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Alla scoperta della realtà zambiana con gli occhi della stampa locale
La realtà zambiana vista con gli occhi dei "Caschi Bianchi" è ben diversa da quella dipinta dagli organi di informazione del luogo
Alla scoperta della realtà zambiana con gli occhi della stampa locale
Di Tatiana Abbonizio e Sara Rovati
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Scorcio della città di Kitwe (regione Copperbelt),
Zambia, 2011, Foto di Tatiana Abbonizio e Sara Rovati. Clicca
sull'immagine per ingrandire
Il piccolo assaggio delle condizioni di vita di parte della popolazione zambiana
che i Caschi Bianchi hanno potuto vivere girando i compound e i centri
nutrizionali dell’area di Ndola e alcuni villaggi alle porte di Mansa
confermano la difficile realtà economica e sociale raccontata dai quotidiani
locali, sui quali per fortuna non mancano voci critiche.
Quando si cerca di capire la situazione di uno stato dall’interno si ha sempre
una visione parziale e molto soggettiva, è necessario ben più di un mese per
riuscire ad entrare in una così nuova e differente cultura e realtà. Quale
soluzione migliore allora se non iniziare a scoprire il punto di vista dei mezzi
di informazione zambiani e come essi dipingono la realtà socio-economica e
politica del Paese?
Prendendo in considerazione gli articoli apparsi tra il 6 e il 9 Aprile sul “The
Post” (il principale giornale zambiano stampato in lingua inglese) il quadro
che si può delineare non è dei più confortanti, nonostante quello che la
classe politica dirigente cerchi di far credere: sarà solo per il fatto che
a settembre dovrebbero esserci nuove elezioni e quindi si è già in piena
campagna elettorale?
Crescita economica
Il partito MMD di cui fa parte il Presidente Rupiah Banda declama
il fatto che ci sono prove evidenti che dimostrano che molti progetti per lo
sviluppo sono stati implementati (si parla principalmente di aiuti ai contadini
e agli allevatori e della costruzione di nuovi ospedali e di nuove miniere che
possano dare lavoro ai giovani disoccupati) e che, ancora più importante, il
Paese è stato tenuto unito in pace e amore. In risposta a queste dichiarazioni
alcune persone si sono esposte pubblicamente contraddicendo quanto detto dal
Presidente: ”i benefici della crescita economica non sono stati ugualmente
distribuiti, anzi il divario è aumentato in tutti i settori. La maggior parte
della popolazione urbana vive sotto la soglia di povertà e solo una piccola
percentuale di essa può considerarsi parte del ceto medio” dice la
professoressa Mubiana Macwan’gi, docente ricercatrice della sanità pubblica
e direttrice dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale all’Università dello
Zambia.
Condizioni dei lavoratori
I lavoratori della grande catena di supermercati “Shoprite” scioperano per 4
giorni perché non vengono pagati loro i contributi a fini pensionistici, in
risposta a questa presa di posizione rischiano il licenziamento e ricevono
lettere intimidatorie da parte dello staff manageriale.
Educazione e scuola
Gli insegnanti hanno parecchi stipendi in arretrato anche perché parte dei fondi
destinati all’ambito dell’istruzione sono spesi male (per esempio per stampare i
testi d’esame all’estero): non deve stupire quindi che questo settore
fondamentale lasci a desiderare dal punto di vista qualitativo. Il Cardinale
Mazombwe in una conferenza tenutasi a Watford (Londra) sottolinea: ”Lo
Zambia ha sete e fame di istruzione primaria, secondaria e terziaria,(…)
attraverso l’educazione penso all’unico modo per creare l’uomo e la donna
ideali, infatti alla fine di tale processo una persona deve arrivare ad ottenere
un alto livello di utilità personale e sociale.” Un dato che può essere
indicativo e rilevante in questo ambito è stato reso pubblico dal rappresentante
nazionale dell’UNICEF, Dr Uhaa: 15.000 ragazze tra i 10 e i 17 anni restano
incinte annualmente, “il numero è estremamente alto ed è inaccettabile,
tutto ciò indica che è necessario agire per ridurlo.” Le cause sono, secondo
lui, imputabili in parte agli insegnanti, in parte ai coetanei e il fatto che il
50% delle ragazze non torna a scuola indica ampiamente quanto sia difficile
sostenere la pressione sociale che deriva da una gravidanza. Per iniziare a
migliorare queste condizioni basterebbe educare ed informare le giovani sulla
sessualità, sui rischi di prendere malattie sessualmente trasmissibili (in
particolare l’HIV) in modo da far cadere il tabù delle molestie e degli abusi
sessuali subiti; investire in questo ambito è importantissimo in quanto una
ragazza con una buona istruzione è meno a rischio di rimanere incinta
precocemente.
Sanità
Anche la situazione sanitaria presenta diverse criticità: in alcuni
distretti (come per esempio quello di Serenje) c’è una costante emergenza per la
carenza di farmaci nelle cliniche e, per quanto sia stato spesso denunciato, non
ci sono stati cambiamenti al riguardo. L’apertura dei nuovi ospedali
pubblicizzati dal Presidente inoltre sta causando, secondo il segretario
generale della ZMA (Zambian Medical Association) non solo una crisi di risorse
umane ma sta anche intensificando i problemi già esistenti. L’unica scuola di
formazione e specializzazione medica per le nuove generazioni di dottori non
riesce a soddisfare la richiesta crescente di tali figure e i 2 Ministeri
(dell’Educazione e della Sanità) che dovrebbero coordinarsi,invece lavorano in
parallelo e non comunicano tra loro. La soluzione adottata per ora dal Ministro
della Salute è di offrire lavoro ai dottori provenienti da Paesi esteri invece
che finanziare nuove scuole e nuovi corsi di specializzazione in medicina a
livello nazionale. Un’altra criticità a livello sanitario riguarda l’introduzione
di ospedali mobili: Dr Kumwenda, coordinatore della "Campagna per la
riduzione della Povertà", sostiene che questo non è il modo più corretto per
migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria di buona qualità, i soldi spesi
per questo servizio invece sarebbero stati impiegati molto più utilmente
costruendo nuovi ospedali nelle aree rurali che ne sono sprovviste.
Fonte:
antennedipace.org
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