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Inserito da Redazione il 27/01/2015 alle ore 09:49:29 - sez. VideoSpettacoli - visite: 2859 

Video di Noa e le Stelle - Gli ebrei internati a Casoli, la memoria, i sentimenti e le emozioni
Casoli 6 Dicembre 2014, Teatro Comunale. Un estratto dello spettacolo Teatrale "Noa e le Stelle" a cura del "Teatro Sociale" di Pescara.
Video di Noa e le Stelle - Gli ebrei internati a Casoli, la memoria, i sentimenti e le emozioni

Su segnalazione di alcuni insegnanti e dell'amministrazione comunale di Casoli, la compagnia del "Teatro Sociale" di Pescara, ha preso in esame un interessante studio storico-antropologico, relativo al campo di internato per ebrei di Casoli. Ed è da qui che prende le mosse lo spettacolo "Noa e le stelle" dove la protagonista è una ragazza ebrea, di nome Noa.

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La presentazione a cura della regista Federica Vicino
 
 
VideoNotizia a cura di CasoliOrg 

NOTE  DELLA  REGIA
«Nell'autunno del 1943 - dice la regista dello spettacolo Federica Vicino - l'Abruzzo vive una delle stagioni più cupe della sua storia. La seconda Guerra Mondiale, che per gli italiani era sembrata conclusa, dopo l'armistizio, entra invece nella sua fase più drammatica. E a farne le spese è, in particolare, il nostro paese. Divisa in due dalla Linea Gustav, l'Italia diventa il teatro dello scontro diretto fra le truppe naziste della Weermacht e le truppe anglo-americane, che, dopo essere sbarcate in Sicilia, iniziano una lenta risalita verso nord, con l'obiettivo di liberare la penisola dall'invasore tedesco. La linea Gustav attraversava esattamente il territorio abruzzese, tagliandolo a metà, all'altezza del fiume Sangro. In questa zona, nel periodo a cavallo fra il mese di settembre e il mese di dicembre del '43 infuria lo scontro fra le due parti: tedeschi e alleati si affrontano senza nessuno riesca a prevalere definitivamente sull'altro. La situazione si fa incandescente e a farne le spese è soprattutto la popolazione locale. Ortona, Lanciano, Torino di Sangro si ritrovano nell'occhio del ciclone. E sulla direttrice della linea Gustav c'è anche la cittadina di Casoli… Ma la storia della Seconda Guerra Mondiale non è solo questa. Il capitolo più nero, quello dello sterminio degli ebrei, apre una parentesi, se mai fosse possibile, ancora più drammatica. L'Italia fascista, con la promulgazione delle leggi razziali, diviene complice di Hitler nel folle piano dello sterminio degli ebrei. Su segnalazione di alcuni insegnanti e su sollecitazione dell'amministrazione comunale di Casoli, - prosegue la regista F. Vicino - la compagnia del Teatro Sociale di Pescara ha preso in esame un interessante studio storico-antropologico, relativo al campo di internato per ebrei che il regime fascista realizzò a Casoli. Ed è da qui che prende le mosse lo spettacolo "Noa e le stelle".

«Può un'intera cittadina dell'entroterra abruzzese passare dall'odio e dalla diffidenza, alla compassione e all'altruismo, fino a compiere un gesto eroico? La risposta è una sola, semplice e schietta: la risposta è sì. - dice ancora la regista Federica Vicino - L'Italia intera, travolta dal ciclone del conflitto si scoprì incredibilmente solidale e coraggiosa, permettendo a migliaia di ebrei di scampare agli orrori della deportazione e del lager. "Noa e le stelle" racconta una di queste piccole, semplici e grandiose storie di solidarietà ed eroismo di provincia. Riportando le parole di alcuni protagonisti di vicende analoghe, in molti ebbero a dire: "Si faceva del bene semplicemente perchè, a quei tempi , si sentiva la necessità di fare del bene".
La protagonista dello spettacolo - racconta ancora la regista F. Vicino - è una ragazza ebrea, di nome Noa, finita non si sa come nel campo di internato di Casoli, si ritrova a contatto con una cittadinanza sulle prime schiva e ostile. Col passare del tempo, però, anche grazie alla malcelata benevolenza del podestà, Mosé Ricci (personaggio storico), l'atteggiamento nei confronti della ragazza cambia. E quando la situazione si farà incandescente, tutti, compresa una compagnia di attrici girovaghe, approdata rocambolescamente in paese, si faranno in quattro per cercare di salvarle la vita.

Di seguito le note di due professoresse, Piera Della Morgia e Lilli Mattoscio e alla fine tutti i  nomi dei partecipanti allo spettacolo.

NOTE  DI  PIERA  DELLA  MORGIA
Dal progetto scolastico "Quello che resta" allo spettacolo "Noa e le Stelle".
"......apparentemente la memoria era stata perduta ma in realtà il ricordo era lì......." ed era giusto recuperare ancora questa memoria, non solo per partecipare ad un concorso. Forse era la prima volta in cui gli studenti della V A sentivano narrare fatti ed eventi che immaginavano lontani dal nostro mondo e che vedevano in film, documentari e foto; proprio come quei casolani che mai prima si erano accostati a situazioni impensabili, inimmaginabili e di cui forse non coglievano fino in fondo la drammaticità.
Così nasce prima il progetto “Quello che resta realizzato dagli studenti e poi "Noa e le stelle", realizzato dal Teatro Sociale di Pescara in collaborazione con il Comune di Casoli. Per non dimenticare quei fatti, che si svolsero tra il giugno del ‘40 e l'autunno del '43,  Per dedicare un ricordo a quelle donne e a quegli uomini che proprio qui, a Casoli, lontani dalle loro famiglie e dai loro interessi, avevano trascorso un periodo di internato “libero” nella nostra cittadina. Per rendere omaggio a quelle persone che nella loro schietta semplicità, bontà, si erano rivelate accoglienti, ma per porgere un ricordo “sereno” anche quei pochi, che per paura, si erano mostrati ostili o indifferenti.
Abbiamo inteso, così, soffermarci anche su questo aspetto di vita casolana nel corso della seconda guerra mondiale, ma senza la pretesa di produrre un saggio storico, di parlare di statistiche, nomi, date...solo sogni e sentimenti, quelli di tutti coloro che soffrono quando sono privati della loro dignità e della loro libertà. (Prof.ssa Della Morgia Piera, Ass. alla Cultura del Comune di Casoli)

NOTE  DI  LILLI  MATTOSCIO
Progetto “
Quello che resta” (Giornata della memoria 2004).
Era l’autunno del 2003, quando, su sollecitazione dell’allora Preside dell’Istituto Algeri Marino Prof.ssa Piera Della Morgia, scelsi di partecipare con la classe V A al concorso sulla Shoah, indetto dalla Comunità Ebraica di Roma e dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ero convinta che per farsi notare da chi avrebbe esaminato e valutato gli elaborati, bisognasse evitare il classico saggio storico e puntare, invece, su qualcosa di autentico e originale che mettesse in gioco i sentimenti e le emozioni. Scoprii per caso, consultando un fascicolo edito da un sindacato della scuola, che a Casoli c’era stato un campo di concentramento. Apparentemente la memoria era stata perduta, nessuno me ne aveva mai parlato, ma in realtà il ricordo era lì, sotto una patina polverosa che custodiva storie lontane, banali e straordinarie insieme, appartenute ad un’umanità dolente che la guerra e il tempo avevano portato chissà dove. Un vecchio partigiano (Mario Del Bene), felice di essere utile, accompagnò me e i miei alunni a cercare i luoghi in cui si era compiuta la vicenda umana degli internati: il palazzo Tilli, la sala che di solito fungeva da cinema e teatro e che in quei mesi accoglieva decine di ebrei , le “Cantine” del centro storico nelle quali essi consumavano i loro pasti. Ci raccontò del medico che faceva nascere i bambini e che metteva la sua esperienza e la sua professionalità al servizio delle puerpere contadine casolane, senza volere nulla in cambio. Gli ingredienti c’erano tutti, bisognava solo buttarsi nella straordinaria avventura della "memoria". (Prof.ssa Lilli Mattoscio dell'Istituto "Algeri Marino" di Casoli)

TESTO E REGIA:
Testo di Federica Vicino e Michele Di Mauro
Regia di Federica Vicino

GLI ATTORI E I RUOLI:
Valentina Papagna nel ruolo di Noa (la protagonista)
Assunta Dezio nel ruolo di Estrella (la capocomica del circo delle stelle) e le Stelle (le artiste del circolo delle stelle:
Rita de Bonis (Jolanda)
Irene Marchetta (Carlotta)
Azzurra Cipollone (Judi)
Manuela Francia (Vika)
Katia Desiderio (Iris) e il musicista gitano Alberto Sator Grosso
Luigi Ciavarelli nel ruolo del podestà, Mosè Ricci,
Nicky De Chiara nel ruolo del parroco di Casoli, don Alfredo,
Giorgia Starinieri nel ruolo di Maria, l'amica di Noa
Lorenzo Valori nel ruolo di Yoha, il fratello di Noa
Lino Pisciella nel ruolo del padre di Maria
Daniele Di Masci nel ruolo di un fascista
Carlo Elpidio nel ruolo del Dott. Salomon
Loryana Di Taranto nel ruolo di Donna Lina
Michele Di Mauro nel ruolo del Capitano Norman Schroeder (Wehrmacht)
Dott Davide Leonzio soldato tedesco
Gaetano Caputo un popolano
Cristina Aloisi una popolana

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