Venerdì 3 agosto la Giunta regionale, con
Delibera n.769 ha approvato in gran segreto, in maniera clandestina,
senza che fosse iscritto all’ordine del giorno e senza che fosse stato
neppure inviato per conoscenza – o per un parere - ai partiti del
centro-sinistra, un vergognoso Calendario Venatorio 2007/2008 redatto
dall’Assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca.
>Si tratta del più rispettoso Calendario
Venatorio in Italia di tutte le richieste dei cacciatori, che ignora
completamente il parere del Comitato V.I.A (Valutazione di Impatto
Ambientale) regionale e le richieste in materia di caccia da parte dell’INFS
(Istituto Nazionale di Fauna Selvatica).
Il Comitato V.I.A. aveva previsto di
eliminare la pre-apertura della caccia a causa del forte stress subito
dalla fauna selvatica a seguito degli incendi e della distruzione di
migliaia di ettari di boschi e foreste nella nostra regione. Al contrario,
la nostra Regione ha deciso la vergognosa, immorale ed indegna pre-apertura
della caccia e del massacro di centinaia di migliaia di animali stremati,
affamati, o cuccioli ancora in fase di svezzamento e non autosufficienti, a
domenica 2 settembre.
Sono state inoltre ignorate tutte le
prescrizioni scientifiche ed etologiche dell’INFS:
1 - L’INFS prescrive che la lepre si caccia da
metà ottobre: l’Abruzzo la apre da metà settembre!
2 - L’INFS prescrive, con decine di
motivazioni, che la caccia alla beccaccia, già vulnerabile e precaria, è da
chiudersi al 31 dicembre: l’Abruzzo la proroga al 21 gennaio!
3 - L’INFS prescrive che il fagiano si può
cacciare dagli inizi di ottobre: in Abruzzo si parte da metà settembre!
4 - L’INFS riferisce che non esistono le
condizioni per poter prevedere una generale cacciabilità sul territorio
regionale della starna: l’Abruzzo ne prevede la caccia dal 16 settembre al
31 dicembre!
5 - L’INFS prescrive che la caccia vagante con
l’ausilio del cane deve essere effettuata fino alla fine di dicembre:
l’Abruzzo prevede la restrizione solo per le Zone a Protezione Speciale (ZPS),
alle quali è dedicato un intero paragrafo per prescrivere ciò che dovrebbe
invece avvenire su tutto il territorio dove si pratica la caccia!
Mi chiedo a che pro l’Ufficio Caccia si
affatica tanto a sottoporre il Calendario Venatorio al Comitato V.I.A. ed
all’Istituto Nazionale di Fauna Selvatica (INFS), se poi a decidere sono
solo ed esclusivamente i cacciatori. Perché sostenere i costi di questo
ufficio se poi decidono le Associazioni venatorie? In tempo di tagli ai
costi pubblici è forse il caso di proporre l’abolizione dell’Ufficio Caccia
Regione Abruzzo.
Caro Presidente Del Turco:
la crisi tra gli Assessori ed il Consiglio
Regionale è nota. La sua promessa di un lavoro congiunto è stata ancora una
volta totalmente e vergognosamente ignorata, ma questa volta a
pagarne le conseguenze non saranno i partiti, bensì l’immagine della nostra
Regione - che da oggi potremo chiamare la Regione delle Doppiette e non
la Regione dei Parchi, così la smettiamo anche di prenderci in giro - e
centinaia di migliaia di animali stremati, che verranno uccisi da una
minoranza di sparatori, contro la volontà della maggioranza degli abruzzesi
che chiede invece il rispetto delle regole, del buon senso e della civiltà.
Forse l’Assessore alla Caccia e
all’Agricoltura guadagnerà qualche voto in più dai cacciatori: ma
sicuramente il centro-sinistra ne perderà molti di più
dagli abruzzesi rispettosi dell’ambiente,
della natura e di un corretto rapporto caccia-ambiente-animali, schifati da
un tale modo di lavorare contro la nostra natura, contro i nostri Parchi,
contro i nostri animali.
Walter Caporale (Capogruppo regionale dei Verdi)
Area commenti di FaceBook
Nessun commento inserito.