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Redazione il 04/11/2006 alle ore 19:15:58 - sez. 
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"Il Monumento" di Alberto Del Pizzo
		Il racconto è un riesame storico e sociale non solo di un paese ma di tutto ciò che accade dal 1927 al 1957 anche in Italia
        
                
		
"Il Monumento" di Alberto Del Pizzo
		
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Una cartolina di Casoli che ritrae il 
monumento ai caduti eretto dove oggi sorge il monumento agli emigranti (vedi 
anche le altre cartoline)
1957: una bella giornata di novembre (cap. 36)
«La mattina del Quattro Novembre sullo spiazzo 
dell'Assunta c'era tutto il paese. Una messa in chiesa, e subito dopo la 
cerimonia all'aperto. Ma alla messa andò poca gente: il gruppo delle autorità e 
delle famiglie dei Caduti, le bandiere del Comune e dell'Associazione 
Combattenti, e gli alunni delle scuole, anch'essi con le loro bandiere, e gli 
insegnanti in testa. Il grosso del pubblico confluì senza fretta verso l'Assunta 
durante la celebrazione della messa; poi, quando sulle scale della chiesa 
riapparvero le bandiere e dietro di esse le autorità, i combattenti (tutti in 
borghese, ma con le decorazioni e i nastrini sul bavero della giacca e, 
alcuni, anche con il cappello da alpino o il fez da bersagliere) e lo stuolo 
oscuro dei familiari dei Caduti, la folla fece semicerchio intorno al monumento 
e alla piccola banda musicale che aveva preso posto già da prima, su un 
lato. I ragazzi delle scuole, divisi per classi, con i grembiuli neri i 
maschietti, bianchi le femminucce, furono schierati invece dietro, 
nell'anfiteatro verde del prato.» ... 
continua»
E' il racconto di un evento che risale 
esattamente a  49 anni fa, il 4 novembre del 1957, giorno dell'inaugurazione del 
monumento ai caduti, di un piccolo paesino in provincia di Chieti, che lo 
scrittore Alberto Del Pizzo (vedi 
foto) descrive nell'ultimo capitolo del suo 
libro "Il Monumento" 
pubblicato nel 1969. 
Un riesame storico e sociale non solo di un paese ma di tutto ciò che accade dal 
1927 al 1957 anche in Italia, quindi un riesame della società italiana oltre 
che abruzzese, un
«pro memoria degli anziani e documento dei giovani e dei posteri». Uno
«sfogo contro la retorica, la malafede e 
l'arrivismo che ci hanno offesi durante il fascismo e dopo; - dice l'autore 
- contro una 
piccola borghesia incolta e provinciale che si è lasciata menare per il naso, 
dai più cinici arruffapopoli, e dai più stupidi chiacchieroni.»  
Tutto inizia dal 1927, quando si sente l'esigenza di erigere un monumento ai 
caduti della prima guerra mondiale e per la prima volta se ne comincia a parlare:
«Siamo 
in un paesino della provincia di Chieti, - dice Teodoro Giùttari nella prefazione - mentre si fa orgia di retorici 
discorsi fascisti e si sciala in folcloristiche manifestazioni 
patriottiche (...), si pensa ad erigere un monumento ai caduti nella 
guerra 1915-'18. Ma i maggiorenti non si mettono d'accordo né su come scolpire 
il monumento né su dove collocarlo. Si scontrano soprattutto due concezioni 
diverse di monumento e di patria, entrambe retoriche: quella di un 
monumento e d'una patria imponenti sostenuta da don Carlo Pasquantonio, 
Podestà del paese, e quella di un monumento umile, "francescano", che 
fosse una sorta di altare votivo sul quale venerare i caduti per l'onore della 
Patria assurta a grandezza proprio con la guerra del 1915 -'18, sostenuta invece 
dall'ex combattente ed erudito professore (non laureato) don Pasqualino D'Intino, 
l'intellettuale del paese.»
Il monumento ai caduti, venne costruito esattamente vent'anni dopo ed i racconti che ruotano 
questa volta intorno a figure autorevoli come il barone Ferrari (Deputato 
democristiano al Parlamento) ed altre autorità e personaggi locali come 
politici, notai, 
avvocati, intellettuali, cappellani, ex combattenti, artigiani e bandisti, costituiscono la seconda parte 
del libro, quella in cui lo scrittore raccontando delle nuove «eterne dispute da 
caffé» per il monumento ancora da erigere, descrive tutto il periodo dal 
dopoguerra al 1957. 
Leggi i cinque capitoli de il "Monumento" pubblicati sul sito»
	
				
				
					
				
	
	
	
		
		
				
					
			
					
			
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