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Redazione il 03/04/2017 alle ore 22:52:52 - sez.
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Calorosa accoglienza oggi a Casoli per il Ciclista della Memoria Giovanni Bloisi
La 15^ tappa del ciclista Giovanni Bloisi, partito da Varano Borghi (VA) per attraversare l'Italia, la Grecia ed arrivare in Israele, è stata l'occasione per ricordare l'ex Campo di Concentramento di Casoli ed in particolare le 10 vittime della Shoah
Calorosa accoglienza oggi a Casoli per il Ciclista della Memoria Giovanni
Bloisi
Oggi a Casoli dalle ore 09:00 circa, presso l'ex
Municipio in via G. Borrelli e l'edificio annesso al Palazzo Tilli
in via del
Fiore, hanno avuto luogo le celebrazioni per la commemorazione delle dieci
vittime della Shoah che, dal 1940 al 1942, furono internate presso i locali
testé citati, a seguito delle vergognose leggi raziali che il regime fascista
promulgò il 7 settembre 1938 e dei successivi provvedimenti del 1940.
Le
celebrazioni sono state officiate dagli studenti della 3^ L dell’Istituto Algeri
Marino di Casoli (CH), che nei mesi passati hanno frequentato il progetto di
alternanza scuola lavoro con History & Geo Tours (Satam
Viaggi S.r.l.) sui temi
relativi alla riqualificazione del patrimonio storico – memorialistico del
campo
di concentramento di Casoli e dei campi di battaglia lungo la linea Gustav.
Sono intervenuti per l’occasione il Giovanni Bloisi (il ciclista della
Memoria), Prof. Marco Cavallarin (Comitato Promotore per la Salvaguardia della
Memoria di Sciesopoli Ebraica di Selvino) Elisabetta Bozzi (Anpi Magenta),
Piera Della Morgia (Anpi Casoli) e Massimo Tiberini
(Sindaco di Casoli). Erano presenti alla manifestazione anche alcuni i
sindaci ed amministratori di paesi limitrofi.
L’evento è stato possibile grazie
alla realizzazione, ad opera di Giuseppe Lorentini, del
digital archive “campocasoli.org”
che consente l’accesso e la consultazione ai fini della ricerca storica,
della conservazione e della trasmissione della memoria, delle fonti
archivistiche, ritenute di primaria importanza, sull'ex Campo di Concentramento
di Casoli in provincia di Chieti, Abruzzo, attivo dal 1940 al 1944.
Dal 27 gennaio 2017, data della sua pubblicazione
on-line, il sito di Lorentini è riuscito a catalizzare su Casoli, non solo
l’attenzione della comunità storico – scientifica, ma anche quella di un sempre
più crescente numero di persone, particolarmente sensibili al tema della memoria
e del ricordo della Shoah. Pertanto, una delle tappe italiane del viaggio di
Giovanni Bloisi, è divenuta un’occasione di confronto e condivisione. L’evento
che si sviluppa, da una collaborazione col Comitato Promotore per la
Salvaguardia della Memoria di Sciesopoli Ebraica di Selvino (BG), ha visto la
presenza anche delle autorità della comunità del Sangro Aventino. Una cerimonia
che ha reso Casoli, da entità misconociuta locale, un riconosciuto segmento
internazionale e, che grazie al ciclista di Memoria, avrà la possibilità di
comunicarne la propria storia per tutta l’Italia, sino allo Yad Vashem, la
massima espressione internazionale della salvaguardia della Memoria della Shoah.
Infatti, in Israele Giovanni Bloisi sarà accolto nel kibbutz di Tze'elim,
costruito per e dai Bambini di Selvino. L’Amministrazione Comunale e l’ANPI di
Casoli, che da tempo promuovono iniziative congiunte a sostegno della memoria
antifascista, in occasione della tappa casolana del Tour Bici- Memoria, hanno
commemorato per la prima volta e dopo più di 70 anni, il ricordo delle persone
internate e passate tra il 1940 e il 1942 nel Campo di concentramento di Casoli,
dieci dei quali trovarono la morte nei campi di sterminio. A queste persone è
restituita l’identità civile e storica, che lo stesso sindaco Tiberini ha sempre
cercato in prima persona di voler salvaguardare.
"Non ci saremmo mai aspettati
- ha detto il Sindaco di Casoli Massimo Tibrini - che la messa a punto di un sito di
ricerca storica, come
campocasoli.org, potesse attirare l’interesse su Casoli e
la sua storia durante il periodo bellico. Ciò ha permesso di fatto, al nostro
paese, di essere riconosciuto come un vero e proprio “Luogo della Memoria” al
punto da spingere il ciclista della Memoria, Giovanni Bloisi, a fare tappa
proprio qui da noi. Abbiamo così conosciuto una delle tante “storie” dimenticate
come quella dei Bambini orfani profughi ebrei sopravvissuti alla tragedia
dell’Olocausto, salvati dalla comunità di Selvino in provincia Bergamo, sede
dell’ex Colonia fascista Sciesopoli. Immaginare questi bambini martoriati,
denutriti, spaesati, traumatizzati nel corpo e nell’anima, oggi adulti, che
stanno aspettando l’arrivo di Bloisi a Gerusalemme per il 24 aprile, mi fa
capire quanto sia importante mantenere viva la Memoria per restituire a tutte le
persone vittime delle tragedie della Guerra, identità, dignità e Storia.”
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