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Inserito da Redazione il 04/12/2008 alle ore 23:47:57 - sez. Storia - visite: 4478
65° anniversario della nascita della Brigata Maiella
Mostra fotografica al Castello aperta fino all'otto dicembre
65° anniversario della nascita della Brigata Maiella
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Il 5 dicembre 1943, successivamente alla
liberazione di Casoli da parte degli alleati,Ettore Troilo parte da
Torricella Peligna con un gruppo di 15 uomini per prendere contatti
con il Comando Inglese, insediato presso il Castello Masciantonio
che svetta sul paese, per offrirsi come volontari per la
Liberazione.
Era l’embrione di quella che diventerà la Brigata Maiella.
In un primo tempo tutte le proposte di collaborazione vennero
respinte dal Comando Britannico,guidato dal generale Bernard Law
Montgomery di stanza a Vasto. Nel gennaio ‘44,dopo un incontro tra
il maggiore Wigram e Ettore Troilo, finalmente viene concesso ai
primi combattenti della Maiella la possibilità di combattere sotto
il Comando Alleato, è l’inizio dell’epopea della più grande Brigata
Partigiana operante durante il secondo conflitto mondiale.
L’Amministrazione comunale di Casoli in collaborazione con
l’associazione “Brigata Maiella”,volendo dar seguito alle
iniziative intraprese nel 2006 e proseguite nel 2007,organizza per
venerdì 5 dicembre 2008 in occasione del 65° anniversario della
nascita della Brigata una giornata in ricordo dei valorosi patrioti
che contribuirono alla liberazione della nostra Nazione dal giogo
nazi-fascita.
Programma:
ore 10,00 Santa Messa celebrata dal parroco Don Gianfranco
Travaglini nella Chiesa di S. Maria Maggiore;
ore 10,45 inaugurazione presso la “Sala Pascal” del
Castello Ducale della mostra fotografica e documentaria della “Brigata
Miella”a cura dell’Associazione Culturale “Smemoranda”
di Sulmona;
ore 11,30 incontro con gli studenti presso l’Aula Magna
dell’Istituto Statale “Algeri Marino”:
- saluti del Sindaco di Casoli Dott. Sergio De
Luca;
- intervento del Presidente dell’Associazione “Brigata Maiella”
Cav. Guido Di Cosmo;
- intervento dello Storico Dr. Nicola Palombaro;
- dibattito.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 5 al 8 dicembre |
Comunicato Stampa Comune di Casoli
Area commenti di FaceBook
Innanzitutto non sono mai stati patrioti ma si sono macchiati di infame vergogna accanendosi contro tutta la società civile anche contro chi non era fascista,in secondo luogo bisogna smetterla con il falso mito del "Partigiano Liberatore",coloro che combattevano per la Patria in quel terribile momento erano i giovani di Salò,volontari per difendere l'autodeterminazione del proprio paese contro l'invasore americano,i "badogliani" hanno venduto la Patria scatenando una guerra civile che agli occhi di alcuni faziosi ancor'oggi è difficile da accettare!BASTA LEGGERE "IL SANGUE DEI VINTI" di Giampaolo Pansa che è un noto comunista ma che ha il coraggio di dire come sono andate realmente le cose!Vergogna!RICORDATE GLI EROI NON I TRADITORI!
Inserito da Anonimo
il 07/12/2008 alle ore 17:53:45
E' vero i giovani di Salò hanno difeso un ideale fascista, una patria, un governo che ha promulgato leggi razziali, che ha condotto l'italia all'autodistruzione. Le cose, è vero, non sono andate come sarebbero dovuto andare perchè qualche Fascista è sopravvissuto e continua a sparare c.zz..e come il gruppo dei 15 testa di c.
Inserito da badoglio
il 21/12/2008 alle ore 00:47:43
Non merita risposta chi non conosce la storia...Studia caro Badoglio e un girno forse se sarai ancora lucido mentalmente ne potremo riparlare...
Inserito da Anonimo
il 22/01/2009 alle ore 02:40:51
Sono sicuro che anche se unite le vostre 15 teste non riuscireste a suprare la prima elementare senza offese per i bambini). Dove avete studiato? è una curiosità
Inserito da read-luna
il 02/02/2009 alle ore 00:18:39
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