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Di seguito gli Articoli, i Video e le Immagini pubblicati nella giornata richiesta.
Incontro con la scrittrice Giulia Alberico
Gli Alunni delle Classi Terze della Scuola Secondaria di
primo grado, nell'ambito delle manifestazioni di fine anno scolastico, presentano
il progetto "AMICO LIBRO"
Giulia Alberico nasce a San Vito Chietino nel
1949 e vive a Roma. Insegnante di Italiano e Storia nelle scuole superiori
di Roma per trent'anni, ha pubblicato i libri "Madrigale" (Sellerio), "Il
gioco della sorte" (Sellerio), "Come Sheherazade" (Rizzoli), "Il
vento caldo del garbino" (Mondadori), il libro intervista a Massimo Girotti
"Il corpo gentile" (Luca Sossella), "I libri sono timidi" (Filema,
2007), "Cuanta pasion!" (Mondadori, 2009). Ha pubblicato racconti per le
antologie "Il silenzio del falco" (Aragno 2003) e "Sotto al ponte c'è
tre conche" (Orient Express 2005).
Guardiagrele vince il ricorso al TAR. Aumentano le speranza anche per
l'ospedale di Casoli
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Leggi la sentenza del TAR
Il TAR ha accolto uno dei ricorsi promossi dal
gruppo consiliare "Guardiagrele il bene in comune".
Si tratta del ricorso iscritto al n. 533/2010 ed è quello presentato
dagli esponenti del TdM di Guardiagrele in supporto all'azione iniziata
del gruppo di centrosinistra.
La sentenza ben motivata promuove la posizione dei ricorrenti su tutta
la linea e sancisce il principio per il quale il Programma Operativo è
nullo perchè contrario alle previsioni del Piano Sanitario del 2008.
Si tratta di una decisione ben articolata che muove dalla spinta della
decisione di gennaio del Consiglio di Stato.
"L'effetto della decisione appare dirompente - si legge sul sito
"Guardiagrele
il bene in comune" - perchè sconfessa una volta per tutte
l'operato di Chiodi che aveva sancito la chiusura dei piccoli ospedali."
Il gruppo consiliare "Guardiagrele
il bene in comune", sin dal mese di agosto 2010 ha denunciato
l'illegittimità del provvedimento agendo davanti al TAR; non si è
arreso di fronte al rigetto della sospensiva ottenendo dal Consiglio di
Stato una decisione che certamente ha aperto la strada alla sentenza di
oggi.
"La sorte di questo ricorso - si legge nell'articolo - si vede
unita a quella del ricorso dell'amministrazione comunale, ma è chiaro
che il treno che ha investito la politica del centrodestra aveva nel
gruppo "Guardiagrele il bene in comune" la vera locomotiva ed è
chiaro, dalla lettura della sentenza, che nessuna delle alternative
proposte dal ricorso dell'amministrazione ha avuto riscontro nei
ragionamenti del TAR.
Ma questo è, innanzitutto, un successo della comunità di Guardiagrelem
perchè è per questa comunità che il gruppo ha agito.
Ora, finalmente, è chiaro che i reparti non potranno chiudere e che,
anzi, tutto ciò che è stato tolto (personale, attrezzature...) dovrà
essere restituito."
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