Quanto accaduto ieri, 10 aprile 2012, a L’Aquila,
davanti al Palazzo Ignazio Silone della Regione Abruzzo ha dello
storico, ma soprattutto dell’incredibile.
Storico e magnifico è il risultato conseguito dalla lotta del movimento
di un comitato, di un paese, di una popolazione, di un territorio, per
difendere la propria terra e i propri valori dalla colonizzazione e
dalle speculazione delle multinazionali.
Ma non è solo il senso che “la lotta paga”!
Ieri due autobus, partiti dalla Piazza di Bomba, alle “cinque e trenta”
del mattino, raccogliendo per strada tante persone che con la loro
partecipazione portavano la loro solidarietà alla lotta, giungevano a
L’Aquila alle otto e trenta.
La gente di Bomba: giovani, ragazze, donne, anziani, fanciulli, uomini,
mamme con i propri figli, mamme-nonne con i figli-papà; il bombese
giunto da Pisa con tutta la propria famiglia, e poi il naturalista di
Gessopalena; l’artista di Roccascalegna; il mosaicista marchigiano; il
movimentista di Treglio e il gruppo solidarista di Lanciano;
l’arringatore di Paglieta, che non aveva lasciato a casa la moglie; il
documentarista della frentania; la professoressa di Pizzoferrato e
quella di Atessa; l’imprenditore agrituristico della Val di Sangro e il
produttore di vino di Perano, dalle otto e trenta alle venti e trenta di
martedì 10 aprile 2012, senza mai fermarsi un attimo, un solo secondo,
hanno protestato davanti alla sede della Regione Abruzzo.
Solo alle 21.30 della sera la notizia della bocciatura del Progetto
della Forest Oil, la multinazionale, il colosso americano.
Picchiando con dei bastoni sulla cancellata del Palazzo Ignazio
Silone, cantando l’Inno nazionale di Mameli, le canzoni popolari
abruzzesi come “Tutte le funtanelle…”, o quelle italiane come Bella
Ciao, gridando slogan che si appellavano alle Istituzioni e alle
coscienza dei commissari V.I.A. per dodici ore consecutive,
ininterrottamente, quel popolo variegato di passioni, ha gridato il suo
amore per la propria terra.
Questo è incredibile! Tanto da far esclamare a un poliziotto: “mai
visto niente di simile”!
Il risultato è stato grande, poiché è la vittoria di una visione della
vita su un’altra, ossia un salto di qualità in un confronto tra Golia
e Davide fatto di valori. Quei valori, che nel momento storico che
la nostra società attraversa, sembrano essersi persi, ieri a L’Aquila
grazie a quel popolo, sono stati testimoniati e sono stati l’elemento
per la vittoria.
“Vittoria”!, come il nome scelto per la bambina che nasceva all’inizio
di quella lotta e che a solo due anni ha testimoniato per una intera
giornata di lotta, la grandezza di un popolo.
Chieti, 11 aprile 2012
Palmerino Fagnilli (consigliere provinciale)
Il servizio di TeleMax del 11-04-2012
Il servizio di AbruzzoLiveTv del 11-04-2012
La commissione VIA ha detto No alla raffineria sul lago di Bomba
Esultano appena dopo la notizia i cittadini di Bomba fuori dalla Regione
Abruzzo
A L'Aquila la Commissione Via (Valutazione Impatto Ambientale)
ha
espresso parere negativo nei confronti del progetto della raffineria
della Forest Oil. Esultano i cittadini che per ore hanno atteso la
notizia fuori dagli uffici della Regione Abruzzo. Interviste ai
protagonisti: "Momento storico per il paese, l'unità e la lotta ci hanno
fatto vincere contro la multinazionale".
Il NO scaturisce da tre principali motivi:
1) L'impianto è in contrasto col piano di tutela della Regione Abruzzo;
2) la Forest Oil non ha valutato la quantità di acqua che verrebbe
estratta dalle sorgenti in seguito all'estrazione del gas;
3) in caso di evento sismico, si istaurerebbe un fenomeno irreversibile
con danni insostenibili sulla sicurezza della collettività locale
No raffineria a Bomba, la protesta a L'Aquila dinanzi alla
Regione
Legge 633 del 22 aprile
1941 e successive modifiche ed integrazioni Protezione del diritto d'autore e di altri
diritti connessi al suo esercizio
SEZIONE II Diritti relativi al ritratto. Art. 97
Non occorre il consenso della persona ritrattata
quando la riproduzione dell'immagine è
giustificata dalla notorietà o dall'ufficio
pubblico coperto da necessità di giustizia o di
polizia, da scopi scientifici, didattici o
culturali, o quando la riproduzione è collegata
a fatti, avvenimenti, cerimonie
di interesse pubblico o svoltisi in pubblico.
Il ritratto non può tuttavia essere esposto o
messo in commercio, quando l'esposizione o messa
in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla
reputazione od anche al decoro della persona
ritratta.
Nota (ndr): per quanto
attiene il ritratto di minori, la
pubblicazione nei termini e modi indicati nel
precedente Art. 97, è vietata solo per i minori
coinvolti in vicende giudiziarie (art.13
D.P.R. 22/09/88 n.448 ed art.50 D.L. 30/06/03
n.196, che estende il divieto anche ai casi
di coinvolgimento a qualunque titolo del minore
in procedimenti giudiziari in materie
diverse da quella penale).
Content Management System powered by
dBlog ® Open Source . Modifiche e WebDesign by
casoli.org
Sito aggiornato ad intervalli
irregolari in base alla disponibilita' e alla reperibilita' dei materiali,
non iscritto al registro stampa ai sensi della Legge
n.
62/2001 (Art.1 comma2)»