Dal consiglio straordinario un appello alla Regione
All
Il presidio
ospedaliero di Casoli, non può essere ridotto ad un "Ospedale di Comunità" con finalità puramente assistenziali,
ma deve continuare a disporre di una
chirurgia generale e devono essere potenziati i reparti di medicina e geriatria, il servizio di pronto soccorso, il servizio
di riabilitazione, di laboratorio analisi e di ambulatorio di radiologia
All'adunanza congiunta del Consiglio comunale di Casoli
e del Consiglio della Comunità Montana "Aventino - Medio Sangro"
tenutasi ieri mattina presso il Palazzetto dello Sport, per discutere
sulla «Situazione dell'ospedale "G. Consalvi" di Casoli» e per approvare
un ordine del giorno da inviare all'amministrazione regionale e al
ministro della salute Livia Turco, erano presenti anche sedici sindaci
dei Comuni
ricadenti nel comprensorio Sangro Aventino, i presidenti della Comunità Montana
di Villa S. Maria e di Quadri, il Presidente della Provincia
Coletti, l'Assessore Provinciale alle Aree Interne, Tamburrino e il
consigliere regionale AN, Di Stefano.
Nell'ordine del giorno approvato all'unanimità, si chiede che il
nostro presidio ospedaliero mantenga i servizi fondamentali, e non venga ridotto
ad un "Ospedale di Comunità" con finalità puramente assistenziali, che vede il nostro reparto chirurgica
funzionante solo in regime di "Day Surgery", dove gli interventi vengono
effettuati su pazienti dimessi nella stessa giornata del ricovero. L'ospedale,
deve come in passato, continuare a garantire gli interventi chirurgici, devono
essere potenziati i reparti di medicina e geriatria, il servizio di pronto soccorso, il servizio
di riabilitazione, di laboratorio analisi e di ambulatorio di radiologia.
«Il risanamento del debito pubblico, non può ridursi a meri
conteggi, finalizzati a tagli drastici, stabiliti unicamente dai numeri e non
dalle reali esigenze di una popolazione che abita in una vasta zona
dell'entroterra già penalizzata ed emarginata per la mancanza di servizi
necessari» ha detto il Sindaco di Casoli Sergio De Luca.
Hanno espresso il loro parere sulla grave situazione del nostro ospedale, anche: i
consiglieri comunali di Casoli, Totaro, Travaglini, Tilli e
Barrella; il presidente della Comunità Montana "Aventino-Medio Sangro"
(e sindaco di Gessopalena), Innaurato; i sindaci di Civitella M. R., Fara S. Martino,
Altino, Archi e Lama dei Peligni; due consiglieri comunali
dei comuni di Lettopalena e Taranta Peligna; il Presidente
della Provincia, Coletti e il consigliere regionale di AN, Di Stefano.
Tutti hanno evidenziato e ribadito che il Consalvi deve
continuare a svolgere la sua funzione di ospedale dotato di una chirurgia
generale e di tutti quei servizi che contribuiscono ad
assicurare e garantire l'emergenza e i ricoveri urgenti, in un'area interna ancora mal collegata
con il territorio circostante, «La distanza che ci separa dagli
altri presidi ospedalieri come per esempio quello di Chieti - ha fatto notare il Sindaco di Fara S. Martino -
è ancora notevole, questo per l'assenza della tanto discussa e
promessa transcollinare, una delle arterie viarie che ancora manca e molto utile
per la vallata del basso medio ed alto Aventino.»
Tutti concordi dunque, nel chiedere alla Regione di intraprendere una strada diversa per risanare
il debito pubblico, i tagli vanno effettuati dove esiste realmente lo spreco e
non privando circa 30.000 abitanti, di un servizio sanitario vitale ed inserito
in un territorio già disagiato per carenze di strutture, mentre si continuano ad
incrementare i servizi lungo la costa, penalizzando sempre di più le zone
interne.
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Cari casolani, vi chiedo solo una cosa: come mai eravate così in pochi a sentire l'adunanza che si è svolta per il vostro ospedale? Penso che sia fondamentale avere a Casoli un riferimento efficiente come può e deve essere un ospedale!
Inserito da armodena
il 15/11/2006 alle ore 03:44:01
Perchè Casoli, il paese della camomilla e del “benessere” conquistato senza fatica, è in agonia.
La maggior parte dei cittadini infatti, vive in modo egoistico la propria esistenza, restando sempre impassibile di fronte a qualsiasi evento che riguarda la collettività. Ecco perché il paese sta morendo.
Tranne qualche episodio isolato degli anni ’90, come lo sciopero generale delle attività commerciali e scolastiche, incluso quello della fame che l’ex Sindaco Mario Travaglini fece all’epoca, nessun fatto eclatante è avvenuto dopo, per difendere l’ospedale.
Solo carte scritte e chiacchiere che non portano a nulla.
Le chiacchiere non servono, qui necessitano determinate azioni, bisogna scendere in piazza, scioperare, protestare, chiudere negozi e scuole, bloccare strade, incatenarsi, ecc..
E così dovrebbe essere per difendere qualsiasi altro bene comune.
Inserito da cittadino casolano
il 15/11/2006 alle ore 09:11:33
Sono favorevole alla chiusura dell'ospedale di Casoli.
Inserito da Casolano
il 15/11/2006 alle ore 22:26:30
All'anonimo che si firma "Casolano": qualificati prima di SPARLARE ... cretino!
Inserito da cittadino casolano
il 16/11/2006 alle ore 13:43:38
Prima di dare del cretino qualificati pure tu. DOPPIO CRETINO
Inserito da Anonimo
il 08/02/2007 alle ore 17:32:08