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Un prezioso portale culturale rischia di scomparire
L'Abruzzo rischia di perdere una prestigiosa vetrina di beni culturali, perchè si aiutano i siti che non funzionano e si lasciano morire quelli che funzionano.
Un prezioso portale culturale rischia di scomparire
L'ideatore del sito dei Musei: "dopo otto lunghi anni
d'oblio, non ho più la forza, economica e morale, di sostenere il progetto"
di Alessandra Lotti
Abruzzo
- Il sito dei Musei senza sponsor politici rischia di
scomparire. Per un
sito del turismo che c'è, ma non funziona, è stato speso 2,2
milioni di euro, mentre un prezioso
portale culturale che
funziona, rischia di scomparire. Perchè? Perchè pare che il secondo in questione non abbia goduto dello stesso appoggio economico e politico del primo, e che dopo otto lunghi anni di
lavoro in solitaria, il suo ideatore non ha più la forza di andare avanti. Possibile che accada anche questo in Abruzzo? Questa
non è una storia di un caso isolato, ma probabilmente di un intero sistema viziato
che
fa rimanere a galla non il migliorem ma il più ''fortunato''. Gli altri esclusi dal circolo non esistono.
E questo non è nemmeno un caso personale di un singolo che potrebbe perdere il proprio lavoro, ma la storia di una collettività che rischia di perdere un bene prezioso e che probabilmente nel prossimo futuro dovrà sborsare altri soldi per un ennesimo, costosissimo e forse anche inutile progetto. Così, dopo aver scoperto
il sito per il Turismo Culturale con grosse falle (si segnala 1 museo e 0 teatri in tutta la regione), ne scopriamo anche un altro: ma è tutta un'altra storia.
I fatti li racconta a PrimaDaNoi.it
Piero T. de Berardinis, unico curatore dal 1996, e realizzatore dal 2002 del
Sistema Museale Telematico della Regione Abruzzo per il Centro Regionale Beni Culturali di Sulmona (http://crbc.it, http://musei.abruzzo.it).
Il suo progetto privato è stato venduto alla Regione per un costo irrisorio (decine di volte inferiore ai 2 milioni di euro) ed è stato scelto dal direttore del centro culturale
Mario D'Eramo, che lo ha valutato decisamente buono. De Berardinis ha capito ben presto sulla propria pelle, però, quali svantaggi può portare l'attivazione di pubblicazioni in rete che lui stesso definisce «senza alcun coordinamento e senza alcuna conoscenza, anche minima, da parte dei responsabili regionali, delle potenzialità e delle funzionalità di progetti già esistenti ed attualmente completamente abbandonati al loro destino per motivi facilmente immaginabili».
Nel suo sito sono riportati dati e materiali concernenti oltre cento musei della regione, «costantemente aggiornati
- assicura - in siti dalla struttura autonoma pienamente attivi e funzionali, dotati di un indirizzo dedicato, con pagine di informazioni generali (orari di visita, contatti, indirizzi, ecc.) e visite complete, schede dettagliate, piante interattive, eventi e web-mail protette da spam». Se vuoi sapere qualcosa insomma, è quello il posto giusto, e se sei anche un
amante dell'arte e vuoi spedire una mail di richiesta informazioni, di sicuro non ti ritornerà indietro una risposta con la dicitura «casella del destinatario piena», come pure spesso accade in questo pazzo Abruzzo. «Il Sistema Museale Telematico della Regione Abruzzo, attivato nel 2002
- racconta ancora De Berardinis - è un fiore all'occhiello del Centro stesso e
da otto anni costituisce la migliore e più prestigiosa vetrina dei beni culturali conservati presso i musei della nostra regione. Con oltre
15.000 pagine di testo e 5.000 fotografie originali, realizzate visitando personalmente ogni singolo museo, parzialmente tradotto in lingua inglese, viene
consultato (e copiato...) giornalmente da migliaia di alunni e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, docenti e studenti universitari, operatori e specialisti del settore, appassionati e turisti».
MA LE ISTITUZIONI LO IGNORANO
Eppure pare che non venga valorizzato come meriterebbe e il responsabile racconta che dal 2003 sta tentando «inutilmente», di essere ricevuto da un qualunque assessore. Nessuna risposta affermativa in merito, ma si sa, gli assessori sono sempre indaffarati... Con tanto sforzo e un
sostegno tecnico-economico dello stesso De Berardinis, il Sistema continua ad essere attivo, in bella mostra sul portale della Regione, ma «completamente ignorato dall'Arit, dall'Aptr, dai precedenti e correnti assessori alla cultura e al turismo, che non conosco e non ho mai avuto la fortuna di incontrare, e da quanti altri dovrebbero, invece, essere più informati e onestamente consapevoli delle risorse disponibili, anche solo per interessamento ed esigenze di aggiornamento e conoscenza personali».
Risorse che quest'anno andranno perdute perchè, «nonostante sia stato il mio primo obiettivo sostenere un progetto che ritengo di grande interesse e con indiscutibili funzioni di servizio pubblico,
dopo otto lunghi anni di oblio non ho più la forza, economica e morale, di sostenere ulteriormente il miglior progetto della Regione Abruzzo attualmente attivo sul web».
Per una revisione generale del sito (aggiornamento, manutenzione) si stima che
servirebbero poche decine di migliaia di euro ma con i bilanci della Regione ridotti all'osso, non arriverà nemmeno un euro. Lo scoraggiato De Berardinis ha dunque deciso di lasciare spazio «al prossimo, inutile, dispendioso e vanaglorioso portale da quattro, dieci o cento milioni di euro provvisto unicamente dei soli nomi dei musei e il loro numero di telefono, nascosto nei vicoli della Rete, ma, in compenso, supportato da tanto mieloso, dannoso ed evanescente "consenso" politico»
UNA RISORSA DA NON PERDERE
Eppure chiunque potrebbe capire facilmente che sarebbe un’enorme perdita lasciar morire questo progetto, magari per poi sostituirlo con un nuovo apparato, da mettere in piedi da zero e con chissà quante risorse economiche da reperire ex novo, probabilmente dalla generosissima Europa. Anche perchè
nel Sistema Museale Telematico, i tesori della nostra regione sono tutti visibili e disponibili: la
storia dei reperti, la critica e l’esegesi delle fonti, la descrizione
didascalica delle opere d’arte, la nascita delle raccolte archeologiche e la
cronaca degli scavi, l’importanza e qualità delle collezioni, sono perfettamente e quotidianamente documentate in
un lavoro che ha richiesto anni per la sua realizzazione e che si colloca secondo il suo ideatore «se non al primo posto, tra le realizzazioni più qualificate e scientificamente corrette, a livello nazionale ed internazionale, inerenti progetti analoghi». Oltre alla promozione e alla documentazione dei contenuti, pienamente osservante dei criteri di accessibilità, offre la possibilità di cercare nel database qualsiasi nome, autore, opera o reperto, e di conseguenza il museo che li ospita, digitandone anche solo le iniziali identificative; fornisce un servizio di posta elettronica e di news ad oltre 100 musei regionali; ospita i siti ufficiali dei maggiori 18 musei locali e accessibile gratuitamente al pubblico senza alcuna restrizione
da oltre otto anni. E' immediatamente rintracciabile anche su
Google digitando semplicemente "musei Abruzzo" (primo risultato), ha un indirizzo email di posta certificata (crbc@pec.it) e, per aumentare la visibilità del Sistema e delle news, dispone di alcuni widget per MacOs scaricabili gratuitamente.
Fonte:
www.primadanoi.it
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