Di seguito l'articolo odierno di Sebastiano Calella tratto da
www.primadanoi.it
L'allarme per la chiusura dell'Ospedale di Casoli è
venuto da
Pierluigi Natale, già chirurgo di quel nosocomio, sindaco di Fara San
Martino nei primi anni ‘90 e presidente del Comitato sorto a difesa
dell'ospedale. Un comitato ed un chirurgo che si sono battuti a lungo
contro la Giunta Del Turco, per contrastare i progetti che volevano
cancellare Casoli dalla rete ospedaliera.
Ma i provvedimenti della nuova Giunta di centrodestra hanno messo in allarme
chi si è battuto contro i tagli ed ora è un po' deluso dalle scelte
sanitarie attuali.
Tra l'altro, il malcontento sale anche a Guardiagrele dove c'era il
timore dell'arrivo dei malati psichiatrici.
Cosa che però si è puntualmente verificata con il trasferimento di molti
malati da Villa Pini, in barba alle promesse che questo non sarebbe
avvenuto.
Di qui la preoccupazione di Pierluigi Natale, secondo cui è «sbagliatissimo
chiudere i piccoli ospedali come Casoli e Guardiagrele, perché i malati
vanno ad intasare gli ospedali più grandi, come capita a Chieti dove il SS.
Annunziata è scoppiato: corsie stracolme di malati, corridoi pieni di
barelle, prenotazioni alle stelle, parcheggi stracolmi e macchine ai lati
della strada quasi dallo Scalo fino a Chieti città».
Se a ciò aggiungeremo la chiusura di Gissi e la semi chiusura di Atessa e di
Popoli, aggiunge Natale, l'Ospedale di Chieti «è destinato a non poter
sopportare un carico così oneroso».
Stesso discorso per la Marsica: con la chiusura di
Pescina e Tagliacozzo «anche l'ospedale di Avezzano crollerà per il
troppo intasamento... i cittadini delle zone interne hanno votato per un
rinnovamento totale della Regione dopo il governo catastrofico della Sanità
da parte di Del Turco. Abbiamo desiderato ardentemente che si tornasse a
parlare dell'Abruzzo come di una Regione più chiara, ma la vedo dura, anzi
durissima», ha detto Natale.
Gli fa eco subito Antonio Tavani, sindaco di Fara San Martino e
vicepresidente della Provincia.
«Da quattro anni combatto in difesa dell'ospedale di
Casoli e certo non mi tiro indietro oggi», spiega Tavani, «parteciperò
alla riunione del comitato civico in difesa dell’ospedale di Casoli,
riunione che il Sindaco De Luca ha convocato per la prima volta dopo anni di
latitanza. La mia fascia, il mio gonfalone e il mio impegno sono pronti per
il territorio, come sempre. Magari altri politici che si dicono attenti alla
salute del territorio e dei suoi cittadini dovranno dargli una spolveratina
a quelle fasce e pensare a tutto ciò che non hanno fatto in questi anni in
difesa degli ospedali di Casoli e Guardiagrele».
Come si ricorderà, dopo le contestazioni a Del Turco e la battaglia è «continuata
in questi anni attraverso le proposte politiche che non si arrestano neanche
oggi che la Regione è dello stesso colore politico: la salute è un diritto
che prescinde da appartenenze politiche. L’attuale Piano Sanitario –
sottolinea Tavani - è stato approvato dalla precedente giunta nel 2007 e
non ho nessuna remora ad attaccarlo. Alla nuova Asl dico che per tutto
quello che farà sul territorio si deve confrontare con i sindaci e con i
cittadini».
Fonte:
www.primadanoi.it