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Di seguito gli Articoli, i Video e le Immagini pubblicati nella giornata richiesta.
Biblioteca Comunale di Casoli
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Servizi offerti:
Prestito libri - Sistema Interbibliografico Provinciale
Consulenza - orientamento bibliografico
Ricerca bibliografica online
Laboratori per bambini, ragazzi e adulti
Incontri a tema
Mostre dibattiti e convegni
Per info:
Referente di Biblioteca Tel. 333.2554109
Referente Progetto Cooperativa Majella Tel.
340.6807479
E-mail: coopmajella@infinito.it
Sito web: www.coopmajella.it |
BIBLIOTECA COMUNALE: UNA STORIA INFINITA |
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Negli anni '90, con l'amministrazione
Travaglini, Casoli torna ad avere di nuovo una biblioteca. I
libri infatti, per anni letteralmente "parcheggiati" e
incustoditi nella Sala Consigliare (si pensava a ben
altro allora...), tornano ad occupare una sede idonea,
localizzata nei locali al piano terra nell'ala destra dell'ex
Pretura. |
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Successivamente, con l'amministrazione
Barrella, la biblioteca viene spostata al piano terra di un
locale privato alla fine di Corso Umberto I. Il contratto
di gestione e di locazione scade nel 2006 e non viene rinnovato.
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Con l'amministrazione De Luca, la
biblioteca fino al 2008, torna nei locali al piano terra del'ex
Pretura localizzati nell'ala sinistra questa volta, e la
gestione viene affidata alla cooperativa "Aventino
Verde". |
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Sempre con l'amministrazione De Luca,
il 5 ottobre 2008 la biblioteca si trasferisce in una sala
del Castello Ducale. |
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A Moscufo ripresi i lavori per la scoperta dei resti dell'antico
monastero di Santa Scolastica
A quanto, un campo di ricerca simile anche a Casoli, in
località Prata,
per disseppellire i resti dell'antico monastero?
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Di seguito l'articolo tratto dal giornale online
primadanoi.it:
Il progetto, voluto dal Comune di Moscufo e
cofinanziato dalla Fondazione Pescara Abruzzo, viene portato avanti
anche quest’anno in collaborazione con l’Archeoclub di Pescara e
sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni
archeologici dell’Abruzzo, nella persona del coordinatore di zona
Andrea Staffa, con la partecipazione degli studenti di archeologia
dell’Università la Cattolica di Milano.
Il campo di ricerca, autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni
archeologici dell’Abruzzo di Chieti, è alla seconda edizione e offre
l’occasione a molti giovani di avvicinarsi al mondo dell'archeologia
stando direttamente a contatto con gli "addetti ai lavori".
L’attività andrà avanti tutto il mese di ottobre e sarà curata dai
volontari dell’Archeoclub e dagli studenti di archeologia della
Università Cattolica di Milano, che arrivano a Moscufo da tutta Italia e
non solo, alternandosi in turni di sette giorni.
Il sindaco di Moscufo, Alberico Ambrosini, ribadisce che
questo progetto «è una delle azioni concrete poste in essere
dall’amministrazione comunale per la valorizzazione e la riscoperta
del patrimonio archeologico del nostro territorio. Ricordo che si
tratta di uno dei punti inseriti nel programma di governo e che servirà
a promuovere lo sviluppo turistico del paese. Un settore ritenuto
di grande rilievo e proprio per questo ho affidato l’apposita delega al
presidente del Consiglio C○munale, Domenico Orlando».
Le attività saranno effettuate sul bassopiano che costeggia il fiume
Tavo, poco a monte del fiume, dove oggi sono ancora visibili i resti del
monastero alto-medievale di Santa Scolastica “iuxta fluvium qui
dicitur Tabe”, ricordato nel Memoratorium dell'Abate Bertario
(secolo IX) e poi successivamente in tutte le riconferme dei beni
dell'abbazia di Montecassino.
Su una collinetta in posizione dominante sul corso d’acqua sono
visibili consistenti resti di muri realizzati con pietre di fiume,
riconoscibili come strutture riferibili ad un precedente abitato antico,
poi rioccupato dall'insediamento alto-medievale, portati alla luce
con i lavori effettuati durante il primo campo estivo, avvenuto ad
agosto 2010. Sia l'insediamento romano che il monastero
alto-medievale dovevano consentire il controllo di un importante
punto di guado sul Tavo lungo un itinerario antico che di qui proseguiva
verso Loreto Aprutino e Penne.
I resti del sito sono celati dalla vegetazione che avvolge i ruderi
minandone la precaria stabilità e proprio questa minaccia «rende
quanto mai necessario il recupero e la conservazione delle strutture
tramite una sistematica ripulitura e un’indagine delle murature in modo
da riportare alla luce l’impianto completo delle strutture murarie e
ricostruire la planimetria di massima del monastero», ha
aggiunto il sindaco.
Il progetto prevede inoltre, nel lungo periodo, la sistemazione del
terreno circostante, l’impostazione di una sentieristica di accesso e di
un circuito informativo e divulgativo volto alla promozione del
territorio.
Fonte:
primadanoi.it del 15-10-11
La protesta degli abitanti della C.da Minco di Lici e la risposta del
consigliere Tilli
Clicca sull'immagine per leggere il contenuto dei due
documenti inviati dal gruppo di minoranza "Con voi per Casoli"
L'andamento della raccolta differenziata fino a settembre 2011
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"Nelle ultime settimane - dice il Sindaco
Sergio De Luca nel comunicato inviato - ho ricevuto dai cittadini molte segnalazioni di
disservizi nel ritiro dei rifiuti, nella presenza di rifiuti abbondanti
presso i cassonetti del vetro, mancati ritiri, etc. Una cosa sono i
risultati positivi che otteniamo, un'altra la corretta ed efficiente
gestione del servizio. Alcune situazioni sono tornate già alla normalità
grazie al rientro in servizio (dopo le ferie) degli uomini e delle donne
che hanno sempre svolto e controllato il servizio, spero che la costante
collaborazione fornita dai cittadini, insieme alla rinnovata attenzione
al servizio, che la ditta ha già assicurato, potranno riportare la
situazione alla normalità o a un ulteriore miglioramento."
"E' in stesura - conclude il Sindaco - una lettera che
invieremo a tutte le famiglie per riportare nuovamente alla loro
attenzione i risultati positivi ottenuti. Tutti sono chiamati con
cortesia ad assicurare un costante impegno nel rispettare le regole per
i conferimenti dei rifiuti, affinchè si possa beneficiare tutti insieme
di un paese pulito e ordinato."
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n.196, che estende il divieto anche ai casi
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