Ascolta il Consiglio Comunale del 4 Febbraio 2016
Variante al vigente Piano Regolatore Generale. Esame osservazioni e provvedimenti. Segue articolo.
Ascolta il Consiglio Comunale 4 Febbraio 2016
Di seguito un articolo riassuntivo con qualche
commento che mette in risalto alcune problematiche affrontate durante la
discussione
Il Consiglio Comunale del 4 Febbraio 2016 durato 7 ore e
20 minuti, terminando dieci minuti prima della mezzanotte, ha
iniziato con l'esame, la discusisne e la votazione delle controdeduzioni dell'Ufficio Tecnico alle 75
osservazioni dei privati, per poi passare ad esaminare le
segnalazioni dell'Ufficio Tecnico stesso, per correzione di refusi cartografici
e integrazioni in alcune zone, per finire con la discussione sulla variante in generale, dove ogni consigliere di è espresso su determinate problematiche. I consiglieri di
minoranza sull'impostazione generale della variante, hanno votato contro, perchè ritengono il PRG
così rivisitato, "uno strumento urbanistico privo di un'impronta positiva
per il nostro paese" ritenendo il tutto una semplice operazione
elettorale. Dopo l'approvazione delle osservazioni e dei provvedimenti in sede
di Condilgio Comunale, la variante passerà in conferenza dei servizi prima della
definitiva approvazione
OSSERVAZIONI DEI PRIVATI
Tra le 75 osservazioni private spicca una proposta
nuova ed insolita fatta dalla
signora Angela Fini nell'osservazione n. 10, per un vincolo cimiteriale di tipo
pubblico da apporre sulla propria particella in località Collelungo per la
sepoltura di piccoli animali d'affezione categoria 1, onde poter assicurare la
continuità del rapporto affettivo tra i proprietari e i loro animali deceduti,
oltre a garantire la tutela dell'igiene pubblica. L'idea è stata ritenuta buona
dal Consiglio Comunale, ma non è stato possibile approvare la proposta, in quanto
in contrasto con la vigente normativa regionale per la realizzazione di cimiteri
per animali. Altra proposta privata non accolta riguarda l'inserimento di alcune
particelle attualmente agricole in zona "Impianti Sportivi". Anche in questo
caso la proposta non è stata accolta dall'UT perchè i terreni si trovano in zona
PAI a rischio frana "elevato". Alcune osservazioni sono state fatte per far
tornare delle particelle in zone edificabili, altre per farle inserire per la
prima volta dalla zona agricola normale, altre ancora, al contrario, per farle "declassare" in zona agricola normale, perchè non
effettivamente edificabili per i vincoli del PAI, riducendo così anche gli
oneri. Una osservazione riguardava la richiesta di riduzione della fascia di
rispetto dell'area cimiteriale
(parzialmente accolta); altre richieste riguardavano il passaggio di particelle attualmente in zona agricola E3
(Conservazione e Recupero Ambientale) in zona Agricola Normale E1; altre richieste
sono state formulate per far tornare delle particelle in zona B3 di Completamento
Urbano a Bassa Densità in zona B1 (Centro Urbano Edificato) come nel precedente
PRG. In definitiva, tra le 75 osservazioni presentate: 56 sono state
pienamente accolte, 15 sono state parzialmente accolte e
4 respinte.
OSSERVAZIONI DELL'UFFICIO TECNICO
Per quanto riguarda invece le osservazioni dell'Ufficio
Tecnico a cura dell'Arch. Marcello Di Toro che ha redatto
la variante, tra le correzioni dei refusi e le integrazioni inserite, ve ne è
una rilevante che riguarda la zona
archeologica di Cluviae suggerita dalla sottoscritta durante l'incontro pubblico tenutosi
al Teatro Comunale il
21-09-2015. In poche
parole, a livello cartografico, intorno alla zona archologica, è stata inserita una fascia di rispetto,
per salvaguardare tutto ciò che ricade all'esterno
delle mura dell'antico Municipio Romano e soprattutto là dove la Soprintendenza
ha individuato già dal 1967 delle necropoli. Questa fascia è regolamentata dall’art. 14
delle NTA, dove al punto 14.4
dopo la lettera e) VINCOLO DEI BENI STORICO-ARTISTICI ED ARCHEOLOGICI, è stato
aggiunto il
seguente comma e-BIS:
"Nella Fascia di Rispetto della’area assoggettata
a Vincolo Archeologico di Cluviae, individuata nella Tav. n. 5n della Variante,
prima dell’inizio dei lavori di qualsiasi intervento, compresi quelli su
fabbricati esistenti o che prevedono la modifica dei luoghi, nonché per quelli
semplice scavo e/o sbancamenti di terreno, previa comunicazione all’Ufficio
Urbanistica ed edilizia privata del Comune, vanno eseguiti appositi saggi alla
presenza di un dipendente dell’Ufficio Urbanistica che provvederà a redigere
apposito verbale, debitamente sottoscritto dalle parti, corredata da planimetria
di individuazione dei saggi e relativa documentazione fotografica."
Dentro questa fascia, l'Amminstrazione in fase di variante, aveva già provveduto a ridure le aree edificabili
di tipo D esistenti che si trovano nel "vecchio" PRG a ridosso della
perimetrazione della zona archeologica, che avrebbero continuato a compromettere
una vasta zona da salvaguardare sotto il piano paesaggistico e da tutelare sotto
l'aspetto monumentale e storico-culturale. Un garnde passo avanti dunque, che si
spera trovi in futuro un riscontro anche a livello economico per valorizzare la
zona con ulteriori scavi, altre opere di manutenzione e con un museo
archeologico dove esporre i reperti.
La zona archeologica di Cluviae nella tavola n.
5n della zonizzazione in Piano Laroma Clicca sull'immagine per ingrandire
Altre modifiche che facilitano gli interventi in alcune zone,
riguardano l'eliminaizone dei Comparti, sia nel capoluogo che
nelle zone produttive, dove adesso gli interventi sono diretti e di conseguenza
è stata eliminata anche la Superfice Fondiaria max nelle zone D3.
All'ora 05:44:29 si discute di un punto
aggiunto all'articolo 45 delle NTA che riguarda le attrezzature scolastiche e
che prende in considerazione il fatto che quelle zone possono cambiare
desinazione d'uso senza passare per una ulteriore variante al PRG da approvare.
La discussione ovviamente si è subito incanalata verso il problema
della struttura del polo scolastico rimasta incompleta al Campo Boario,
dove Ezio Tilli ha espresso le sue perlessità a riguardo
dicendo che è una strategia per ovviare a delle scelte sbagliate fatte in
passato. Il Sindaco De Luca ha risposto di avere le idee molto
chiare invece a riguardo "Tant'è che il Comune ha risposto ad un
Bando Regionale ancora in attesa di riscontro".
Il punto aggiunto per le attrezzature scolastiche è il
seguente:
"45.2 - Nel caso di dismissione di immobili già destinati
ad attrezzature scolastiche e della cessione degli stessi, da parte degli Enti
Pubblici, a privati, ove siano verificate le caratteristiche di legge,
detti immobili possono assumere destinazioni d’uso diverse qualora compatibili
con il contesto in cui vengono a ricadere."
In poche parole se la
struttura non viene più completata ed usata come scuola, passa automaticamente
in zona B1 perchè è quella residenziale più vicina all'area in questione.
DISCUSIONE SULL'IMPOSTAZIONE GENERALE DELLA VARIANTE
Per quanto attiene alla discussione sull'impostazione
generale della varinate al PRG, De Luca ha detto: "la variante prevede una riduzione di 860.000 mq di aree edificabili,
soprattutto ricadenti in zone a rischio frane e alluvioni (zone rosse e gialle
già ritenute inedificabili dalla PAI - Pianodi Assetto Idrogeologico), questo,
non solo per ridurre il consumo del suolo tutelando così meglio quello agricolo,
ma anche per ridurre le tasse a quei cittadini costretti a versare degli onori
per dei terreni ritenuti edificabili, ma che in realtà per via del PAI non
sono più utilizabili ai fni edificatori, anche se ciò comporterà una perdita di 60.000 euro all'anno per le
casse comunali".
Secondo il consigliere Tilli, nella variante
non ci sono scelte nuove e determinanti fatte dall'Ente per la parte pubblica. "Questa
piccola variante - ha detto - non è altro che uno strumento di taratura
per ovviare al delle mutate esigenze economiche. E' carente di strategie
urbnaistiche, tutto rimane invariato."
Duro il parere del consigliere Lamelza, che
giudica la variante semplicemente "un'operazione di adeguamento burocratico
e di recepimento delle aspettative dei singoli cittadini". Aggiungendo
ancora: "Ridurre le zone edificabili è un'operazione positiva per una
situazione di emergenza come quella che si ta vivendo ora, ma in linea gnerale,
rappresenta il fallimento di una politica economica che ha portato il cittadino
a privarsi del proprio bene che un giorno potrebbe tornare utile per i propri
figli, quindi, nell'emergenza è positivo, ma globalmente è negativo, perchè un
cittatdino si libera di aspettative future."
"Questa variante - ha continuato Lamelza
in consiglio - ha agevolato solo quei cittadini che hanno avuto
l'opportunità di fare una richiesta e basta. Questo piano regolatore è stato
fatto dal cittadnino! Ma il Piano Regolatore non lo deve fare il
cittadino! Il PRG lo deve fare l'amministrazione, perchè è lo
strumento principale dell'economia di un paese, è quindi l'amministrazione che
deve dare un idirizzo con vocazione, turisctica o agricola, agevolando tutte
quelle attività che in futuro potranno susseguirsi. Dire che abbiamo agevolato i
cittadini che hanno fatto delle richieste, per me è una cosa riduttiva che non
ha senso! - ha ribadito Lamelza - Questa variante generale manca di tutto quello che avrebbe dovuto
avere, perdendo l'occasione di lasciare un'impronta positiva a questo
paese. Io ritengo questa vostra operazione una semplice operazione
elettorale!"
"Voi - ha detto ancora Lamelza
rivolgendosi al sindaco De Luca e alla maggioranza
- vi vantate di portare avanti un discorso sulla salvaguardia del patrimonio
edilizio esistente, con la politica della riduzione del consumo del suolo e di
conseguenza della tutela delle zone agricole e del suolo edificato, ma
allo stesso tempo avete già fallito in tale operazione, perchè non siete stati
attenti neppure a quelle emergenze rurali architettoniche presenti nel nostro
territorio". Facendo così riferimento a quei piccoli "borghi"
abbandonati sparsi nel nostro paesaggio rurale, tanto cari agli inglesi,
costituiti da insiemi di ruderi da recuperare con un certo criterio, sui quali,
però, non sono state fatte scelte di alcun tipo.
ALCUNE MIE CONSIDERAZIONI
A proposito di tutela dell'uso del suolo, l'esempio più eclatante di una
mancata oppportunità in tal senso, si trova su "Collemelchionne",
dove tre ditte hanno richiesto di far eliminare dalle loro particelle, l'attuale
zona di Conservazione e Recupero Ambientale (zona E3 colorata
di verde) per farle ricadere in Zona
Agricola Normale (E1), al fine di poter realizzare delle opere, così come si fa in
qualsiasi altra zona agricola, e, dove un domani, nessuno potrà escludere (e
quindi evitare) l'insediamento di una nuova costruzione (abitazione o annesso
agricolo che sia) se si è in possesso dei requisiti richiesti per le zone
agricole, lo testimoniano fatti analoghi che si sono già verificati su altre
colline boschive casolane. Tuttto ciò, visto che le richieste sono state
accolte, genera sullo stesso colle, un complesso non omogeneo di aree (alcune
già "intaccate" da forzature urbanistiche fatte in passato), che si alternano a
macchia di leporardo tra la E3 e la E1, senza una
logica, un allineamento, una continuità, anzi, addirittura una fila di ruderi in
sommità del colle, viene tagliata in due, trovandosi a cavallo tra le due zone E,
facendo perdere l'ennesima occasione a chi volesse acquistare tutti i ruderi, di
fare un recupero globale, unitario e integrato. A votare a favore a queste tre
richieste (già
accolte favorevolmente dall'UTC), è stata anche la minoranza,
che tanto si è affannata e "scandalizzata" per alcune mancate scelte della maggioranza volte
alla conservazione, alla tutela del suolo e al recupero dell'esistente.
Parlarne solo non serve a nulla se poi non si è coerenti e non si ha abbastanza
fegato nel dire no al momento della votazione per non
"urtare la suscettibilità" di un privato! Le chiacchiere le
sanno fare tutti, i fatti invece pochi!
Una collina o è tutta zona
di Conservazione e Recupero Ambientale perchè costituita da "aree che
rappresentano nel paesaggio di Casoli un elemento di grande rilevanza ambientale"
(come è scritto nella variante al PRG nell'articolo 41) o è tutta
Zona Agricola Normale ed è l'Amminitrazione Comunale, d'ufficio, a dover decidere dove iniziano
e/o finiscono la E1 e la E3, compatibilmente alla morfologia del terreno, al
tipo di vegetazione o coltivazione, al Vincolo Idrogeologico e Forestale e delle
previsioni del Piano Paesistico Regionale. Tutto questo, al fine di scongiurare
scempi, oppure per far sì che anche altri privati possano usufruire
delle stesse opportunità nelle aree contigue e quindi avere nella zona
collinare un tipo di intevento omogeneo e non a scacchiera, se si decide di
stralciarla per buona parte dal vincolo (perchè è un vincolo!) della E3.
Si spera che al momento della Conferenza dei Servizi, gli Enti preposti
facciano il loro dovere prima dell'approvazione definitiva!
Purtroppo esempi del genere ed altri casi non
elencati, ci testimoniano che il
privato continua a vincere sul pubblico, redigendo il PRG al posto
dell'Amministrazione, a discapito di altri cittadini più
fiduciosi nelle istituzioni e meno "scaltri" e di un territorio che
ormai sta
letteralmente morendo perchè già privato di tanti servizi e strutture,
senza i collegamenti adeguati a due città provinciali più vicine, senza una reale prospettiva per il futuro, senza una
connotozione di alcun tipo, nè turistica (che potrebbe essere sfruttata con le
risorse ambienatli, culturali e archeologiche che abbiamo e che altri paesi non
hanno), nè commerciale (visto che le attività tendono a ridursi per le troppe
tasse e le mancate agevolazioni), nè
produttiva-artigianale per gli stessi motivi e, forse, neppue agricola. Ma la
colpa è sempre anche del cittadino, spesso assente o troppo impegnato a
"coltivare il proprio orticello" lasciando fare alle amministazioni che si
susseguono il bello e il brutto tempo a prescindere dal colore politico di
appartenenza. (Maria C. Ricci)
La situazione su "Collemelchionne" - Clicca
sull'imagine per ingrandire
Collemelchionne da GoogleMaps -
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