTA PER SALVARE LA ASL LANCIANO-VASTO
Intanto a Lanciano, un movimento che non è proprio un gruppo di potere, ma
conduce battaglie civili (il riferimento è alle iniziative di Pino Valente, di
Frentania provincia, già attivo ad esempio contro i rifiuti) chiede al Comune di
approvare una mozione a difesa della Asl Lanciano-Vasto, l'unica in grado di
assicurare una sanità decente ai cittadini di quel territorio e contro i
doppioni e gli sprechi delle Asl di Chieti e Pescara. Eppure Lanciano è una
città di centrodestra e molti sono i consiglieri regionali di maggioranza eletti
nella zona frentana e vastese. Fateci capire: dopo il “compagno Fini” arriva il
“compagno Chiodi”?
«IO DIRIGENTE ORGOGLIOSA DELL’INCARICO CHE MI E’ STATO RICONFERMATO»
«Sono una delle persone, Dirigenti medici di questa Asl di Chieti che
domani (oggi ndr) andrà a testa alta a rifirmare un incarico che avevo già in
quanto dato dalla precedente gestione e che mi è stato riconfermato in primo
luogo non già dalla dirigenza Asl ma dai Direttori della mia UOC e del mio
Dipartimento su dati oggettivi del mio lavoro svolto».
E’ quanto dice Manuela Mucci, Segretaria Aziendale ASL Chieti della sigla Fesmed
a proposito delle polemiche sulle “promozioni last minute”.
«Certamente ci sono state trattative sindacali veementi e burrascose per
giungere ad un ridimensionamento degli incarichi precedentemente conferiti
(tavolo sindacale aperto già da 4 anni ed incarichi conferiti sulla carta già da
parecchi mesi se non da 1 anno e certamente non da 4 giorni e ben lo sanno
tutti!) ed io stessa in qualità di
rappresentante sindacale aziendale ho condiviso dei criteri di rivisitazione
basati sull'effettivo svolgimento e sulla produttività dell'incarico già
conferito o da conferire. Non mi è mai sembrato giusto», ha aggiunto, «conferire
un incarico di struttura semplice (o Unità Operativa Semplice perchè è questo
ciò di cui stiamo parlando) a qualcuno se non su oggettivi diritti professionali
ed oggettivo riscontro di produttività. E’ giusto conferirlo a chi per la
struttura pubblica ha sempre prodotto creando servizi di qualità ed impegnandosi
per migliorare la propria conoscenza utilizzando la struttura stessa non come
clinica privata ma come casa del cittadino e non badando al mero orario di
servizio. Questi criteri hanno certamente dato fastidio a qualcuno per il quale
le 180 strutture semplici avrebbero dovuto avere conferma pur essendo
(ampiamente a conoscenza di tutti) delle scatole vuote. Certo è stata una scelta
coraggiosa della Dirigenza», sostiene ancora Mucci, «così come è stato
coraggioso cercare di portare all'interno delle strutture
ospedaliere un percorso di appropriatezza e qualità assistenziale e nei ricoveri
e nei percorsi diagnostici, coraggio al quale ho dato tutto il mio sostegno e
contributo e quello di Medici e Paramedici (e non sono pochi) che hanno
condiviso l'"innovazione culturale", innovazione che in un Abruzzo terra di
conquiste, continua ad apparire molto lontana».
Fonte:
www.primadanoi.it