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Piano Sanitario Regionale: parliamone
Piano Sanitario Regionale: parliamone
Casoli, Domenica 28 Gennaio 2007 presso la pizzeria "La
Lanterna"
Comunicato Stampa Federazione Provinciale DS Chieti
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Ospedale di Casoli, il comitato non si arrende
L’obiettivo primario è quello di rispondere ai bisogni del territorio, ma non c’è accordo sul come. Un convegno dibattito organizzato dai Ds chiarisce gli intenti del piano sanitario regionale ma le perplessità restano
di Antonello Masciantonio
Casoli - «L'ospedale di Casoli deve rispondere ai bisogni del territorio, mentre l'eccellenza va riservata ai grandi ospedali. Oggi ci sono le condizioni perché le scelte che si andranno a fare siano di tranquillità per i prossimi dieci anni». È quanto ha affermato il Senatore Giovanni Legnini a conclusione di un partecipato convegno-dibattito su "Piano sanitario Regionale - Parliamone", organizzato dalla Federazione provinciale Ds di Chieti ed al quale hanno partecipato il segretario di federazione Paolucci, l'Ass. regionale Caramanico, il consigliere regionale Di Matteo, con moderatore il segretario di sezione Pietropaolo. Al dibattito hanno preso la parola il sindaco di Casoli, De Luca, il presidente della Comunità Montana, Innaurato, il Sen. Borrelli, il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Mascitelli, il consigliere comunale di maggioranza Travaglini, il dott. Troilo, il presidente del Comitato civico di difesa dell'O.c. di Casoli dott. Natale. L’assessore Caramanico ha fatto un accenno sul riordino della rete ospedaliera e si è soffermato sul documento della Giunta regionale del 9 gennaio, ricordando che nell'emendamento da lui presentato prima dell'approvazione per gli ospedali definiti di "Territorio" aveva chiesto che si fosse fatto riferimento al modello di quello sanitario della regione Umbra, ovvero: un pronto soccorso con efficiente collegamento con gli ospedali dell'emergenza sanitaria; una chirurgia programmata sul modello del week surgery; la medicina orientata alla gestione di definite condizioni di acuzie e subacuzie, ecc. Richieste in parte disattese. Il consigliere Travaglini, il dott. Troilo e il dott. Natale hanno chiesto che nel presidio di Casoli vengano ristabilite le condizioni in cui si trovava nel mese di giugno 2006, in quanto, così strutturato, ha sempre dato garanzia di sicurezza, affidabilità ed efficienza. Il Comitato Civico ha fatto presente che qualora il piano fosse approvato come deliberato andrà avanti con forme di lotta quali: la riconsegna dei certificati elettorali, la raccolta di firme per la richiesta di un referendum popolare per l'abrogazione della legge, in via di promulgazione, che penalizza così fortemente i piccoli ospedali.
Fonte: "Il Tempo" del 01-02-2007
Inserito da casoli.org
il 02/02/2007 alle ore 09:18:12
Ospedale, il comitato civico chiama la Regione Casoli - Avrà un seguito l'incontro dibattito sul Piano di riordino della rete ospedaliera, approvato il 9 gennaio scorso dalla Giunta Regionale, ed in particolare su quanto viene previsto per gli ospedali di territorio tra i quali il "G. Consalvi" di Casoli, promosso dalla Federazione Ds di Chieti che ha visto la partecipazione di politici regionali, sindaci del comprensorio Sangro Aventino, il presidente della Comunità Montana di Palena, personale ospedaliero, Comitato civico per la difesa dell'ospedale di Casoli e cittadini. Il Comitato civico, di cui è è presidente Pierluigi Natale, ha, infatti, invitato il sindaco Sergio De Luca a convocare esponenti del suo partito della Margherita perché esprimano un giudizio sul Piano, che così come approvato è penalizzante per l'O.C. di Casoli e tutti gli altri. Il sindaco De Luca si è subito attivato per portare a Casoli i consiglieri regionali Camillo D'Alessandro e Antonio Boschetti. Non è escluso che possa intervenire anche l'assessore alla Sanità Mazzocca. Sono giunte dall’opposizione analoghe richieste di incontri, dai quali ci si aspetta venga rilevato il ruolo importante dei piccoli ospedali per la salute delle popolazioni. A.Masc.
Fonte: "Il Tempo" del 09-02-2007
Inserito da casoli.org
il 10/02/2007 alle ore 09:23:26
Oggi il Consiglio regionale è impegnato in un passaggio delicato ed importante dell’azione di risanamento e rilancio del servizio sanitario regionale: l’approvazione del Piano di riordino della rete ospedaliera. Passaggio importante, ma che rappresenta un tassello di un percorso più ampio che prevede i regolamenti relativi all’accreditamento, la definizione dei percorsi per le cure domiciliari, il riordino delle dotazioni organiche del personale con le relative garanzie occupazionali fino ad arrivare entro novembre al nuovo Piano Sanitario Regionale. Non è mistero di nessuno, che noi di Rifondazione abbiamo lavorato in commissione per proporre modifiche e miglioramenti in parte accolti (criteri di assegnazione di posti letto nelle cliniche private) ed espresso perplessità e critiche su alcuni emendamenti (assegnazioni di parte dei posti letto di alta riabilitazione e possibilità di articolare su territori diversi le discipline accreditate per singole strutture), perché li riteniamo non in linea con l’intento di programmazione, razionalizzazione e ottimizzazione che la Giunta e la coalizione dell’Unione tutta si è data. Ad esempio, sarebbe stato più opportuno rimandare la scelta relativa dall’assegnazione di posti letto di alta riabilitazione al nuovo Piano sanitario regionale sulla base di parametri e dati certi. Per queste motivazioni , e volendo valutare la posizione da assumere in aula con maggiore respiro e collettivamente con il resto del partito, abbiamo ritenuto doveroso astenerci sul provvedimento in commissione. Per questo oggi abbiamo presentato in aula, in accordo con i gruppi consiliari dei Comunisti Italiani e dell’Italia dei Valori, una risoluzione urgente che impegna la Giunta e il Consiglio Regionale a riconsiderare in sede di Piano Sanitario regionale il vincolo a mantenere l’articolazione delle discipline accreditate nel pubblico e nel privato per singole strutture e quindi nel medesimo territorio; ad assegnare i posti letto di alta riabilitazione nel nuovo Piano Sanitario regionale sulla base di parametri e dati certi fermo restando la prevalenza per il pubblico; ed infine ad individuare ed adottare tempestivamente le misure alternative ai tickets farmaceutici per il rientro della spesa farmaceutica del 2005. D’altronde ci rendiamo conto della situazione di notevole deficit accumulato negli anni precedenti sulla spesa sanitaria e degli sforzi messi in campo da tutta la coalizione dell’Unione per intraprendere un percorso di risanamento volto alla razionalizzazione della spesa e all’ottimizzazione dei servizi sanitari, così come siamo consapevoli che ancora molti sono i passaggi che devono essere fatti fino al nuovo Piano Sanitario regionale. Per questo abbiamo ritenuto non far mancare il nostro voto al provvedimento oggi in discussione per continuare ad essere interlocutori privilegiati, in quello che pensiamo essere il nuovo corso di programmazione e controllo della Regione Abruzzo sul Servizio Sanitario Regionale, di chi vuole garantire il diritto alla salute per tutte e tutti secondo criteri di equità, privilegio del pubblico, equilibrio territoriale, ottimizzazione dei costi e garanzie occupazionali. Infine consideriamo molto positivo l’annunciato provvedimento dell’Assessore Mazzocca per abolire i tickets farmaceutici individuando misure alternative di risparmio, che ci auguriamo venga adottato tempestivamente in quanto non possiamo immaginare che i costi (in termini di servizi e di spesa economica) del risanamento sanitario possano essere caricati interamente sulle spalle dei cittadini abruzzesi.
Inserito da PRC Abruzzo
il 29/03/2007 alle ore 18:34:10
www.rifondazioneabruzzo.org
Inserito da PRC Abruzzo
il 29/03/2007 alle ore 18:35:06
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