IL CONSIGLIO COMUNALE
La seduta del Consiglio Comunale del 10 Agosto 2009 con
all'ordine del giorno la situazione dell'ospedale di Casoli, si è conclusa con
un voto un'anime dopo tre ore di discussioni che ha visto i vari consiglieri
prima confrontarsi nella Sala Consiliare e poi riunirsi insieme al Presidente
del Comitato Civico Dott. Pierluigi Natale in Sala Giunta. La delibera riassume
il lavoro svolto Giovedì 6 Agosto dai capigruppo di maggioranza e minoranza e le
proposte acquisite in sede consigliare dai consiglieri e dal Comitato Civico in
difesa dell'ospedale.
Di seguito il contenuto del documento finale redatto ed
approvato all'unanimità, dove si legge che con voce chiara ed univoca, il
Consiglio Comunale invita Chiodi, Venturoni e Redigolo, a fermare i piani di
dismissione dei piccoli ospedali e a non adottare provvedimenti ulteriormente
restrittivi per l'ospedale di Casoli, i cui reparti e servizi devono essere
potenziati e non chiusi:
IL CONSIGLIO COMUNALE ALL’UNANIMITA'
AFFERMA E CHIEDE
con voce chiara ed univoca:
- il potenziamento degli attuali reparti di
Geriatria-Lungodegenza e il potenziamento ed una maggiore specializzazione del
reparto di Riabilitazione, in modo da realizzare un unico polo geriatrico -
riabilitativo all’interno dell’Azienda Sanitaria Locale Lanciano - Vasto;
- il riordino strutturale e funzionale del pronto Soccorso
h/24 con annessa Astanteria che possa garantire a tutti i cittadini del
comprensorio un efficace servizio di sicurezza sanitaria;
- il ripristino dei servizi di analisi e radiologia, in modo
da rendere efficiente l’intervento di pronto soccorso e la possibilità di non
dover affrontare viaggi disagevoli per esami di controllo necessari per le
persone in età avanzata;
- la continuità e la sicurezza del servizio Dialisi.
INVITA
- il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi,
l’Assessore Regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni ed il Commissario
Regionale Gino Redigolo a dare piena attuazione a quanto esposto;
- il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi,
l’Assessore Regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni ed il Commissario
Regionale Gino Redigolo a riconoscere la ASL Lanciano – Vasto come ASL
Provinciale in considerazione della centralità territoriale, nel quadro
dell’eventuale riordino del PSR, in subordine a mantenere in esercizio la ASL
Lanciano – Vasto.
RICHIEDE
- un incontro urgente per rappresentare le esigenze e
discutere dei temi socio sanitari del territorio del Sangro Aventino.
RITIENE
- di essere legittimato ad intraprendere anche azioni
“estreme” in difesa del diritto alla salute delle popolazioni rappresentate,
sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana.
Pubblichiamo di seguito, i documenti redatti dal Presidente
del Comitato Civico, dai consiglieri di minoranza e dal vicesindaco Filippo Travaglini:
DOCUMENTO 1
PROPOSTA DEL COMITATO CIVICO
OGGETTO: Ordine del giorno del Consiglio Comunale di Casoli
sulla situazione del Presidio Ospedaliero “G. Consalvi”.
PREMESSO: che sin dalla sua costituzione questo Comitato ha sempre lottato per
il mantenimento del presidio ospedaliero di Casoli cha rappresenta da oltre
mezzo secolo l’unico baluardo sanitario di primo soccorso per un vasto
territorio montano disagiato per la precaria viabilità ed abitato da persone in
maggioranza anziane;
CONSIDERATO: che il diritto alla salute, sancito dalla Carta
Costituzionale, riguarda le persone e non i territori e che quindi è
inaccettabile né possibile stabilire, per legge, le disuguaglianze per chi vive
nei piccoli Comuni e per chi vive sulla costa;
ACCLARATO: che i piccoli ospedali hanno bisogno di essere
riorganizzati e non ridimensionati a poco a poco, come fatto finora, fino ad
aver perso ogni connotato di un ospedale considerato “civile” con servizi di
Pronto Soccorso, Radiologia e Laboratorio Analisi NON H24;
ATTESTATO: che a priori questo Comitato si astiene da ogni
considerazione sulle presunte nuove dislocazioni delle ASL da parte della
Regione né tanto meno intende esprimere giudizi sull’operato degli attuali
managers pur non esimendosi dal rimarcare che si è tanto tagliato al pubblico e
poco al privato;
VISTE: le allarmanti notizie riportate quotidianamente dalla Stampa circa la
chiusura di oltre la metà degli ospedali Abruzzesi tra cui anche l’Ospedale di
Casoli:
I N V I T A
Il Presidente della Regione Abruzzo dott. Gianni CHIODI,
l’Assessore alla Sanità dott. VENTURONI ed il Commissario Regionale dott.
REDIGOLO, a fermare i piani di dismissione dei piccoli ospedali messi in atto
dagli attuali Direttori Generali delle A.S.L. e stabilire, insieme alle
istituzioni e alle popolazioni del territorio, le linee strategiche per il
futuro sanitario della Regione Abruzzo, magari approvando un nuovo Piano
Sanitario Regionale meno devastante, più umano e più vicino alle esigenze reali
dei cittadini abruzzesi
RIBADISCE: che la dotazione minima ospedaliera, PER L’OSPEDALE DI CASOLI, per
poter eseguire una dignitosa assistenza medica per un vasto territorio come
quello del Sangro-Aventino è la seguente:
- Pronto Soccorso ben funzionante H24, con annessa
Astanteria;
- Radiologia e Laboratorio Analisi H24;
- Dialisi (esistente da oltre 30 anni);
- Day Surgery (con possibilità di almeno 1 giorno di degenza);
- Reparto di Geriatria;
- Reparto di Riabilitazione;
- Adeguati Servizi Specialistici Ambulatoriali
DOCUMENTO 2
SINTESI DEI CONSIGLIERI DI MINORANZA
IL CONSIGLIO COMUNALE
Si oppone decisamente a quanto si sta paventando nella
discussione che coinvolge un’ulteriore riduzione delle attività sanitarie nella
nostra ASL e nell’Ospedale di Casoli.
ESPRIME AD ALTA VOCE
• La delusione per la volontà di non voler rispettare il
Piano di Riordino 2007 che ha visto fortemente penalizzato l’Ospedale di Casoli
con la soppressione dei reparti di Chirurgia e Medicina;
• Il dolore e la delusione per la ventilata estinzione, violenta e improvvisa,
di una presenza quasi secolare, di una storia viva ed efficiente per una
decisione presa secondo un'ottica puramente tecnico-economica, a causa di errori
compiuti nel passato che si cerca di correggere con un piano di rientro
severissimo e ingiusto, che limita le risorse destinate al personale ai livelli
2004, diminuite ogni anno in percentuale;
• Il palpabile senso di insicurezza indotta dall’abbandono cui è consegnata una
vasta area Interna e svantaggiata e con comunicazioni difficili, caratterizzata
da una popolazione che invecchia ed è sempre più povera ed isolata;
• I timori per le gravi ripercussioni che potrà avere sul tessuto economico un
intervento improvvido, inferto ad un territorio che punta sul turismo e vede
immiserire quel che, ancora, nonostante i dolorosi tagli effettuati, resta la
più grande Azienda locale;
• Soprattutto, la certezza che, stando alle notizie apparse sui giornali, ma
anche alla logica e alla realtà del territorio, questa tragica rivoluzione
produrrà solo ulteriori e più gravi disagi, con l’intasamento del presidio di
Lanciano, l’abbassamento del suo livello qualitativo in quanto non più filtrato
dall’Ospedale di Casoli, la crescita delle spese e dei disagi dei Cittadini
pazienti utenti;
• La mancata azione di qualsiasi tipo di ridimensionamento della sanità privata,
e tantomeno l’applicazione dell’appropriatezza sempre nelle strutture private e
altresì la soppressione di strutture private che sono state e sono causa dei
danni che devono essere oggi riparati;
• L’inutile rallentamento da parte della Regione dell’attuazione della riduzione
delle ASL da sei a quattro;
IL CONSIGLIO COMUNALE
Invita il Presidente Gianni Chiodi, l’Assessore Venturoni e
il Commissario Redigolo di equiparare il costo per ricoverato delle varie ASL
così come verificato anche dall’ASR e di non adottare provvedimenti
ulteriormente restrittivi per la ASL Lanciano-Vasto e per l’Ospedale di Casoli
proprio perché con parametri già migliori della media regionale.
Invita, poi, il Presidente Chiodi, l’Assessore Venturoni e il Commissario
Redigolo a prendere esempio come “modello virtuoso” la ASL di Lanciano-Vasto per
il lavoro svolto da riproporre nelle altre ASAL della Regione Abruzzo.
Invita, altresì, il Presidente Chiodi, l’Assessore Venturoni e il Commissario
Redigolo, nella previsione di realizzare una unica ASL in Provincia di Chieti, a
riconoscere la ASL di Lanciano-vasto quale ASL provinciale di Chieti.
Invita, infine, tutti i Parlamentari abruzzesi e i Consiglieri regionali, in
particolare quelli della Provincia di Chieti, a condividere i disagi e le
speranze della popolazione del territorio, a sostenerla attivandosi con urgenza
per trovare una soluzione ai problemi della sanità regionale valida e finalmente
pacificatrice degli animi che non veda ulteriormente penalizzata la ASL di
Lanciano-Vasto.
Facendosi interprete dei bisogni e delle aspettative della popolazione, ritiene
di essere legittimato, in caso di esito negativo delle future decisioni, a
prendere iniziative importanti e clamorose in difesa del Presidio Ospedaliero di
Casoli.
DOCUMENTO 3
SINTESI DEL VICESINDACO FILIPPO TRAVAGLINI
IL CONSIGLIO COMUNALE
ATTESO che l'ospedale civile di Casoli è un ospedale di
"proprietà" i cui legittimi proprietari sono i cittadini della zona Aventina che
l’hanno voluto in
tempi calamitosi, l’hanno fatto crescere e difeso in tante circostanze e che
nessuno, quindi, ha il diritto di espropriarlo;
RILEVATO che l'ospedale di Casoli ha già subito un
ridimensionamento con la chiusura di alcuni reparti e la conseguente riduzione
dei posti letto;
RITENUTO che il contenimento della spesa sanitaria regionale
debba realizzarsi con la disdetta delle convenzioni stipulate con le aziende
sanitarie private e non con la chiusura di servizi sanitari pubblici,
specialmente quelli al servizio di zone territorialmente svantaggiate per la
carenza o la totale mancanza di sistemi viari e di trasporto efficienti, anche
per le naturali difficili condizioni orografiche;
CONSIDERATO che l'ospedale di Casoli può esercitare una
valida azione di filtraggio, almeno per gli esami e le azioni sanitarie
preventive e preliminari, a
favore dell'ospedale di Lanciano che per la struttura obsoleta non riesce ad
assorbire e soddisfare tutte le richieste del vasto comprensorio;
RILEVATO che l’attuale attività chirurgica in Day Surgery
viene praticata presso l’ospedale di Casoli con buoni risultati e soddisfazione
dell’utenza;
CONSIDERATO, altresì, che i reparti di Geriatria -
Lungodegenza e di Riabilitazione hanno una buona rispondenza sulle condizioni
della popolazione del comprensorio con alto indice di anzianità;
RITENUTO che tali servizi sanitari possono avere una
sufficiente valenza solo se supportati da servizi di Analisi e Radiologia
disponibili h/24;
PRESO ATTO che recentemente sono state investite notevoli
somme sulla struttura dell'ospedale civile di Casoli che ne hanno notevolmente
migliorato la funzionalità;
CONSIDERATO che tutti i cittadini dell’area Aventina hanno
almeno il diritto di avere a disposizione un servizio di Pronto Soccorso
qualificato e disponibile 24 ore su 24, in modo da assicurare la necessaria
sicurezza nel campo della salute;
AFFERMA E CHIEDE
con voce chiara ed univoca:
- il potenziamento degli attuali reparti di
Geriatria-Lungodegenza e Riabilitazione, in modo da realizzare un unico polo
geriatrico - riabilitativo all’interno dell’Azienda Sanitaria Locale
Lanciano-Vasto;
- il riordino strutturale e funzionale del Pronto Soccorso
h/24 con annessa Astanteria che possa garantire a tutti i cittadini del
comprensorio un efficace servizio di sicurezza sanitaria;
- il ripristino dei servizi di analisi e radiologia, in modo
da rendere efficiente l'intervento di pronto soccorso e la possibilità di non
dover affrontare viaggi disagevoli per esami di controllo necessari per le
persone in età avanzata;
-1a continuità e la sicurezza del servizio Dialisi.
INVITA
- il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi,
l’Assessore Regionale alla Sanita Lanfranco Venturoni ed il Commssario Regionale
Gino Redigolo a dare
piena attuazione a quanto esposto;
- il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi,
l’Assessore Regionale alla Sanità Lanfranco Venturosi ed il Commissario
Regionale Gino Redigolo a riconoscere alla Azienda Sanitaria Locale
Lanciano-Vasto il ruolo di unica A.S.L. Provinciale.
RITIENE
- di essere legittimato ad intraprendere anche azioni
"estreme" in difesa del diritto alla salute delle popolazioni rappresentate,
sancito dal1’art. 32 della Costituzione
Italiana.
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