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La copertina del DVD
“Casoli, paese che vorrei molto vedere di nuovo per la sua bella
posizione… Oltre di esso il paese era più coltivato ma meno pittoresco”
. Era il 22 settembre 1843, come
Edward Lear annota nel suo diario di
viaggio, pubblicato a Londra tre anni dopo.
In occasione del bicentenario della nascita del pittore e scrittore
(Londra 1812 - Sanremo 1888), Caroli questa sera ricorderà Lear nell’ambito della
mostra “Artisti inglesi, paesaggi d’Abruzzo” con la
proiezione di un video curato da Antonio Bini, che riproporrà le
litografie e gli schizzi del viaggio in Abruzzo del grande artista
inglese.
Edward Lear ricordato da Google Doodle
Lear è stato un importante “descrittore” dell’Italia
(dove visse gran
parte della sua vita) e dell’Abruzzo in particolare.
«I suoi viaggi
nella nostra regione tra il 1843 e il 1844, ci offrono
- dice Antonio Bini - la possibilità di
conoscere la bellezza del paesaggio abruzzese di un tempo attraverso i
suoi disegni e sulla base delle sue impressioni ed emozioni.
Egli è oggi universalmente noto per essere l’inventore del “non sense”,
essendo l’autore di una serie di limericks raccolti e pubblicati sotto
il titolo di “The book of non sense”, con numerose riedizioni giunte
fino ai giorni nostri (l’ultima edizione italiana – curata da Einaudi -
risale al 2004). Peraltro uno dei limerick più noti “Where the old man
of Abruzzi” rappresenta un’ulteriore testimonianza del suo particolare
rapporto con la regione.
Eppure egli si considerò sempre e soltanto un “landscape painter”
(pittore di paesaggi), e così volle fosse scritto sulla sua tomba, nel
cimitero di Sanremo.»