di
Cristina Mosca
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È un prodotto caratteristico del territorio tra i
fiumi Sangro e Aventino, in particolare dei comuni di Altino,
Roccascalegna, Casoli, Archi, Atessa e Sant’Eusanio,
e viene solitamente utilizzato come aroma negli insaccati o in varie
ricette tradizionali. Il peperone dolce di Altino o di Serranella viene
festeggiato per il terzo anno di seguito dalle sette contrade di Altino
(Ch) venerdì 26 e sabato 27 agosto, nel centro storico del paese. Le
sette contrade si cimenteranno nell’uso più estroso e saporito di questo
prodotto tradizionale, valorizzandolo in altrettanti menu completi a
beneficio del pubblico che anche quest’anno potrà gustarli utilizzando
l’€peperone (europeperone), dedicato quest’anno al 150enario
dell’unità d’Italia.
Le squadre migliori verranno giudicate dal punto di vista gastronomico e
dal punto di vista folkloristico da due giurie separate, i cui membri
verranno resi noti durante il Festival, organizzato dall’associazione
del Peperone dolce di Altino Oasi di Serranella con il patrocinio
della Regione Abruzzo, della Camera di Commercio di Chieti
e dell’amministrazione comunale di Altino. In questi due
giorni, a partire dalle 19 ogni piazzetta del centro storico diventerà
teatro di degustazione, laboratori di vimini, legno, rame, merletti,
orti didattici e musica, con l’Altino red pepper music.
La novità di quest’anno è il convegno di apertura del Festival, che
inizierà alle 18 di venerdì 26 agosto presso i giardini di Palazzo
Sirolli, splendida e antica dimora storica di Altino. Dal titolo “La
valorizzazione del Peperone dolce di Altino e dei prodotti tradizionali
della Val di Sangro”, il convegno godrà degli interventi di
Luigi De Fanis, assessore regionale politiche culturali, veterinaria
e sicurezza alimentare; Silvio Di Lorenzo, presidente Cciaa
Chieti; Aurelio Manzi, etnobotanico e autore di pubblicazioni
sull’agricoltura tradizionale e territorio abruzzese; Carlo Ricci,
responsabile tecnico del Gal Maiella Verde; Giampaolo Colavita,
docente di Ispezione e Controllo degli alimenti presso l'Università del
Molise; Michele Piccirilli, agronomo e produttore di Ventricina
del vastese; Nicola Pellegrini, agronomo professore dell’istituto
agrario di Scerni; Mario Pellegrini, direttore della Riserva
regionale Lago di Serranella; Donatello D’Alonzo, responsabile
agronomico dell’associazione del peperone dolce. Il dibattito sarà
moderato da Angela Natale, direttrice Cooperativa Sagrus, e
introdotto dal sindaco di Altino Camillo Di Giuseppe e da
Giovanni Rosato, presidente dell’associazione del peperone dolce di
Altino. Interverranno i capo contrada per illustrare la preparazione al
Festival.
«Uno degli aspetti che più amo del Festival – commenta il
presidente dell’associazione del peperone dolce di Altino Giovanni
Rosato – è che un’intera comunità costituita da più di 200
persone, tutte di Altino, ha sposato questo progetto di valorizzazione
di una tipicità dimostrando che attraverso una formula ben strutturata
si può fare promozione di un territorio e di un prodotto con grandi
risultati».
«Quella del peperone dolce – ricordano Mario D’Onofrio e
Donatello D’Alonzo dell’associazione del peperone dolce – è
una favola che nel passato ha dato molto in termini di aiuto al reddito
di tante famiglie, portando fuori dai confini locali e regionali le
virtù di questo prodotto che noi oggi come associazione stiamo
rivalutando attraverso studi agronomici in campo e nella trasformazione
finale, nell’attesa del prossimo disciplinare di produzione».
«Confidiamo di ripetere il successo degli anni precedenti sia in
termini di presenze che di qualità dei pasti offerti – conclude il
sindaco di Altino Camillo Di Giuseppe – per una manifestazione
che è diventata ormai una meta obbligata di fine estate per gli
appassionati di tipicità locali».
LE CONTRADE ED I MENU
I nomi dei piatti in menu sono quest’anno particolarmente pittoreschi
e suggestivi, alcuni addirittura raccontano un’intera storia e altri
sono quasi già un commento al piatto. Tutti i menu saranno accompagnati
dai vini biologici dell’azienda vitivinicola “Chiusa Grande” di
Nocciano.
- Contrada Colli: Lu brigante, la pechere e lu
laupe; Le capezze di lu brigante nen se stucche… (rintrocili con verdure
dell’orto, peperone dolce di Altino e ricotta di pecora); “ma lu laupe
se l’ammene pe le mustacce…”; (castrato “alla chettore” con patate e
peperoni dolci di Altino “alla frizzora”); “…e se freghe pure lu tesore
di lu montanecole” (pasta siringata con zucchero e cannella e pizzelle
con ricotta di capra e more selvatiche).
- Contrada Quart’ammonte: “Le linguine di lu
mere” (linguine di scampi e seppie con peperone dolce tritato di Altino);
“fritture di pesce a lu scartozze” (frittura di pesce allo “scartozzo” e
polpette di baccalà con peperone dolce di Altino); “Dovece di paese,
cavecenitte nche ricotte e mentucce, cantucce menele e peparole, vine
tošte pe nen pensà’” (“calcionetti” con ricotta e mentuccia, pesche al
cioccolato e marmellata altinese, cantucci al peperone e mandorle, vino
cotto).
- Contrada Briccioli: “La Casarecce nche lu
tartufe di Daveteine e oltre… Siente quant’addore!!!” (pasta casereccia
con tartufo di Altino e oltre..); “Lu pescaštre a lu forne (sinfunie di
sapure) e pepune arrošte ... panza me fatte capanne!! Prelibbatezze da
lu prufume e lu sapore antiche” (maialetto al forno e peperoni arrosto);
“Lu parruzzette, lu tarallucce e le pezzelle nche la surprese…lu palate
arengrazie!!” (parrozzino, tarallucci e pizzelle).
- Contrada Selva: “Segne a pezze nche lu
peparole dovece e lu vrucchelare”(Pettole con peperone dolce di Altino e
guanciale); “Porce ‘nsapurite a lu peparole e scarole arepassate a la
frezzore” (straccetti di maiale con peperone dolce di Altino e scarola);
“Peparole e ciucchelate fe l’ amore ‘nche lu gelate” (semifreddo al
peperone dolce e cioccolato).
- Contrada S. Angelo: “Sagnetelle nche lu
sughe de la papere” (pasta fatta in casa con sugo di papera);”Peparuole
arepiene de caçe e ove, freghe d’agnielle e peparuole sicche, pallotte
di carne d’asine” (peperoni ripieni di cacio e uova, coratella d’agnello
con peperone secco di Altino, polpette di carne d’asino); “Ciambellone
di na vote, cruštatine nche la marmellate de merichele” (ciambelline di
una volta, crostatine con marmellata di more di rovo).
- Contrada Fontelama: “Gnuocche di patene
‘mpaštiete nche lu peparole tritate a lu saporr dell’orte e di lu mere”
(gnocchi di patate impastati con peperone dolce di Altino, con
melanzane, zucchine pannocchie, vongole, cozze, totani, seppie e
peperone dolce); “Zuppe di baccalè nche lu peparole di Davetine,
pemmadore, cipolle e patene” (zuppa di baccalà con cipolla, peperone
dolce di Altino, pomodori e patate); “Pizza dovece di na vote,
ciambellone nche la ciucculate e aricuperte di peparole tritate,
cellucce arepiene a lu moštecotte e arecuperte di peparole tritate”
(Torta, ciambelloni con cioccolata mosto cotto e spolverata di peperone
tritato, tarallucci al mosto cotto e spolverata di peperone dolce).
- Contrada Fonte e Mandrelle: Sagnette e cice
nche lu peparole tritate dovece o piccante (sagnette e ceci con peperone
tritato dolce o piccante); “Savicicce, ove e peparuole” (salsiccia, uova
e peperoni); “Pesche ‘nzuppiete a lu vine cotte e cantucce” (pesche con
vino cotto e cantucci rivisitati).