VIDEO - IL TESTAMENTO BIOLOGICO DI SEVERINO MINGRONI
Mentre la legge sul 'fine vita' è ferma da 7 mesi perchè intrappolata fra tremila emendamenti, Severino, in presenza di un notaio e di due testimoni dell'ass. Luca Coscioni, F. Gallo e M. Welby fa il suo biotestamento grazie alla nomina di un fiduciario
VIDEO - IL TESTAMENTO BIOLOGICO DI SEVERINO MINGRONI
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Il consigliere generale dell’Associazione Luca
Coscioni, Severino Mingroni di Casoli (CH), il 14 Novembre 2017, ha
potuto fare presso la sua abitazione, il suo biotestamento
grazie alla nomina di amministratore di sostegno con notaio.
L'amminitratore di sostegno (o il fiducario) nominato da Severino mentre è
ancora capace di intendere e di volere, servirà in caso impossibilità, di
quest'ultimo, di poter decidere della propria sorte, a mettere in atto tutto ciò
che è stato espresso nel Testamento Biologico. Con questo documento, il segretario nazionale dell’Associazione Luca
Coscioni, Avv. Filomena Gallo (specializzata in Diritto
minorile, Diritto di famiglia e Diritto pubblico) e il Co-Presidente della
stessa associazione, Mina Welby (moglie di Piergiorgio
Welby), chiedono al Parlamento che sia subito approvata la legge sul
testamento biologico.
Oggi la legge per il "fine vita" è ferma da
sette mesi perchè dopo il consenso avuto a Montecitorio, ha subito una
battuta d’arresto nel passaggio al Senato a causa di tremila emendamenti.
Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, ha lanciato un appello perché venga posta la fiducia e la legge
approdi all’esame definitivo dell'aula.
Quali sono le dichiratazione di volontà per i trattamenti sanitari
espresse da Severino?
Ebbene, eccole di seguito elencate :
- voglio essere informato sul
mio stato di salute e sulle mie aspettative di vita anche se fossi affetto da
malattia grave e non guaribile;
- voglio essere informato sui vantaggi e
sui rischi degli esami diagnostici e delle terapie;
- autorizzo i medici
curanti ad informare le seguenti persone: Maria Giovanna Mingroni e Giovanni
Vincenzo Porreca;
- in caso di perdita della capacità di decidere o nel
caso di impossibilità di comunicare, temporaneamente o permanentemente le mie
decisioni ai medici, formulo le seguenti disposizioni riguardo i trattamenti
sanitari (disposizioni che perderanno di validità se, in piena coscienza,
decidessi di annullarle o sostituirle). Dispongo che i trattamenti: 1) non siano
iniziati e continuati se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di
incoscienza permanente e senza possibilità di recupero; 2) Non siano iniziati e
continuati se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di demenza
avanzata senza possibilità di recupero; 3) non siano iniziati e continuati se il
loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di paralisi con incapacità
totale di comunicare verbalmente, per iscritto o grazie all’ausilio di mezzi
tecnologici;
- qualora io avessi una malattia allo stadio terminale, o
una lesione cerebrale invalidante e irreversibile, o una malattia che necessiti
l’utilizzo permanente di macchine o se fossi in uno stato di permanente
incoscienza (coma o persistente stato vegetativo) che secondo i medici sia
irreversibile dispongo che: siano intrapresi tutti i provvedimenti volti ad
alleviare le mie sofferenze (come l’uso di farmaci oppiacei) anche se il ricorso
a essi rischiasse di anticipare la fine della mia vita;
- in caso di
arresto cardio-respiratorio come nelle situazioni sopra descritte: 1) non sia
praticata su di me la rianimazione cardiopolmonare se ritenuta possibile dai
curanti: 2) non voglio che mi siano praticate forme di respirazione meccanica:
3) non voglio essere idratato o nutrito artificialmente; 4) non voglio essere
dializzato; 5) non voglio che mi siano praticati interventi di chirurgia
d’urgenza; 6) non voglio che mi siano praticate trasfusioni di sangue; 7) non
voglio che mi siano somministrate terapie antibiotiche;
- qualora io
perdessi la capacità di decidere o di comunicare le mie decisioni, nomino mio
rappresentante fiduciario che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto
delle mie volontà espresse nella presente carta, la sogmora Maria Giovanna
Mingroni. Nel caso in cui il mio rappresentante fiduciario sia
nell’impossibilita’ di esercitare la sua funzione delego a sostituirlo in questo
compito il signor Giovanni Vincenzo Porreca;
- conferisco al fiduciario,
in caso di propria incapacità, il potere di rappresentarlo in ogni controversia
giudiziaria o amministrativa scaturente dal presente atto, nonché procura per
promuovere ricorsi, in ogni competente sede giudiziaria o amministrativa, in
caso di rigetto o mancata considerazione della volontà da lui espressa, con
facoltà, ove necessario, di sollevare, nei relativi giudizi, eccezione di
incostituzionalità delle norme di legge eventualmente invocate per giustificare
il rifiuto;
- desidero l’assistenza religiosa della Chiesa Cattolica e un
funerale religioso secondo la confessione da me professata;
- autorizzo
la donazione dei miei organi per trapianti e la donazione del mio corpo per
scopi scientifici o didattici;
- dispongo che il mio corpo sia
inumato/cremato.
Contro l'accanimento terapeutico si è espresso
anche il Papa tre giorni fa inviando un messaggio a coloro che
partecipavano al meeting della World Medical Association sulle
questioni del cosiddetto "fine-vita", organizzato presso l'Aula Vecchia del
Sinodo in Vaticano: "Gli interventi sul corpo umano diventano sempre più
efficaci, ma non sempre sono risolutivi: possono sostenere funzioni biologiche
divenute insufficienti, o addirittura sostituirle, ma questo non equivale a
promuovere la salute. Occorre quindi un supplemento di saggezza, perché oggi è
più insidiosa la tentazione di insistere con trattamenti che producono potenti
effetti sul corpo, ma talora non giovano al bene integrale della persona".
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