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Nuovi casi di malasanità per i soccorsi in ritardo
A Casoli, qualche giorno fa, un uomo è morto ad un chilometro dall'ospedale Consalvi perché l'ambulanza è arrivata un'ora dopo dalla chiamata
Nuovi casi di malasanità per i soccorsi in ritardo
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«Nel Sangro Aventino si comincia a
morire per il mancato intervento dei soccorsi». È il
sindaco di Casoli, Sergio De Luca, a lanciare il grido
d'allarme per il moltiplicarsi dei casi di mancato
intervento del 118 o di soccorsi prestati con notevole
ritardo per il ridotto numero dei mezzi. Clicca sull'immagine per leggere l'articolo de "il Centro"
del 08-04-2011 |
Area commenti di FaceBook
Durante la dittatura nazista fu dato l'ordine di uccidere tutte le persone inabili al lavoro, perchè sottraevano risorse a quelle utili...... per fare la guerra. Le deficienze sanitarie colpiscono proprio le persone più deboli della società.
Inserito da anonimo
il 15/04/2011 alle ore 09:54:37
Povero Tonino!Dopo aver risposto,tu stesso,a migliaia di telefonate di soccorso,all'ospedale dove hai lavorato,non hai avuto risposta alla tua chiamata estrema!Non vorremmo essere banali ma possa,chi di dovere,punire per ignoranza sanitaria ed amministrativa i vari Chiodi,Zavattaro,Baraldi.Quando si è più interessati ai bilanci che alla salute dei cittadini ci scappa sempre il morto!Sono sicuro che Tonino è in cielo,è tranquillo e felice,ma questi personaggi,responsabili di questa sanità schifosa,sono felici in questa valle di lacrime?Contenti loro....
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