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Inserito da Redazione il 22/07/2014 alle ore 16:05:57 - sez. Cronaca - visite: 3254
Isreaele e Palestina, uno sterminio chiamato banalmente conflitto di guerra che si consuma nell’indifferenza del mondo
Isreaele e Palestina, uno sterminio chiamato banalmente conflitto di
guerra che si consuma nell’indifferenza del mondo
Articolo
di
Ezio Pelino
Ma gli ebrei di Israele sono figli e nipoti di coloro
che furono sterminati a milioni da Hitler? Cosa ha insegnato loro quel
genocidio? Niente. Si vendicano, per quello che hanno sofferto, sul
popolo palestinese, colpevole di vivere su quel territorio che fu loro
duemila anni fa. Se per Hitler gli ebrei erano un problema razziale, i
palestinesi lo sono per loro. Se tre adolescenti ebrei vengono uccisi,
la responsabilità non è personale, non è degli assassini, da processare
e condannare, come in tutti i paesi civili, ma della intera collettività
palestinese. persino dei bambini in culla. Si deve fare terra bruciata,
con le armi più sofisticate del mondo.
Per definire la vita a Gaza non ci sono parole. Inferno? Lo era fino a
ieri, oggi è un inferno nell’inferno. I media lo chiamano banalmente “conflitto
in medio oriente”. Ma è una guerra di sterminio, una guerra
soprattutto contro i bambini. Nell’indifferenza del mondo. Cosa fa
l’Onu? Quell’ enorme struttura fra New York e Ginevra, zeppa di
funzionari e generosa di appannaggi. Cosa fa l’Europa? Manca, forse, la Mogherini?
I media presentano la questione come un conflitto irrisolvibile tra due
parti uguali. Ma non è così. Gli attacchi degli estremisti palestinesi
contro civili innocenti devono essere fermati e severamente condannati,
ma il conflitto nasce dall'espropriazione che subisce il popolo
palestinese. Israele occupa, colonizza, e, ora, bombarda. Attacca una
nazione legalmente libera, riconosciuta dalle Nazioni Unite, e ne
controlla l'acqua, il commercio e i confini. Ha creato la prigione
all’aperto più grande del mondo e l’ha isolata. Ora, mentre cadono le
bombe, le famiglie non hanno letteralmente alcuna via di fuga.
Sono crimini di guerra. Non li accetteremmo in nessun’altra parte del
mondo. Perché li accettiamo in Palestina? Per la prima volta un famoso
intellettuale ha il coraggio di sfidare l’omertà occidentale:"Israele
è uno stato canaglia, stato nazista e fascista, peggio di Hitler. Andrei
a Gaza a combattere a fianco di Hamas, direi che è il caso di fare le
Brigate Internazionali come in Spagna, perché Israele è un regime
fascista che sta distruggendo un popolo intero, in Spagna non era niente
in confronto a questo. E' un genocidio in atto, nazista, razzista,
colonialista, imperialista e ci vuole una resistenza. L'unica cosa seria
è che ci vogliono le brigate internazionali".
Ma le parole degli intellettuali finiscono nel nulla.
Ezio Pelino
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