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Unanime la contrarietà al progetto. Ora la manifestazione unitaria il 14
Aprile sulla costa per dire no alla deriva petrolifera. Oltre 400
cittadini, assieme a una larga parte dei parlamentari eletti in Abruzzo,
all' arcivescovo Bruno Forte, al Presidente della Regione Gianni
Chiodi, al presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio
e a tanti rappresentanti di istituzioni e associazioni, hanno espresso
la fortissima e unanime contrarietà al progetto Ombrina mare.
“E' evidente - Dichiara Dante Caserta,
presidente nazionale f.f. del WWF - che vi è una vera e propria
sollevazione della cittadinanza abruzzese e dei suoi rappresentanti
contro questo megaprogetto petrolifero che mette a rischio il futuro
della Regione e del mare Adriatico. La grande partecipazione
all'iniziativa di oggi è servita a far emergere le varie posizioni. Un
forte richiamo alla difesa dei beni comuni e un appoggio alla lotta dei
cittadini è arrivato dal vescovo Forte che ha aperto la serie di
interventi, seguito da quello delle tante associazioni presenti. Dai
rappresentanti delle Istituzioni, dai diversi parlamentari al presidente
della Regione Chiodi, dai consiglieri regionali ai sindaci e
amministratori delle più diverse forze politiche abbiamo ascoltato
diversi impegni. Tra questi ricordiamo il ricorso al TAR, la richiesta
di incontro con i Ministeri competenti per bloccare l'iter, la
convocazione della Conferenza Stato-regioni per trattare la questione
dello sfruttamento degli idrocarburi in mare, la stesura di una proposta
di legge da far votare al Parlamento. Come associazioni da un lato
verificheremo giorno dopo giorno l'effettiva attuazione di questi
impegni, dall'altro organizzeremo una campagna di iniziative dei
cittadini. Tra queste sarà di fondamentale importanza la manifestazione
unitaria fissata per il prossimo 14 aprile sulla costa. Con le altre
organizzazioni sociali stiamo condividendo un percorso per far esprimere
la contrarietà della comunità abruzzese a questo progetto. Faccio
appello a tutti i cittadini sensibili affinché ci diano una mano perché
bisogna allargare ulteriormente la mobilitazione”.
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Anche Monsignor Forte si schiera contro la deriva
petrolifera |
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