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Presentazione della ristampa del libro "Il Monumento" di Alberto Del Pizzo

Presentazione della ristampa del libro "Il Monumento" di Alberto Del Pizzo

Casoli, 14 Agosto 2012, ore 21:30 , Corso Umberto I (vicino Monumento ai Caduti). In caso di avverse condizioni atmosferiche, la presentazione avverrà al Cinema Teatro Comunale. La ristampa del libro e la presentazione è a cura dell'Ass. Culturale "Casulae Club"

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ORCHESTRA E CORO
G. Di Florio, N. Di Prinzio, F. Menna, N. Di Ienno, N. Di Lauro, M. Di Prinzio, T. Scutti.

Il ricavato dalla distribuzione a libera offerta del romanzo sarà devoluto in beneficenza o utilizzato per la realizzazione di opere di pubblica utilità

La copertina originale del libro

Il libro (leggi alcuni capitoli pubblicati e scelti insieme all'autore nel 2005) è il riesame storico e sociale non solo di un paese ma di tutto ciò che accade dal 1927 al 1957 anche in Italia, quindi un riesame della società italiana oltre che abruzzese, un «pro memoria degli anziani e documento dei giovani e dei posteri». Uno «sfogo contro la retorica, la malafede e l'arrivismo che ci hanno offesi durante il fascismo e dopo; - dice l'autore - contro una piccola borghesia incolta e provinciale che si è lasciata menare per il naso, dai più cinici arruffapopoli, e dai più stupidi chiacchieroni.»  Tutto inizia dal 1927, quando si sente l'esigenza di erigere un monumento ai caduti della prima guerra mondiale e per la prima volta se ne comincia a parlare: «Siamo in un paesino della provincia di Chieti, - dice Teodoro Giùttari nella prefazione - mentre si fa orgia di retorici discorsi fascisti e si sciala in folcloristiche manifestazioni patriottiche (...), si pensa ad erigere un monumento ai caduti nella guerra 1915-'18. Ma i maggiorenti non si mettono d'accordo né su come scolpire il monumento né su dove collocarlo. Si scontrano soprattutto due concezioni diverse di monumento e di patria, entrambe retoriche: quella di un monumento e d'una patria imponenti sostenuta da don Carlo Pasquantonio, Podestà del paese, e quella di un monumento umile, "francescano", che fosse una sorta di altare votivo sul quale venerare i caduti per l'onore della Patria assurta a grandezza proprio con la guerra del 1915 -'18, sostenuta invece dall'ex combattente ed erudito professore (non laureato) don Pasqualino D'Intino, l'intellettuale del paese.»
Il monumento ai caduti, venne costruito esattamente vent'anni dopo ed i racconti che ruotano questa volta intorno a figure autorevoli come il barone Ferrari (Deputato democristiano al Parlamento) ed altre autorità e personaggi locali come politici, notai, avvocati, intellettuali, cappellani, ex combattenti, artigiani e bandisti, costituiscono la seconda parte del libro, quella in cui lo scrittore raccontando delle nuove «eterne dispute da caffé» per il monumento ancora da erigere, descrive tutto il periodo dal dopoguerra al 1957.

La prima collocazione del Monumento ai Caduti a Casoli

Alberto Del Pizzo

Alberto Del Pizzo, morto il 22 Agosto del 2009, è stato un narratore sensibile e dotato di grande estro letterario, capace di entrare nell'intimo dei suoi personaggi più umili esaltandone la loro intrinseca poeticità.
Nato a Palombaro l'8 Marzo 1922 e cittadino casolano sin dalla prima infanzia, è stato Professore di Lettere Italiane e Storia negli Istituti Tecnici e Magistrali. Ha insegnato per alcuni anni in Abruzzo, a Roma, a Napoli, in Toscana ed ha collaborato alle riviste Paragone, Nord e Sud, Dimensione e alla terza pagine di un quotidiano romano.
Una raccolta di suoi racconti, intitolata "La gente del circo", fu segnalata inedita nel 1958 dalla commissione giudicatrice del premio letterario ”Corrado Alvaro” e pubblicata dall’Editore Rebellato di Padova nel 1961 riscuotendo notevoli consensi critici. Nel 1964 il suo romanzo intitolato "Il Monumento", segnalato inedito dal terzo concorso letterario “Giovanni Verga”, è stato pubblicato con successo nel 1969 (di quest'ultimo libro, sono stati pubblicati in questa pagina cinque capitoli che lo stesso scrittore ha autorizzato).
Passato alle dipendenze del Ministero degli Affari Esteri, il professor Del Pizzo è stato Addetto all’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico dal 1964 al 1971, e successivamente Direttore di quelli di Addis Abeba, di Marsiglia e di Grenoble.
Il suo ultimo libro, finito di stampare a Novara nel mese di Febbraio 2009 dalla Todariana Editrice di Milano, s'intitola "Messico, un addio". E' stato scritto negli anni successivi ai Giochi Olimpici a Città del Messico, e ai relativi massacri, nel 1968. Il romanzo ambientato in una nazione travolta dalle Olimpiadi e da una sanguinaria repressione, rappresenta anche una disanima della vita avventurosa di un manager europeo.
Danno l'annuncio della sua morte i suoi parenti e i suoi amici di Firenze e di Casoli, che lo ricorderanno sempre per le sue alte qualità di mente e di cuore. La sua salma rientrerà a Casoli verso le ore 17,00 per essere tumulata in forma privata nella cappella di famiglia.

Inserito da Redazione il 09/08/2012 alle ore 10:56:56 - sez. Libri - visite: 3765