La professione medica oggi
Alla base dei problemi che affliggono il "Sistema sanitario nazionale" ci sono le responsabilità politiche
Pirani: "La malasanità è imputabile in primo luogo alla invasione dei partiti"
di Pierluigi Natale
La professione medica, attualmente sta vivendo una strana situazione che impedisce alla maggior parte dei medici di lavorare serenamente nell’interesse primario della tutela della salute dei cittadini. Da un lato vi sono importanti istituzioni internazionali, quali l’OMS e l’OCSE, che riconoscono i brillanti risultati della Sanità Italiana nonostante il cronico sottofinanziamento, dall’altro lato numerosi e veementi ostacoli della Stampa e degli Organismi di informazioni che diffondono notizie ed inserzioni molto spesso esclusivamente scandalistiche, che sembrano indicare solo nei medici i responsabili di ogni malfunzionamento del Sistema.
Tutto ciò, determina una miscela esplosiva con il progressivo incremento della sfiducia verso la classe medica, che porta ad un aumento delle denunce alla magistratura e, cosa ancor più grave, l’affermarsi di una pericolosa medicina difensiva che non solo non ha nulla a che vedere con la vera tutela della salute dei cittadini, ma genera una inappropriata voragine di spesa improduttiva che rischia di portare il Ssn alla bancarotta finanziaria.
Ma allora la responsabilità della ”malasanità” è da addossare solo al personale sanitario??
Alle proteste dei medici, si affianca anche un noto editorialista di Repubblica (Mario Pirani) che in un articolo dal titolo ”Sanità, Livia, attenta, i ladri non sono i medici” scrive: «la malasanità è in primo luogo imputabile alla invasione dei partiti, alle nomine cui i direttori generali sono indotti agli appalti con ditte e cooperative indicate dai politici di turno, alle convenzioni non sempre limpide realizzate da amministratori compiacenti con cliniche e laboratori privati.
Ai medici è stata tolta ogni possibilità di gestire risorse umane e materiali negli Ospedali.
Tutti gli appalti per l’edilizia, vitto, pulizia, farmaci, presidi medici, vigilanza, assicurazioni ed in ultimo, i concorsi, che sono pertinenza esclusiva dei Managers, nominati direttamente dal potere politico e gestiti esclusivamente da essi.»
I medici italiani, perfettamente consci del proprio valore, orgogliosi d’aver contribuito in maniera determinante a portare il nostro paese ad elevati livelli di tutela della salute dei cittadini, hanno assoluto bisogno di operare con più tranquillità e soprattutto con più libertà nel”governo clinico".
In un paese come l’Italia, nel quale ogni anno circa trecentomila famiglie s’impoveriscono in seguito a gravi problemi di salute ed addirittura 1 Milione di esse sono soggette a spese catastrofiche, occorrono notevoli capacità di governo e finanziamenti adeguati.
Solo se verrà onorato realmente il patto civico per premiare il medico e cacciare la politica dalla gestione del Ssn, potremo avere più certezze per il nostro delicato ruolo professionale e per la tenuta del sistema sanitario italiano!!
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