Zavattaro conferma la riconversione dei piccoli ospedali in RSA. I Sindaci del territorio fanno il punto della situazione e dichiarano che sarà organizzata una grande manifestazione a Casoli per Sabato 10 Luglio
Durante la riunione del 9 Giugno u.s. (leggi), i sindaci presenti espressero la volontà di chiedere al Prefetto la convocazione del Tavolo Provinciale in materia sanitaria, costituitosi lo scorso 6 Maggio a Chieti, presso la sala del Consiglio Provinciale. Il Prefetto, in seguito alla citata richiesta, ha prontamente riconvocato per ieri i 23 Sindaci del territorio Sangro Aventino, gli stessi convocati il 28 Aprile scorso, in seguito all'iniziativa dello sciopero della fame del Sindaco di Casoli, intrapreso dopo circa una settimana anche da altri sindaci.
A due mesi esatti, 28 Aprile primo incontro, 28 Giugno secondo incontro, i 14 sindaci presenti ieri 28 Giugno in prefettura (Chieti, Vasto, Altino, Casoli, Colledimacine, Fara San Martino, Gessopalena, Lama dei Peligni, Montenerodomo, Palena, Roccascalegna, Sant'Eusanio del Sangro, Taranta Peligna, Torricella Peligna) hanno constatato che nulla di concreto è stato fatto e non per colpa loro.
Non è stato organizzato, infatti, il Tavolo Provinciale che avrebbe dovuto fare una proposta organica in ambito provinciale entro la fine di Maggio (tempi dettati dal Direttore Generale e dal Sub Commissario) per dare la possibilità ai vertici regionali che si occupano di sanità, di valutare l'eventuale proposta e recepirla nell'ambito del Piano di Riordino Regionale in corso di stesura. I sindaci di Vasto e Chieti, hanno riferito delle difficoltà avute nel convocare l'incontro senza la disponibilità di documenti su cui confrontarsi. Documenti, tra l'altro, non disponibili neanche per il Direttore Generale.
Nel frattempo, si viene a sapere che è stato inviato a Roma il Piano Operativo 2010, che prevede "la cancellazione dell'accreditamento di Ospedale" per sette ospedali minori, fra cui il "G. Consalvi", ipotizzando per Casoli, Pescina e Tagliacozzo, la chiusura da agosto o settembre 2010, mentre per gli altri entro il 2012.
I sette ospedali saranno "RICONVERTITI" (parola molto equivoca e abusata), in pratica saranno soppressi tutti i ricoveri dei pazienti in regime ospedaliero, più semplicemente "gli Ospedali minori saranno CHIUSI" e saranno trasformati in RSA (Residenze Sanitarie Assistite, attività di competenza dell'area distrettuale che non hanno nulla a che vedere con gli ospedali).
Dopo l'intervento iniziale del Direttore Generale Zavattaro, si sono susseguiti gli interventi dei Sindaci che fondamentalmente hanno rimarcato la necessità improcrastinabile di conoscere le intenzioni programmatorie della Regione Abruzzo in materia sanitaria e la conseguente necessità di iniziare una discussione aperta, allargata e democratica sull'argomento, prevedendo la possibilità di garantire servizi sanitari efficienti e certi anche alle popolazioni delle aree interne della Provincia di Chieti, come sancito dalla Costituzione italiana.
In particolare, il Sindaco di Casoli, dopo aver apprezzato l'incontro e ringraziato il Prefetto per la grande attenzione e disponibilità riservata al problema sanitario in seguito alla convocazione di ieri, non ha nascosto il proprio rammarico e disappunto per il disagio procurato dalla mancata disponibilità ad aprire un confronto di merito per riconoscere tutti i dati positivi dell'ex ASL Lanciano-Vasto e dell'Ospedale di Casoli, in materia di equilibrio di bilancio degli anni 2008 e 2009, numero di ricoveri per mille abitanti (2,9 < di 3,6), tasso di ospedalizzazione per mille abitanti (160 < di 180), numero di posti letto di lungodegenza e di riabilitazione per mille abitanti (sottodimensionati rispetto al limite di legge previsto), la previsione di equilibrio di bilancio sanitario regionale nel 2010, etc. etc..
Il Direttore Generale ha poi confermato che nel disegno programmatorio regionale, gli ospedali minori della Provincia di Chieti (Guardiagrele, Casoli e Gissi) perderanno l'Accreditamento di Ospedale, ha segnalato una situazione di forte incertezza anche per l'Ospedale di Atessa ed ha comunicato che nell'Ospedale di Gissi, già si è provveduto alla trasformazione in RSA con positivi risultati (non si sa per quali aspetti), in sostanza i sindaci hanno avuto conferma dell'assurda e drammatica volontà della Regione Abruzzo di chiudere i piccoli ospedali.
Senza considerare che si continua solo a tagliare e non si intravvede nessun potenziamento o iniziativa per: ridurre le liste di attesa da anni o mesi a giorni; ridurre i disagi di sovraffollamento dei reparti negli ospedali sulla costa, di Chieti e Pescara; potenziare la rete dell'emergenza urgenza (che oggi non garantisce la salvezza della vita come dovrebbe per legge); la chiusura degli ospedali privati; etc. etc..
Tutte le previsioni del Piano Sanitario Regionale approvato ed ancora in corso di vigenza, saranno inspiegabilmente cancellate, i reparti di Geriatria, Lungodegenza e Riabilitazione in esso confermati per l'Ospedale di Casoli, con la previsione anche del potenziamento e aumento dei posti letto non ci saranno piu', poichè saranno "riconvertiti" in RSA, "in barba a tutto il positivo lavoro realizzato solo due anni fa. - dice il Sindaco De Luca - Il lumicino di ottimismo e disponibilità ancora acceso a cui davo fiducia - continua - quali, l'intelligenza, la ragione e il rispetto del diritto alla salute, contro la ceca ragioneria e le disparità di trattamento, è stato brutalmente spento ieri"
Il Prefetto Vincenzo Greco, alla fine del proprio intervento, augurando e stimolando nuovamente la possibilità di realizzare gli incontri nei vari tavoli di discussione sulle problematiche sanitarie della Provincia di Chieti, ha informato i presenti che provvederà ad inviare il verbale dell'incontro al Commissario alla Sanità della Regione Abruzzo e al Presidente Gianni Chiodi per informarlo della situazione discussa.
Al termine dell'incontro, il Sindaco di Casoli, raccogliendo il consenso dei colleghi, ha dichiarato che sarà organizzata una grande manifestazione per l'ospedale di Casoli, e per i servizi e i reparti che devono essere mantenuti, che si terrà SABATO 10 LUGLIO p. v. a Casoli, con il coinvolgimento di tutti i cittadini residenti nei comuni del Sangro Aventino, bacino di utenza dell'ospedale di Casoli, gli amministratori del territorio presenti, hanno confermato unitariamente con grande determinazione l'organizzazione della manifestazione, per l'Ospedale, per i servizi distrettuali, per il potenziamento della rete dell'emergenza urgenza, per la garanzia del diritto alla salute prevista dalla Costituzione italiana.