Inserito da Redazione il 19/02/2011 alle ore 06:59:44 - sez. Cronaca - visite: 3670
Il rumore scomodo dell'Iraq
Il rumore scomodo dell'Iraq
C’è la più grande rivoluzione ad effetto domino della
storia del pianeta e i nostri mezzi di informazione, i “partiti” in prima linea,
non trovano di meglio che bombardarci di “bunga-bunga”, Ruby e di gossip a
volontà, che con i problemi della gente e con la Politica non hanno nulla a che
vedere
Questo filmato è stato girato pochi
minuti prima della morte del ragazzo di 17 anni avvenuta durante la
manifestazione in Iraq. Immagini terrificanti che in TV non fanno vedere.
Il Medio Oriente e l’Africa stanno esplodendo e la lista dei
popoli che si ribellano alla fame imposta dalla globalizzazione e da una crisi
mondiale insopportabile crescono giorno per giorno.
Non sono bastati per il popolo iracheno 20 anni di orrori, di guerra,
di disperazioni inenarrabili, un Embargo criminale fuori da ogni
legge internazionale, bugie e poi menzogne e crimini senza colpevoli.
E’ da una settimana che la popolazione dell’Iraq manifesta contro la
corruzione e una burocrazia esasperante, ma nessuno nella nostra Italia
pacchiana e goffa, così come in Europa dice nulla.
Un silenzio spaventoso e una censura che spiegano molto bene il fastidio della
politica e dei mass media.
Da Baghdad a Bassora, a Nassitya, a Kut, Falluja, Baquba, ivi
compresa la città di Sulimaniya (città dell’attuale Presidente jALAL Talabani).
Ieri 3 morti, tra questi un ragazzo di 17 anni e circa 70
feriti a Sulimaniya.
Manifestazioni si sono avute nei pressi dell’ingresso della “Green Zone” con
l’uso da parte della polizia di idranti e armi leggere.
In questa straordinaria rivoluzione epocale, gli USA non trovano di meglio
che presentarsi ancora una volta, con suggerimenti e minacce, come i veri e
unici “padroni del mondo”.
Dopo aver sostenuto i peggiori dittatori del Medio Oriente e del mondo,
obbligando l’Europa e l’Italia nelle follie di queste scelte con armamenti e
finanziamenti che in realtà sono serviti al pagamento di grosse tangenti ai
“presidenti” e “ministri” di quei Paesi, oggi si ripresentano goffamente nel
tentativo di cavalcare le rivoluzioni popolari in atto con un comportamento
infantile e ipocrita.
Non sono bastati all’Iraq:
- i circa 2 milioni di morti a causa della guerra e dell’embargo;
- la distruzione totale del tessuto industriale e produttivo del Paese;
- gli eccidi e i crimini commessi in nome della “nuova democrazia” e della
guerra al terrorismo;
- la rapina e la distruzione delle immense ricchezze archeologiche patrimonio
dell’umanità;
- l’assassinio premeditato di centinaia di miglia di donne e bambini innocenti;
- il furto delle immense riserve energetiche di petrolio
- la totale sparizione di tutti i fondi destinati alla ricostruzione e, stiamo
parlando molto probabilmente di miliardi di dollari;
- la fuga dall’Iraq di alcuni milioni di cittadini
Oggi l’Iraq non ha luce elettrica se non per poche ore al giorno;
l’acqua continua ad essere impura, “arricchita” all’uranio impoverito e
quindi imbevibile; la ricostruzione è praticamente nulla, così come la
riattivazione del tessuto produttivo. BAGHDAD oggi è chiusa da mura di cemento armato cento volte antistorico e
ignobile del muro di Berlino.
Io non so quali sbocchi questi movimenti popolari avranno,
una cosa però è certa: è in atto una “devastante” azione di massa che nessuno
potrà fermare.
Un coraggio che è e dovrebbe essere da esempio lucido e nobile per la nostra
società bisbetica e confusa a rincorrere i gossip, gli “amici”, l’isola dei
cretini e gli squallori delle notti bianche.
La mia speranza è che sia pacifica e non violenta e… la vittoria
sarebbe un esempio inestimabile per tutta l’Umanità.
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