Petrolio, ritirato il progetto di legge sulle royalties
		E’ stato ritirato questa mattina nella commissione Bilancio il progetto di legge Febbo-Chiodi per la disciplina delle royalties derivanti dallo sfruttamento del sottosuolo
        
                
		
Nuova pagina 1
Era stato iscritto all’ordine del giorno dal presidente 
Emilio Nasuti (Pdl) e lui stesso questa mattina ha precisato che il progetto di 
legge veniva ritirato per il momento e, dunque, non sarà discusso a breve. 
Probabilmente non sarà discusso più.
«E’ stato un errore mio l’inserimento del progetto all’ordine del giorno», 
ha detto Nasuti, «la giunta al momento sta elaborando un articolato più completo 
e globale all’interno del piano regionale energetico per cui al momento 
l’iniziativa è superata».
Pericolo rientrato?
Difficile dirlo visto che sono ormai passati molti mesi dall’insediamento della 
giunta Chiodi e che nessun provvedimento, nessuna nuova disciplina è stata 
varata la quale possa regolare lo sfruttamento del sottosuolo abruzzese.
«Il frettoloso ritiro», ha commentato Maurizio Acerbo (Rc),«è l’implicita 
conferma delle critiche che avevamo rivolto al progetto di legge Febbo il cui 
stesso proponente lo aveva presentato come la risposta ai problemi della 
petrolizzazione. Lo avevamo detto lo scorso dicembre ma non siamo stati 
ascoltati che quel progetto di legge era inutile rispetto allo scopo che avrebbe 
dovuto avere negli annunci del centrodestra. Ora la notizia è che Chiodi ed i 
suoi stanno cercando nuove strade. Ho interrogato Nasuti che diceva di essere a 
conoscenza di un provvedimento più complessivo ed ho dunque chiesto di saperne 
di più ma per ora senza esito».
Acerbo ha poi ricordato che il nuovo consiglio regionale appena insediato 
approvò un ordine del giorno (firmatari tra gli altri Costantini e Acerbo) 
approvato all’unanimità con il quale si impegnava la giunta Chiodi entro 45 
giorni ad opporsi all’impugnativa del governo e ad emanare altri provvedimenti 
in grado di bloccare l’avanzata petrolifera.
La Regione però si è costituita tardivamente nel procedimento intentato dal 
governo che aveva impugnato la legge regionale e contestualmente si è avanzato 
il progetto Febbo che avrebbe dovuto regolare la materia. 
«Invece», ha commentato ancora Acerbo, «a quasi un anno di distanza siamo ancora 
a zero per quanto riguarda iniziative concrete. Inoltre è buio assoluto su cosa 
contenga il piano regionale energetico. Prendiamo atto che il centro destra non 
è riuscito a concretizzare nulla sul petrolio così come sul nucleare. Anche su 
questo versante emerge la gravità dell’atteggiamento di totale latitanza sul 
tema di Chiodi e della giunta di centrodestra abruzzese che pure sono stati 
votati da una minoranza di abruzzesi e che governano una Regione che è nota a 
livello nazionale per i suoi Parchi Nazionali. Devo constatare con amarezza che 
la linea della giunta Chiodi è quella della più totale sottomissione al 
Presidente del Consiglio».
Fonte:
www.primadanoi.it
Articolo correlato:
L’Abruzzo nero avanza, in commissione regionale la disciplina delle royalties»
	
				
				
					
				
	
	
	
		
		
				
					
			
					
			
					Area commenti di FaceBook
		
		
				
	
		
			
	
	
	
		
		fu così che finì la "regione verde". Che schifo. 
		
			Inserito da  gr
			 il 02/10/2009 alle ore 19:42:25