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Redazione il 21/11/2004 alle ore 12:03:10 - sez.
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Wayne: un viaggio della memoria
Wayne: un viaggio della memoria
Un viaggio per onorare compagni caduti nel fiore degli anni, a
causa di una guerra feroce e brutale.
A cura di Chiara De Gregorio per "Abruzzo Oggi"
Pizzoferrato - E’ questo il senso ultimo del ritorno
a Pizzoferrato, dopo più di mezzo secolo, del caporale britannico Wolfe Wayne,
appartenente ad un corpo speciale inglese che venne quasi completamente
sterminato dalle truppe tedesche, nel corso di una battaglia cruenta e campale,
combattuta tra i Pizzi ai primi di febbraio del 1944. Fu un’autentica
carneficina: tra le vittime di quel triste giorno d’inverno, anche il maggiore
Lionel Wigram, comandante della Compagnia Wigforce. Il soldato Wayne fu uno dei
pochissimi, a cui toccò in sorte di tornare dall’inferno sano e salvo. L’ex
caporale di Sua Maestà non ha mai scordato quei figli, quei mariti e quei
padri, che non sono stati fortunati come lui, morti tra i monti di Pizzoferrato.
Per questi amici mai più tornati a casa, questo distinto signore avanti negli
anni, segnato dagli acciacchi del tempo, ha attraversato la Manica ed è
arrivato tra la gente calorosa delle nostre montagne. Ha ripercorso i luoghi di
quella guerra maledetta, ha riattraversato le strade battute in combattimento,
Wayne ha ricordato, ha raccontato storie ed aneddoti sulla sua permanenza a
Pizzoferrato; con rispetto ed orgoglio ha ribadito la sua concezione della
guerra, antesignana delle libertà dei popoli. Nella mattinata di ieri,
l’intera comunità ha voluto incontrare ed abbracciare il “suo” veterano
inglese; prima la funzione religiosa, quindi il caporale ha deposto, sui luoghi
della battaglia, croci adornate di papaveri, a perpetua
memoria dei tanti suoi commilitoni uccisi. Poi l’incontro formale, nella casa
comunale, con il primo cittadino di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli, il quale
ha consegnato al caporale una targa, con un’incisione speciale: “Dopo 60
anni, ancora grazie”. La commozione ha colto gli animi di tutti i presenti e
si è fatta ancora più palpabile, quando Wayne ha donato, a tutti i
pizzoferratesi, una bandiera, cucita appositamente dalla moglie, con la parola
PACE disegnata in tre lingue, italiano, inglese e tedesco. Il vecchio
soldato ha anche divertito la sala, raccontando la tradizione dei reduci
britannici di ritrovarsi il tre febbraio di ogni anno, per rivivere il passato
in modo meno doloroso, in un ristorante italiano, con vino rigorosamente
Montepulciano… “Non ho davvero parole per esprimere ciò che ho provato,
dinanzi al signor Wayne. – ha dichiarato il sindaco Fagnilli – Un incontro
toccante, un’emozione fortissima, quando ho visto persone rincontrarsi e
riconoscersi, sessant’anni dopo, ascoltando storie di guerra”. Storie,
racconti, parole, che, come in un ciclo infinito, accomunano le genti…
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