AREA

NEWS

 

 Notizie FotoNotizie
 VideoNotizie AudioNotizie

  

 
 

Di Domenica risponde alle dichiarazioni della Asl
Osservazioni alle verifiche effettuate dalla ASL nei confronti della RSA di Lanciano come dall'articolo apparso su "il Centro" di ieri

Di Domenica risponde alle dichiarazioni della Asl

di Nicolino Di Domenica

Clicca sull'immagine per leggere l'articolo del 2 Ottobre de "il Centro"

Articolo correlato

Con riferimento alle affermazioni della Asl contenute nel seguente articolo, uscito il 2 Ottobre c.m. sulla cronaca di Lanciano della testata giornalistica “il Centro”, non posso non provare che stupore e amarezza, nell’apprendere dalla dichiarazione dell’ASL, con la quale la struttura in questione è convenzionata, che le “diverse ispezioni effettuate”, non hanno evidenziato nulla di particolare. Vorrei chiedere ai sigg. ISPETTORI cosa hanno controllato?

Non hanno notato che i terapisti che fanno riabilitazione al terzo piano nelle stanzette adibite a palestre erano solo due e i pazienti oltre quindici?
Non hanno notato che gli attrezzi per lo stretching erano camere d’aria di biciclette?
Non hanno notato che il pavimento non è a norma poiché vi sono piastrelle con fuga larga sulle quali, per esempio, il sottoscritto, direttamente, più volte ha rischiato di cadere perché le rotelline del girello s’intoppavano?
Non hanno notato che in questo piano non c’è un telefono per comunicare con la struttura salvo che non sia presente la Dottoressa che ne ha uno chiuso a chiave nella sua stanza?
Non hanno notato che l’ingresso della struttura è in salita e chi usa una carrozzina, non può aprire la porta senza ritornare indietro con il rischio di rovesciarsi? Non hanno notato al primo piano (dormitorio) le stanzette ospitanti tre letti senza che una carrozzina potesse muoversi agevolmente per avvicinare i letti?
Non hanno notato che gli infissi delle finestre, sempre al primo piano, sono fatiscenti e che alcune di esse non si chiudono bene tanto che chi capita sotto la finestra rischia di prendersi una bronchite?
Non hanno notato che i bagni sono puzzolenti e vecchi?
Non hanno verificato, che la notte vi è presente solo una persona a piano e che quando la collega del secondo piano o viceversa chiede aiuto per sollevare un paziente, il reparto rimane sguarnito e i pazienti rimangono soli e quindi in pericolo?
Non hanno verificato ogni quanto tempo si cambiano le lenzuola (mi dicono ogni 15/20 giorni vi sembra normale in una clinica che costa circa 300 euro al giorno per paziente)?
Non hanno verificato se a preparare i pranzi c'è un cuoco di professione?

Dopo tutto questo, credo che le possibili risposte siano solo due: o gli ispettori, chiaramente pochi confidenti con la disabilità (per cui si consiglia un corso di formazione) erano oltretutto uno splendido inserimento lavorativo di quote riservate alla disabilità e specificatamente alla sensoriale con problemi di vista, oppure, come per “miracolo” tutte queste problematiche, nel momento dell’ispezione, erano sparite, magari con l’intervento di un “uccellino canterino e ben foraggiato”. C’è anche un’altra possibilità, forse la più probabile: che le regole per l’accreditamento presso le ASL, seppure formalmente e legalmente corrette, permettano simili cose. In questo caso il problema è veramente grave perché viene da chiedersi chi ha deciso queste regole, con che criterio? Sono stati interpellati dei veri disabili esperti per la stesura? Cari amici politici e giornalisti direi che le domande che vi ho posto siano sufficienti per confermarvi la mia amarezza, poi non meravigliamoci se di tanto in tanto nella nostra regione qualcuno è arrestato! Quando prenderete seriamente in considerazione l’idea che, vi auguro il più lontano possibile nel tempo, forse anche a voi personalmente potrebbe capitare di finire in queste strutture? Con grande amarezza devo ammettere ancora una volta che, in questa regione, noi poveri disabili siamo alla mercé di questi “zelanti” ispettori. Detto questo spero che sia avviata nei confronti di questa struttura un’accurata indagine interrogando i pazienti che si sono avvalsi fino ad ora della riabilitazione di questa struttura e, che siano finalmente riviste le “regole” in un’ottica di funzionalità per le persone e non per gli “affari”. Rimango in paziente attesa di una risposta in merito.

Nicolino DI DOMENICA
Responsabile Movimento Vita Indipendente Abruzzo
e-mail: nicolino.didomenica@tiscali.it

Inserito da Redazione il 03/10/2010 alle ore 21:24:40 - sez. DiversAbili - visite: 3734