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Avviso vincolo espropri per Centrale Gessopalena -
Determina per concessione centrale Lettopalena -
Determina per concessione centrale Casoli
Sul sito della Regione Abruzzo, oltre
all'avviso pubblicato oggi 13 agosto 2013 (leggi
avviso), che riguarda la comunicazione del 12 agosto
pervenuta dal Comune di Gessopalena sull'avvio del procedimento
per l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per la
costruzione della Centrale Idroelettrica in località "Ex mulino Tozzi", sono stati pubblicati
il 9 Agosto 2013 due Determine del 7 agosto 2013 (leggi
le determine) relative alle proposte di captazione per importanti quantità
di acqua, fino a 2.550 litri/secondo per l'Aventino a Lettopalena
(con media di 1.016 litri/secondo) e fino a 3.000 litri/secondo (e media
di 1.500 litri/secondo) sul Verde a Casoli.
Il Fiume Verde, a causa della pressione antropica che ne ha già
sconvolto portata e qualità delle acque, non rispetta gli obiettivi di
qualità fissati dalla Direttiva 60/2000 “Acque” dell'Unione Europea, in
quanto il tratto di fiume coinvolto è classificato dall'Arta nella
categoria Sufficiente. Si ricorda che tutti i fiumi europei entro il
2008 avrebbero dovuto raggiungere lo stato sufficiente mentre entro il
2015 lo stato “buono”.
Il fiume Aventino è uno dei pochissimi corsi d'acqua dell'intera
regione ad essere nello stato di qualità “buono” e dovrebbe essere
oggetto di una scrupolosa azione di conservazione di questa qualità
ambientale, testimoniata anche dalla presenza della Lontra e dalle
numerose attività imprenditoriali collegate al turismo all'aria aperta
che vi si svolgono. Purtroppo su questo fiume insistono numerose altre
richieste di captazione.
I due interventi hanno già ricevuto inopinatamente il parere positivo
dell'Autorità di Bacino che sembra ignorare completamente gli obblighi
relativi alla qualità delle acque derivanti dalle normative comunitarie.
WWF invita tutti i soggetti interessati a presentare osservazioni e
partecipare al procedimento amministrativo.
Dichiara Luciano Di Tizio, presidente del WWF
Abruzzo: “Iniziamo a pensare che per la Regione i fiumi sono
elementi ambientali fastidiosi, da eliminare, lasciando quasi
deserti gli alvei, visto che sull'Aventino con questo prelievo
rimarrebbe circa 1/5 dell'acqua. L'ARTA, già nel 2010, individuava
ufficialmente nelle captazioni una delle cause principali dello stato
disastroso dei nostri fiumi. È di questi giorni la notizia che il
Consiglio regionale ha istituito una commissione d'inchiesta sullo stato
della gestione dell'acqua in Abruzzo: il lavoro di controllo potrebbe
cominciare proprio all’interno degli uffici della Regione! Considerato
il modo di procedere delle strutture regionali è infatti indifferibile
un profondo cambiamento nelle modalità di esame dei progetti, anche
perché si rischia l'apertura della procedura d'infrazione comunitaria
per l'evidente incongruenza con le politiche europee in materia di
acque. L'Abruzzo produce quasi il 50% dell'energia elettrica da fonti
rinnovabili e ha già una quantità di impianti per la produzione
energetica enormemente maggiore rispetto alle sue esigenze. Bisogna
puntare sul risparmio energetico e sull'efficienza e non su nuove
produzioni, almeno sui fiumi, sfruttando invece l'enorme distesa di
capannoni industriali, abbandonati e non, per installare pannelli
fotovoltaici per coprire il resto del fabbisogno”.