Giunto alla sua terza edizione consecutiva, il festival
di "Archi in Jazz" torna con una due giorni di musica
all'insegna della qualità.
Interamente ambientato all’aperto sullo sfondo di una scenografia naturale
molto suggestiva, il festival continua a rispondere alla volontà di dare
luce ad un luogo solitamente poco sfruttato da un punto di vista turistico,
contribuendo così alla promozione e alla rivalutazione di un angolo
d’Abruzzo dalle forti potenzialità attrattive.
Nato nell'agosto 2005 e finanziato dalla Comunità Montana Valsangro, dalla
Provincia di Chieti e da vari sponsor privati, Archi in Jazz (dietro al
quale si cela, tra gli altri, anche il nome del giovane quanto grintoso
consigliere comunale Rocco Cinalli), si afferma come progetto artistico a
tutto tondo, dove non mancano mostre fotografiche a tema o proiezioni di
filmati musicati dal vivo.
L'apertura del Festival sarà legata ad uno speciale fuori programma:
venerdì 17 agosto alle 21.30 in Largo Cieri infatti,
Renzo Ruggieri in solo darà il via alla manifestazione culturale con il progetto
intitolato "Storie di fisarmonica vissuta" durante il quale si
esibirà con brani musicali che fanno da colonna sonora a corti
cinematografici creati appositamente per il fisarmonicista abruzzese.
Seguirà il concerto già inserito nel cartellone di "Piero Delle Monache
trio" (Piero Delle Monache sassofoni,
Francesco Diodati
chitarra elettrica,
Sàrvàri Kovàcs Zsolt batteria) che coinvolgerà il
pubblico con musiche originali e atmosfere che spaziano dal jazz al rock.
Per sabato 18 agosto, sempre alle 21.30 ma in piazza del Rosario, è
previsto invece il "Pianoless Trio" con
Bepi D'Amato
al clarinetto,
Tommaso Scannapieco al contrabbasso
e
Nicola Angelucci alla batteria.
Ospite della serata il sassofonista
Paolo Recchia. Il repertorio previsto coinvolgerà il
pubblico con brani tradizionali del jazz.La voce del gruppo è affidata al clarinetto di
Bepi D'Amato, musicista
di grande esperienza, conosciuto per l'amore della storia del jazz e per la
partecipazione nelle improvvisazioni. Il clarinettista ha collaborato con i
più importanti musicisti italiani di jazz tradizionale - Lino Patruno,
Marcello Rosa e Romano Mussolini - ed è stato solista (clarinetto e sax
baritono) nell’Italian Big Band, diretta da Marco Renzi; grazie al suo suono
e al suo approccio ha conquistato l’amicizia e la stima incondizionata di
due tra i più grandi clarinettisti jazz del dopoguerra: Buddy De Franco e
Tony Scott.
In entrambe le giornate, dalle 18.30 in poi, sarà possibile visitare "Pianoriflesso",
la mostra fotografica a cura di
Giorgio Alto. Anche quest'anno, il
supporto tecnico e la copertura fotografica sono affidate all'associazione
Clavius di Pescara.
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