Guardiagrele punta sul turismo religioso, le spoglie di S. Nicola Greco in processione per tutto l'Abruzzo
Questo accade dopo sette anni dalla ricerca sulla comunità di Prata pubblicata su casoli.org. Lavoro che ha dato l'opportunità ai guardiesi di scoprire la cosa più importante del Santo e di conseguenza celebrare giusto in tempo l'Anno Nicolaiano
Guardiagrele punta sul turismo religioso, le spoglie di S. Nicola Greco
in processione per tutto l'Abruzzo
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Di seguito il testo dell'articolo apparso su "il
Centro" di
ieri dal titolo:
Guardiagrele punta sul turismo religioso. Anno Nicolaiano, le
spoglie del Santo in processione per tutto l'Abruzzo
Guardiagrele. Il monaco Nicola Greco ritorna dopo un
millennio nelle terre che in vita lo videro protagonista negli anni più bui del
Medioevo. Le sue spoglie di santo hanno girato per una ventina di Comuni di
quello che una volta era l'Abruzzo Citeriore. Merito dell'Anno nicolaiano, che
dal 2011 celebra la saga della devozione ai monaci basiliani che approdarono nel
Casolano. Delle celebrazioni tra religiosità e cultura fa un bilancio Antonio Altorio. Il coordinatore del Comitato per le celebrazioni nicolaiane parla di «peraegrinatio,
il viaggio delle reliquie del santo, che ha già segnato un successo nell'ambito
degli scopi del millenario, tutti centrati attorno a una vera e propria
promozione del culto di San Nicola Greco, figura tanto centrale nel Medioevo da
muovere il barone Napoleone Orsini, rappresentante del regno napoletano,
a
disporre nel 1343 il trasferimento della salma a Guardiagrele, segno che la
venerazione per l'umile monaco proclamato santo dopo aver guidato la comunità basiliana di Casoli era rilevante ancora a oltre trecento anni dalla morte».
Animatore della struttura operativa presieduta dal prevosto don Nicola Del
Bianco e dal sindaco Sandro Salvi, Altorio, descrive l'Anno nicolaiano come
«iniziativa che ha rimesso in moto la religiosità, tanto quella alta quanto
quella popolare, facendo leva su un patrimonio storico che andava recuperato.
E Guardiagrele - anticipa - sarà a maggio, negli appuntamenti che chiudono
l'Anno, al centro di un movimento che rinverdirà quel turismo religioso di cui a livello locale stava
per perdersi la memoria».
Concetti che vengono approfonditi da Floriano Iezzi,
assessore al Turismo. «L'Anno nicolaiano, - spiega - si pone come felice
coincidenza con l'ingresso di Guardiagrele in "Culto e cultura", il circuito di
turismo religioso abruzzese che ha stretto legami continentali con paesi
dell'Est Europa, bacino di culto da cui proviene lo stesso santo venerato a Guardiagrele. Ma soprattutto occorre annotare
- prosegue l'assessore - che il
giro compiuto dalle reliquie ci riporta alle consuetudini, antiche da queste
parti, dei pellegrinaggi di cui il clero e i fedeli sono stati protagonisti per
secoli fino a qualche decennio fa, quando il contesto culturale ispirato dal
boom economico e la possibilità di coprire grandi distanze ha posto in
retroguardia quella devozione itinerante che oggi si pone come l'iniziatore del
moderno turismo religioso». (f.b.)
Fonte: "il
Centro" del 25-03-2012
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