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Di seguito gli Articoli, i Video e le Immagini pubblicati nella giornata richiesta.
Primo Forum sulla diversità agricola della Provincia di Chieti
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Ottavo incontro del ciclo "Conosci il tuo paese?"
Si torna a camminare sul Sentiero della libertà
di
Ezio Pelino |
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edizione
Il “Sentiero della libertà” è giunto alla XIII edizione. A chi ha ideato
la rievocazione del sentiero che portava nelle terre liberate, tornano i
ricordi di quella prima straordinaria esperienza. Era tanto allora l’
entusiasmo ma altrettanta la preoccupazione. C’era tutto da inventare. A
cominciare dal percorso. Gli ex prigionieri inglesi, con cui
collaboravamo, volevano raggiungere e oltrepassare il mitico Sangro, il
tragico fiume della linea Gustav. Noi volevamo raggiungere Casoli, nel
ricordo delle traversate della Majella e delle eroiche guide di montagna
sulmonesi. Per volontà dei reduci inglesi, la prima edizione del
Sentiero ebbe come destinazione Castel di Sangro. Appariva, per una
scuola, quel primo coinvolgimento un impegno ciclopico. Bisognava
assicurare a centinaia di persone pasti caldi e un letto in paesi le cui
amministrazioni comunali erano impreparate, se non infastidite o ostili.
Ma non ci scoraggiammo. Gli incontri, le riunioni, le concertazioni si
susseguirono. Si coinvolsero istituzioni, enti, associazioni,
volenterosi.
Fu una sorpresa assoluta l’incredibile telefonata del giornalista
Arrigo Levi che mi comunicava che il Presidente della Repubblica sarebbe
venuto a Sulmona, per inaugurare la partenza del “Sentiero”. Mi
annunciava, anche, che Ciampi si era ricordato di un suo diario scritto
in occasione della traversata della Maiella insieme ad una sessantina di
fuggiaschi inglesi e del suo amico sulmonese Carlo Autiero e del
fratello Oscar. Ce lo spedirono. Pubblicammo immediatamente quel
documento prezioso e successivamente la casa editrice Laterza ci chiese
l’autorizzazione per rieditarlo, come avvenne.
La complessa logistica del primo Sentiero fu affidata ad un esperto, al
generale Nunzio Fontecchio.
La piazza principale della città, la piazza Garibaldi, il 17 maggio
2001, era affollata. Centinaia erano gli ex-prigionieri con i loro
familiari, inglesi, canadesi, sudafricani, neozelandesi. E, sul palco,
Carlo Azeglio Ciampi. Era tornato nella terra che lo aveva accolto dopo
l’8 settembre. Dal 1957 Sulmona non ospitava un Capo dello Stato. La
visita di Gronchi era dovuta al Bimillenario Ovidiano, quella di
Ciampi
ricordava il tragico periodo della guerra, l’aiuto generoso della
popolazione ai prigionieri fuggiaschi con cui divise “il pane che non
c’era”. Veniva ad inaugurare quel sentiero che il giovane sottotenente
Ciampi, nel marzo del ’44, aveva percorso per ricongiungersi al suo
reparto e partecipare alla liberazione dell’Italia. Era il sentiero dei
prigionieri alleati evasi dai campi di concentramento, il più vicino a
noi, quello della Badia, e di coloro che fuggivano l’oppressione
nazista. “Anch’io fui uno di loro”, ricordò il presidente, “lasciai
Sulmona, lasciai coloro che mi avevano accolto come un fratello, la sera
del 24 marzo del 1944. In quelle giornate, in quei mesi di tragedia e di
gloria, le popolazioni di queste regioni diedero prova di straordinario
eroismo e di grande spirito umanitario”.
Anche quest’anno, dal 26 aprile, centinaia di giovani si metteranno in
cammino, attraverso la Majella. Sui passi di coloro che fuggivano dalle
terre “tedesche” e si arrischiavano a superare la linea Gustav.
Il sentiero racconta tante storie. Molti, comprese le guide, finirono
catturati dai tedeschi e deportati in Germania. Una lapide al valico del
Guado di Coccia, rimossa per la costruzione della seggiovia e
ricollocata dal liceo scientifico di Sulmona, ricorda un eroe solitario,
il tenente dell’aeronautica Ettore De Corti, ucciso dai tedeschi perché
reagì sparando ad una loro pattuglia.
A Taranta Peligna, il sacrario della Brigata Maiella testimonia la
straordinaria storia di un Corpo di volontari che, al comando di Ettore Troilo, percorse il sentiero in senso inverso per continuare a
combattere oltre l’Abruzzo, fino alla liberazione di Bologna.
Ezio Pelino
Gli studenti della Willetton Senior High School di Canning in visita a
Casoli
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Martedi 16 Aprile 2013 è giunto a Casoli un gruppo di
studenti della Willetton Senior High School di Canning (Western
Australia) accompagnati dalle loro insegnanti di lingua italiana,
ospitati da studenti dell'ITIS "A. Marino" di Casoli che hanno
ricambiato così la cordiale ospitalità ricevuta nel corso di un
viaggio-studio da loro effettuato proprio a Canning nel 2012
prima dell'avvio dell'anno scolastico.
"Questa importante iniziativa - dice
l'assessore alla cultura Piera Della Morgia - ha potuto
concretizzarsi grazie all'Amm.ne comunale che l'ha voluta e sostenuta e
grazie soprattutto alla condivisione e all'impegno della Direttrice
Scolastica e dei Docenti del nostro Istituto che hanno lavorato
intensamente al progetto. L'iniziativa si inquadra nell'ambito degli
obiettivi previsti negli accordi di gemellaggio tra la nostra
cittadina e la città di Canning: gemellarsi significa scambiare
esperienze, conoscere meglio la cultura dell'altro avere scambi che
possano preludere ad ulteriori sviluppi in tanti campi."
"A Canning, a Perth e in tutta la
zona - continua Della Morgia - vivono tanti Casolani
laggiù emigrati e tanti Abruzzesi, ma un gemellaggio tra
queste due realtà così diverse tra loro (e così lontane) va oltre il
bisogno di mantenere e ricreare rapporti tra le persone: è
un'opportunità per aprirsi ad altre realtà e culture, è la possibilità
di far conoscere ciò che la nostra terra può offrire e ciò che quel
mondo può offrire anche in termini di attività lavorativa, di studio o
di semplice esperienza formativa."
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Nella giornata di Mercoledì 17 Aprile, i giovani
australiani sono stati ricevuti dal Sindaco e da alcuni assessori nella
sala Pascal del castello ducale e dopo i discorsi di rito, i
ragazzi hanno visitato il castello, ammirato il panorama
dall'alto della torre e visitato gli scorci più suggestivi del
nostro paese.
Nei giorni seguenti hanno avuto modo di visitare i dintorni per meglio
conoscere il territorio: da Pescocostanzo a Juvanum,
Gessopalena, Roccascalegna, Chieti e i suoi musei,
Vasto, i trabocchi. I nostri alunni in varie occasioni si sono
dimostrati ottime guide presentando, in lingua inglese, i luoghi e i
monumenti. Sabato sera, tutti in pizzeria: tanta allegria, amicizie che
nascono o si rinsaldano, la lingua straniera che non è un ostacolo alla
comunicazione, docenti soddisfatti.
Martedì 23 Aprile, i giovani hanno lasciato Casoli
per visitare le più importanti città italiane prima di rientrare a casa.
"Sicuramente - conclude l'assessore alla cultura Della Morgia
- i ragazzi non dimenticheranno la calorosa accoglienza ricevuta
né i luoghi visitati o le persone conosciute, così come i nostri
giovani sono tornati entusiasti dalla loro esperienza in Australiana.
Particolarmente soddisfatti dei buoni traguardi raggiunti in poco tempo,
Joe Delle Donne, sindaco di Canning e certamente il nostro
sindaco Sergio De Luca"
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