Chiusura piccoli ospedali, parlano Natale e Tavani
Questa sera, 20 Aprile 2010, alle ore 18.00 presso la sala Consiliare del Comune di Casoli riunione del Comitato di difesa permanente dell'Ospedale Civile "G. Consalvi"
Chiusura piccoli ospedali, parlano Natale e Tavani
Di seguito l'articolo odierno di Sebastiano Calella tratto da
www.primadanoi.it
L'allarme per la chiusura dell'Ospedale di Casoli è
venuto da
Pierluigi Natale, già chirurgo di quel nosocomio, sindaco di Fara San
Martino nei primi anni ‘90 e presidente del Comitato sorto a difesa
dell'ospedale. Un comitato ed un chirurgo che si sono battuti a lungo
contro la Giunta Del Turco, per contrastare i progetti che volevano
cancellare Casoli dalla rete ospedaliera.
Ma i provvedimenti della nuova Giunta di centrodestra hanno messo in allarme
chi si è battuto contro i tagli ed ora è un po' deluso dalle scelte
sanitarie attuali.
Tra l'altro, il malcontento sale anche a Guardiagrele dove c'era il
timore dell'arrivo dei malati psichiatrici.
Cosa che però si è puntualmente verificata con il trasferimento di molti
malati da Villa Pini, in barba alle promesse che questo non sarebbe
avvenuto.
Di qui la preoccupazione di Pierluigi Natale, secondo cui è «sbagliatissimo
chiudere i piccoli ospedali come Casoli e Guardiagrele, perché i malati
vanno ad intasare gli ospedali più grandi, come capita a Chieti dove il SS.
Annunziata è scoppiato: corsie stracolme di malati, corridoi pieni di
barelle, prenotazioni alle stelle, parcheggi stracolmi e macchine ai lati
della strada quasi dallo Scalo fino a Chieti città».
Se a ciò aggiungeremo la chiusura di Gissi e la semi chiusura di Atessa e di
Popoli, aggiunge Natale, l'Ospedale di Chieti «è destinato a non poter
sopportare un carico così oneroso».
Stesso discorso per la Marsica: con la chiusura di
Pescina e Tagliacozzo «anche l'ospedale di Avezzano crollerà per il
troppo intasamento... i cittadini delle zone interne hanno votato per un
rinnovamento totale della Regione dopo il governo catastrofico della Sanità
da parte di Del Turco. Abbiamo desiderato ardentemente che si tornasse a
parlare dell'Abruzzo come di una Regione più chiara, ma la vedo dura, anzi
durissima», ha detto Natale.
Gli fa eco subito Antonio Tavani, sindaco di Fara San Martino e
vicepresidente della Provincia.
«Da quattro anni combatto in difesa dell'ospedale di
Casoli e certo non mi tiro indietro oggi», spiega Tavani, «parteciperò
alla riunione del comitato civico in difesa dell’ospedale di Casoli,
riunione che il Sindaco De Luca ha convocato per la prima volta dopo anni di
latitanza. La mia fascia, il mio gonfalone e il mio impegno sono pronti per
il territorio, come sempre. Magari altri politici che si dicono attenti alla
salute del territorio e dei suoi cittadini dovranno dargli una spolveratina
a quelle fasce e pensare a tutto ciò che non hanno fatto in questi anni in
difesa degli ospedali di Casoli e Guardiagrele».
Come si ricorderà, dopo le contestazioni a Del Turco e la battaglia è «continuata
in questi anni attraverso le proposte politiche che non si arrestano neanche
oggi che la Regione è dello stesso colore politico: la salute è un diritto
che prescinde da appartenenze politiche. L’attuale Piano Sanitario –
sottolinea Tavani - è stato approvato dalla precedente giunta nel 2007 e
non ho nessuna remora ad attaccarlo. Alla nuova Asl dico che per tutto
quello che farà sul territorio si deve confrontare con i sindaci e con i
cittadini».
Fonte:
www.primadanoi.it
Area commenti di FaceBook
dopo 3 anni viene di nuovo convocato il comitato in difesa del consalvi,ma fino ad ora dove eravate finiti? l'amministrazione comunale che cosa a fatto per tutto questo tempo? avevate la grande filiera e non siete stati capaci di fare un bel nulla e ora cosa pretendete dalle popolazioni, vi dovete solo vergognare di cio che avete fatto e di quello che state facendo cioe il nulla,io dopo tutto cio non avrei nemmeno la faccia per uscire di casa.
Inserito da antonio de petra
il 20/04/2010 alle ore 14:53:00
dimenticavo di dire tutte le promesse eletorali fatte da del turco e coletti insieme a tamburrino e a mazzocca dove sono andate a finire? i medici della chirurgia che si dovevano incatenare dove sono finiti? il medico che doveva continuare ad addormentare la gente in sala operatorio per altri 20 anni che fine a fatto? vi dovete solo vergognare di tutto cio, anche perche con la salute delle persone non si scherza e nemmeno ci si fa politica abbiate la compiacenza di dimettervi e di cercare di salvare il salvabile anche se penso che oramai non ce piu' nulla da fare, questa sera vedremo se cucirete la bocca mia e quella di tante altre.
Inserito da antonio de petra
il 20/04/2010 alle ore 15:15:26
meglio tardi che mai amico mio,bisogna andare a rilancio,rilanciare in un progetto serio sul territorio,di certo non possiamo permetterci piu' di avere due ospedali che in linea d'aria distano appena 5 km,casoli/atessa.Invitiamo anche atessa per capire loro cosa ne pensano,e' l'unica via d'uscita per tutta la popolazione.
Inserito da c.a.
il 20/04/2010 alle ore 16:42:58
una via d'uscita strategica,capisc a me
Inserito da c.a.
il 20/04/2010 alle ore 16:44:16
ciao amico mio per quanto riguarda il nuovo ospedale mi trovi pienamente daccordo con te l'ospedale si puo fare in val di sangro dopo di che si potranno chiudere sia quello di casoli che quello di atessa pero cari concittadini non iniziate con il dire che ci vogliono 5 o 10 o 20 anni per fare il nuovo ospedale perche se avete letto il tempo di domenica 18 aprile 2010 potete verificare che per fare dei palazzi dove vivono 15000 persone e per l'ospedale ci anno messo 9 mesi quindi e una cosa fattibile cio che e scritto sul giornale pero' prima di tutto cio, ne casoli e ne l'ospedale di atessa devono chiudere.per quanto riguarda la riunione svolta in comune sono contento che almeno alcuni sindaci sono daccordo con il mettere da parte la politica, mentre il sindaco di altino che parla ancora contro tavani di filiere si dovrebbe solo ed esclusivamente vergognare per il semplice fatto che quando loro erano sul trono e avevano la loro filiera che cavolo anno fatto? nulla. allora caro di giuseppe vergognati e anche tu come de luca dimettiti perche non sei in grado di amministrare un paese figuriamoci se vi potete occupare di sanita e del consalvi.
Inserito da antonio de petra
il 22/04/2010 alle ore 13:04:46
ok (+) bersaglio in movimento. Se il territorio sangro aventino sara' unito sicuramente trovera' la soluzione o l'ubicazione piu' giusta e saggia,ma da adesso in poi niente piu' polemiche solo coesione e massimo appoggio a tutti i sindaci e politici locali che stanno serrando i ranghi ,approposito ma sa baraldi la paghiamo pure???
Inserito da c.a.
il 22/04/2010 alle ore 13:53:10
dimenticavo di precisare un dettaglio,la nuova ubicazione ,se sara' giusta,dovra' essere sul territorio sangro aventino,lanciano, da un mio punto di vista,deve rimanere dov'e', puntare e farci vedere una volta per tutte su una forte specializzazione capace di attrarre pazienti anche da fuori regione affiancata anche dalla ricerca quale il mario negri sud mi pare, partecipando anche agli utili prodotti dalla ricerca
Inserito da c.a.
il 22/04/2010 alle ore 14:18:03
I CONTI SON GIA' BELLI CHE FATTI PER COSTRUIRE UNA NUOVA STRUTTURA IN 4 E 4 8.Nella disgrazia all'aquila, il progetto case,2850 app. in 90 gg 7000 oper. in cantiere e 15000 persone reinserite velocemente negli app.come il caro amico antonio de petra ci ha segnalato,ha deteminato anche il pz 1380 E. PRO Mq e i tempi,sono dati inviolabili.Ma la baraldi veramente la paghiamo??? no perche' potremmo gia' iniziare a risparmiare qualcosa per reinvestire in qualche attrezzatura medica a servizio della collettivita'
Inserito da cesare augusto
il 22/04/2010 alle ore 21:29:26