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"The Immigrants" World Festival 2006

"The Immigrants" World Festival 2006

Ad Orsogna il 22 luglio, il 29 luglio e il 3 agosto, presso l'impianto sportivo San Berardino

 Musica, arte, genti altri mondi. Tre appuntamenti musicali con due grandi  gruppi del jazz rock internazionale, ''Mike Stern Band'' (il 22 luglio alle ore 21.30)  e ''Scott Henderson Blues Band'' (il 3 agosto alla stessa ora) e con gli "Inti-Illimani" (il 29 luglio alle ore 21). La manifestazione è stata organizzata dalla Pro Loco "Taddeo Salvini" di Orsogna.

Nella prima foto, il chitarrista Mike Stern, nella seconda foto, il chitarrista Scott Henderson

Saranno Mike Stern e Scott Henderson, due dei "giganti" della chitarra nel jazz rock internazionale, i protagonisti della seconda edizione del World Festival 2006 "The Immigrants", organizzato a Orsogna (Chieti) dalla Pro Loco "Taddeo Salvini".
Sabato 22 luglio 2006, alle ore 21,30, presso l’impianto sportivo San Berardino di Orsogna si esibirà la Mike Stern Band, gruppo dell’omonimo chitarrista unanimemente considerato tra i più grandi della sua generazione. Candidato per tre volte al "Grammy", ha acquisito grande notorietà sulla scena internazionale già negli anni ‘70 e nei primi anni ‘80 - suonando con Blood, Sweat & Tears, Billy Cobham - e, soprattutto, grazie alle sue performance nella band di Miles Davis. 
Giovedì 3 agosto, sempre alle ore 21,30 e nello stesso luogo, sarà la volta della Scott Henderson Blues Band, che ha per leader un grandissimo improvvisatore, cresciuto musicalmente in direzione del jazz rock e del blues.
Il prezzo dei biglietti per il singolo concerto è di 15 euro, mentre l'abbonamento alle due serate è di 20 euro. Per le prevendite è possibile rivolgersi alla tabaccheria "Stella del mattino" di via Felice Mola, 3 a Orsogna (tel. 0871.86316). Per informazioni: zaccarettienrico@virgilio.it, tel. 347.0846428.

Mike Stern

Mike Stern è stato tra l'altro il sideman di prestigiosi musicisti come il sassofonista Joe Henderson e il bassista Jaco Pastorius, i chitarristi Jim Hall e Pat Martino, i trombettisti Tom Harrell, Arturo Sandoval e i sassofonisti Michael Brecker, Bob Berg e David Sanborn. Ma è come leader e compositore che Stern ha dato un contributo artistico significativo. Dal suo esordio discografico nel 1986 con "Upside Downside" al suo album più recente "These Times", Stern ha prodotto delle opere impressionanti, sostenute da un’abilità tecnica straordinaria, da un sottile senso della melodia e dall’innegabile sintonia che si è creata tra lui e i musicisti della sua band. E’ la sua capacità di passare con una facilità sorprendente da un "bop’n’roll" aggressivo a un lirismo elegante che fa di Stern un chitarrista assolutamente unico. Combinando l’approccio "legato" di grandi sassofonisti come John Coltrane o Sonny Rollins con l’introduzione di elementi rock (distorsioni, "bending" alla maniera dei suoi eroi blues come B.B. King e Buddy Guy), Stern ha messo in primo piano una voce singolare che si trova ai confini tra il jazz e il rock. Mike Stern si esibirà alla chitarra accompagnato da Bob Franceschini (sax), Chris Minh Doky (basso el. / g/basso), Gary Husband (batteria).

Scott Henderson

Quanto a Scott Henderson, dopo aver militato con la prima formazione della Chick Corea Elektric Band, intraprende la carriera solista e, di lì a poco, prenderà forma il sodalizio con il bassista Gary Willis, insieme al quale fonda una delle formazioni jazz rock più innovative degli anni '90, i Tribal Tech. Musicalmente un innovatore, ardito improvvisatore, porta spesso il suo linguaggio musicale su terreni impervi. Chitarrista tipicamente elettrico, ha espresso nel tempo delle sonorità eccellenti (uno dei migliori suoni distorti mai sentiti) e un groove incredibile. Ha espresso un blues elettrico vigoroso, talvolta nel solco dell'"ortodossia" blues, talvolta con venature jazz e jazz-rock molto innovative. La formazione di Scott Henderson (chitarra) è completata da John Humphrey (basso el.) e Kirk Covington (batteria/voce).

Gli Inti-Illimani

Dal ritmo carico di colori e messaggi di "Señora Chichera" all'arpeggio malinconico e movimentato di "Alturas"; dall'epica marcia trionfale di "El pueblo unido" ad altre canzoni struggenti e note al grande pubblico come "El Aparecido" e "Samba Lando'": promette una serata di emozioni e grande musica il concerto che gli Inti-Illimani terranno sabato prossimo - 29 luglio - dalle ore 21 presso l'impianto sportivo "San Berardino" di Orsogna (Chieti). Il costo del biglietto è di 10 euro. Per informazioni è possibile rivolgersi al numero telefonico 348.6604740.

Si tratta di una delle tappe del tour che la storica formazione cilena sta compiendo in Italia, inserita nel programma del World Festival 2006 "The Immigrants", organizzato dalla Pro Loco "Taddeo Salvini" di Orsogna, che - dopo il concerto nei giorni scorsi del chitarrista statunitense Mike Stern - proseguirà giovedì 3 agosto, alle ore 21.30, con la Scott Henderson Blues Band, guidata un altro grande chitarrista, tra i più grandi della scena internazionale.

Gli Inti-Illimani si presentano nella formazione storica, rinnovata con l'inserimento di nuovi musicisti cileni. La loro avventura parte nel lontano 1967, quando un gruppo di studenti si incontrarono all'Università Tecnica di Santiago con il sogno di diventare ingegneri. Ma già dopo un po' tempo cambiano obiettivi e danno vita al progetto Inti-Illimani che, in dialetto Ayamara, vuol dire: "sole dell'Illimani", una montagna nelle vicinanze di La Paz in Bolivia. E già nell'anno successivo partono per una lunghissima tournèe in Argentina.
Da questo periodo inizia anche la loro attività compositiva con la partecipazione alle prime compilations dedicate alle rivoluzioni in America Latina. Man mano il gruppo, questo singolare “insieme di artisti senza nome”, comincia ad assumere la struttura che presto si imprimerà nella memoria collettiva: un affondare nelle radici della musica tradizionale latinoamericana all'interno di una possente e mobilissima orchestrazione fatta di strumenti a fiato, ad arco, di percussioni, fino a raggiungere persino il numero di oltre trenta elementi in scena. Questa loro caratteristica sarà fin dall'inizio la forza propulsiva della loro stessa immagine: ricchissima e colorata scenicamente e di grande impatto scenografico.
Il 1972 è l'anno delle grandi tournèe in America Latina e della prima formazione stabile composta da Max Berrù, Josè Miguel Camus, Jorge Coulon, Horacio Duran, Horacio Salinas e Josè Seves.
In Italia conquistano il disco di platino e il nostro Paese diventa, ma è storia nota, il loro nuovo Paese d'adozione a causa dell'esilio cui vengono sottoposti in conseguenza del golpe di Pinochet. Da questo momento in poi il loro successo nel mondo non conosce soste. Ne scaturisce anche una messe infinita di collaborazioni a tutti i livelli. I loro dischi conquistano persino il mercato inglese: Flight of the Còndor, musiche di un serial televisivo della Bbc e The Return of the Condor, selezione di temi strumentali. Nel 1985 tengono per la prima volta un concerto insieme ai chitarristi John Wilhiams e Paco Pena alla Royal Albert Hall di Londra dalla cui esperienza scaturirà l'album Fragmentos de un Sueno.
Infine, arriva anche per loro la possibilità di tornare in Cile. E' il 1988. Gli Inti-Illimani sono ormai l'emblema di un inarrestabile messaggio di pace. Conferma di questo è la partecipazione al grande concerto di Amnesty International in compagnia di Bruce Springsteen, Sting, Peter Gabriel, Tracy Chapman, Youssou'n Dour e tanti altri.
L'ultimo periodo degli anni novanta è sotto il segno di un ulteriore cambiamento, solo all'apparenza rivoluzionario, perché ancora una volta i germi del presente affondano nella loro storia passata. Tutto quello che gli Inti-Illlimani fanno è intensamente segnato da un forte senso del destino. Arrivano dischi come Arriesgarè la Piel, Grandes Exitos che in breve ottiene il disco di platino. Tra i progetti paralleli che segnano l'assoluta novità del loro odierno percorso musicale, è da annoverare la lunga serie dei Tributi a Victor Jara, il grande artista cileno che fu giustiziato con l'avvento del dittatore Pinochet.
Negli ultimi dieci anni è avvenuto un rinnovo generazionale all'interno del gruppo, con l'inserimento di nuovi musicisti cileni amanti della loro musica e dello spirito folk 'progressista' che lo caratterizza da decenni.

Inserito da Redazione il 07/07/2006 alle ore 18:06:08 - sez. Concerti - visite: 8849