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Redazione il 27/02/2007 alle ore 10:53:31 - sez.
Regione - visite: 3642
Petizioni per richiedere Bura on line gratis
Petizioni per richiedere Bura online gratis
Il Bollettino Ufficiale della regione, versione cartacea, è
a pagamento in tutta Italia; la versione on line è, invece, ovunque gratuita,
tranne in una regione: l’Abruzzo.
"In un momento storico in cui la trasparenza delle
decisioni appare l’unica salvezza per la credibilità delle istituzioni,
questo non è certamente un punto a favore della relazione ente
pubblico-cittadino"
Firma le petizioni per chiedere il BURA on line gratis:
«Il Bura - dice Ernesto Valerio nell'articolo
intitolato "La trasparenza si paga a caro prezzo" (leggi)
- è il Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo. Il
sito della
nostra regione ce lo definisce come “lo strumento legale per
la conoscenza delle leggi e dei regolamenti regionali, nonché di tutti gli atti
in esso pubblicati” , un modo insomma di far conoscere l’operato di
coloro che sono stati da noi scelti (e che vengono, sostanzialmente, da
noi stipendiati) nell’ambito della gestione regionale
In sostanza il contenuto del Bura è composto dalle leggi e i
regolamenti della regione, dai decreti del presidente e del
Consiglio, dalle leggi nazionali ad interesse regionale e da tutta una serie
di annunci e avvisi di pubblico interesse territoriale. Un insieme informativo,
insomma, di indubbia importanza per il cittadino, oltre che per le istituzioni.
«La versione cartacea del bollettino - continua il giornalista -
è a pagamento (per la precisione, il costo annuale è di 77,47 euro), cosa
giustificabile ovviamente dalle spese di stampa, rilegatura, eccetera (il
cartaceo a pagamento come in tutta Italia, del resto).
La versione on line però non comporta nessuna spesa, da parte
dell’organizzazione regionale, né impegni sostanziali di tempo, se non quello
della trasposizione html (o pdf) del documento. Eppure, anche questo servizio
è a pagamento.
Nel portale infatti è ben specificato che "l'abbonamento al cartaceo
offre anche la possibilità di consultare i bollettini sul sito tramite
un'apposita password da richiedere compilando la scheda sul sito oppure
specificando tale richiesta nel fax inviato": dunque, solo con la
sottoscrizione dell’abbonamento cartaceo si può accedere anche al documento on
line.
Stessa cosa, purtroppo, anche
per l’archivio storico , addirittura ancora non ultimato.
Non si specifica in alcun modo la libera possibilità di volere solo la modalità
web del bollettino e, inoltre, non c’è libertà di lettura gratuita delle
delibere nell’archivio, recentissimo o passato che sia.»
Abruzzo caso isolato. Nelle altre regioni la versione on line non si paga
«L’anomalia del caso abruzzese - afferma Ernesto Valerio -
viene però anche amplificata dal confronto con le altre regioni: dando
un’occhiata a tutte le altre
raccolte regionali si può ben vedere come ci sia una distinzione
ben precisa tra cartaceo e on line. Mentre il primo viene,
ovviamente, rilasciato tramite pagamento, la versione on line è consultabile
gratuitamente da ogni cittadino.»
E le delibere della Giunta dove sono?
«Nel mare magnum delle informazioni spiattellate dal ricchissimo
portale della Regione - continua Valerio - di una cosa si è certi:
il fatto di non accorgersi che la cosa che si sta cercando non c’è.
Così per giorni e settimane abbiamo cercato l’elenco delle delibere della
giunta (altro atto pubblico e che deve essere pubblicato).
Noi non le abbiamo trovate. Possibile che non ci siano?
L’unico modo per trovare on line qualcosa di simile, è andare a cercare i
documenti nei singoli portali: andando su quello di “formazione
e istruzione” , alla voce delibere, trovate consultabili quelle
relative all’argomento di interesse del portale. Anche qui, dolenti note: i
documenti disponili sono datati al massimo maggio 2006, e non sono presenti le
ultime decisioni in materia.
Che per caso i cittadini paghino il servizio di aggiornamento? Stesso dicasi per
l’istruzione,
dove però fortunatamente troviamo anche materiale relativo allo scorso dicembre,
mentre la “direzione
politica del lavoro” conferma il trend: poca disponibilità di
materiale on line e datato al massimo maggio 2006.
Insomma qualche delibera c’è ma relativa a specifici argomenti. Un elenco
completo e consultabile monumento alla trasparenza invece no.
Che l’Abruzzo sia rimasto indietro ancora una volta?»
Articolo correlato:
Qualcosa finalmente si muove anche nel mondo delle istituzioni
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Ho firmato le due petizioni. GRAZIE
Io ho firmato. Firma ANCHE TU!!
Inserito da Massimo Tiberini
il 01/03/2007 alle ore 21:16:31
Petizione Bura, la politica latita e non firma
Dopo due settimane dal lancio della petizione per la "liberazione"
del Bollettino ufficiale regionale on line promossa da PrimaDaNoi.it le firme sono a quota 614 (nel momento in cui si scrive).
Chi sta aderendo all'iniziativa? Facile scoprirlo leggendo i profili dei firmatari: tantissimi i giovani (studenti e disoccupati), liberi professionisti, impiegati nella pubblica amministrazione, casalinghe, pensionati e docenti.
Una categoria sta latitando: quella dei politici che, così sembra, non apprezzano l'iniziativa.
Né gli appartenenti al centrodestra né quelli del centrosinistra. Una presa di posizione bipartisan che raramente si riscontra.
Una posizione chiara è stata presa esclusivamente dalla Provincia di Chieti che nei giorni scorsi ha votato all'unanimità un ordine del giorno sulla messa on line del servizio.
Una posizione chiara e "personale" l'hanno presa anche un paio di consiglieri comunali di Pescara, un consigliere regionale e qualche sindaco dell'interland.
E' notizia di ieri che il consiglio di Circoscrizione 2 Portanuova ha firmato una risoluzione per il provvedimento.
Perchè le altre Province non sentono la necessità di seguire l'esempio di Chieti?
Perchè al momento nessun consigliere regionale ha sentito la necessità di presentare la questione in una interrogazione che potrebbe velocizzare i tempi di attuazione?
Probabilmente non è ritenuta indispensabile la libera fruizione di uno strumento che potrebbe garantire maggiore trasparenza e velocità di interazione con la "cosa pubblica"?
Eppure basterebbe leggere qualche commento dei cittadini nella petizione per capire quanto sia atteso il provvedimento.
Forse le risposte dovreste chiederle voi stessi, lettori e cittadini, al vostro politico di riferimento, se lo avete, al sindaco del vostro comune che forse incontrate per strada e a cui potreste spiegare l'utilità di un servizio che non è niente di più che semplice trasparenza amministrativa e attuazione di principi e leggi che già esistono e devono solo essere applicati. La petizione è ancora aperta. Si aspettano altre firme perché - a quanto pare - solo l'unione dei cittadini, in questa regione, potrebbe cambiare qualcosa. Ma c’è bisogno del passaparola, dell’attivazione di tutti e della sollecitazione da più fronti.
Fonte: www.primadanoi.it del 08-03-2007
Inserito da
casoli.org
il 08/03/2007 alle ore 13:29:40