Servizio associato di Polizia Locale della Comunità Montana
La sede operativa è Casoli, il servizio è in funzione da pochi giorni, mentre a livello amministrativo è attivo dall'inizio del corrente mese
Il Sindaco S. De Luca, l'Assessore Regionale G. D’Amico, il Presidente della C.M. A. Innaurato, il Capitano L. Di Pompo
Il 3 Aprile, presso la sala Consiliare del Comune di Casoli e alla presenza dell’Assessore Regionale Giovanni D’Amico è stato ufficializzato il servizio associato di Polizia Locale della Comunità Montana “Aventino - Madio Sangro”. Erano presenti i Sindaci dei Comuni aderenti quali: Casoli, Palena, Gessopalena, Torricella Peligna, Colledimacine, Lettopalena e Civitella Messer Raimondo.
«La dotazione organica attuale - ha detto il Sindaco Sergio De Luca - è costituita da dieci operatori di Polizia Locale, con l’obiettivo dell’incremento a quindici unità e del potenziamento delle attrezzature a disposizione del servizio, incluso un ufficio mobile. Le aumentate necessità di controllo - ha aggiunto - e delle attività istituzionali connesse, hanno portato ad una decisione condivisa delle Amministrazioni coinvolte per migliorare i servizi a livello di territorio, in considerazione delle minori risorse a disposizione. Il comandante del servizio è il Capitano Lorenzo Di Pompo. La sede del comando è nel Comune di Casoli.»
Il Capitano Lorenzo Di Pompo
«Questo che noi oggi presentiamo - ha detto il Presidente della Comunità Montana, Antonio Innaurato - è un passaggio fondamentale per tutta la politica del territorio, serve a dare una risposta più efficace alle esigenze di natura amministrativa che ogni Comune ha. Serve soprattutto a dare un segnale di cambiamento positivo ad una zona considerata interna, povera, spesso incapace di reagire e che deve essere sempre assistita. Noi, con questo progetto, vogliamo lanciare una nuova opportunità: quella di essere protagonisti del nostro territorio anche in mancanza di uno spazio. Grazie a questo progetto, da oggi il corpo dei vigili assumerà un ruolo fondamentale di vigilanza e sarà in grado di rappresentare meglio il territorio al fine di garantire quella sicurezza e quella tranquillità che purtroppo cominciamo a sentirne sempre più il bisogno. Fino a questo momento, - ha precisato il Presidente della C.M. - abbiamo fatto solo alcuni dei passi previsti, perchè ne faremo altri accedendo alle risorse regionali disponibili. Il Capitano Lorenzo Di Pompo (responsabile anche della la Polizia Municipale dell'Unione dei Comuni della Marrucina), assume un ruolo di comando importante, deve rispondere di tutte le attività svolte e garantire un servizio permanente anche nei Comuni dove oggi non ci sono vigili urbani, molti infatti, hanno difficoltà economiche per garantire questo servizio nella propria comunità, ora invece, possono disporne grazie alle risorse disponibili e nel giro di pochi mesi. Inoltre in futuro, altri comuni entreranno a far parte del progetto, perchè la nostra unione si allargherà e includerà anche paesi come Altino, Fara San Martino, Palombaro, Montenero e altri Comuni che vanno verso la Val di Sangro. Questo esperimento - ha concluso Innaurato - è un primo passo verso una inversione di tendenza: noi non chiederemo più di essere aiutati ma saremo noi stessi a garantirci i servizi essenziali per poter controllare il nostro territorio»
«Quando i sindaci hanno una visione d'insieme del problema della vigilanza, che non si ferma al singolo comune di appartenenza - ha detto l' Assessore Regionale Giovanni D’Amico - e riescono a fare la loro squadra su un comprensorio più vasto, mettendo in sinergia le forze di Polizia Locale, la funzione di ogni singolo comune non viene sminuita, ma esaltata. Inoltre, oltre ad un rafforzamento del servizio, c'è una riduzione dei costi che gravano sui comuni stessi. Il servizio invece, costa un po' di più alla Comunità Montana, che ha ovviamente bisogno di una spesa maggiore, ma l'importo supera di poco quello precedente ed i comuni in compenso ne traggono grossi vantaggi.»
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